Tra Friuli e Bulgaria presto un gemellaggio
Orfanotrofio da un milione per i piccoli di Vetren
(Paola Treppo – Il Gazzettino del 18
Gennaio 2009)
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IL SERVIZIO>>>
Comunità unita a Montenars, ieri, per
l'accoglienza della delegazione bulgara di religione
cristiano ortodossa della regione di Stara Zagora.
Dall'incontro, promosso dall'associazione onlus friulana
"Per Vetren" e da don Dino Pezzetta, da tre mesi stabile
nel paesino montano, è emersa la volontà di stringere
rapporti sempre più stretti tra il Friuli e la
Bulgaria. Il sindaco Antonio Mansutti si è già attivato
per avviare le procedure finalizzare a stringere un
gemellaggio col Comune di Belovo, ente rappresentato
ieri dal primo cittadino Kuzman Marinkov. «Promuoveremo
questi contatti partendo dal basso, dalla popolazione -
ha detto don Pezzetta - i volontari di "Per Vetren", un
centinaio di persone volonterose, hanno lavorato molto e
hanno permesso di realizzare un orfanotrofio dignitoso e
moderno per i bambini bulgari, nel villaggio che da il
nome all'associazione». Un milione di euro sono stati
offerti, in contanti e in lavori, per dare un tetto
sicuro ai piccoli. «Per questo - ha detto Marinkov -
l'Università di Tracia ha insignito il presidente di
"Per Vetren", Ezio Cleri, della laurea ad honorem, per
meriti di volontariato». Già la prossima settimana i
bambini della materna di Montenars saranno guidati dalle
insegnanti alla scoperta della vita dei loro coetanei in
Bulgaria, dove povertà e abbandono li costringono a
situazioni molti difficili. Saranno coinvolti i loro
genitori, che sono anche di Artegna e di Gemona,
allargando il bacino, quindi, alla Pedemontana. Lo
scambio culturale andrà di pari passo col confronto
religioso, affinchè la Chiesa cristiana d'Oriente e
quella d'Occidente possano trovare un dialogo attraverso
la fratellanza. «Partiamo da un piccolo paese - ha detto
don Pezzetta -, con la conoscenza diretta e il
coinvolgimento di tutti». Già ieri, nella chiesa di
Sant'Elena, la messa è stata celebrata insieme, col
commento del vangelo affidato al metropolita di Stara
Zagora, il vescovo ortodosso Galaktion Lùbenov Tabakov.
Un grande pane benedetto da entrambi i sacerdoti, è
stato poi spezzato a quattro mani e distribuito a
tutta la comunità presente.
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Manzano, il parlamento bulgaro premia il presidente
dell'associazione "Per Vetren"
(Messaggero
Veneto del 10 Febbraio 2009)
Ezio Cleri, presidente della Bcc di Manzano, è stato premiato
in qualità di presidente della onlus "Per Vetren" per
l'impegno profuso dall'associazione che ha permesso la
ristrutturazione dell'orfanotrofio di Vetren, cittadina
bulgara del distretto di Pazardjik. Ad assegnarlo in Bulgaria
nella sala "Ovest" del parlamento, è stato il deputato del
partito Democrazia nuova bulgara, Valentin Miltenov che ha
conferito il premio a nome del parlamento bulgaro. Si è
trattato di due medaglie che rappresentano la cultura e la
storia della Bulgaria. Alla premiazione hanno assistito i
deputati del partito Democrazia nuova bulgara Vanya Tsvetkova
e Petya Gegova, il rappresentante dell'ambasciata italiana in
Bulgaria Lorenzo Lesini e di Kuzman Marinkov vice presidente
della onlus.
Durante la cerimonia è stata sottolineato il contributo dei
tanti volontari attivi nell'opera di ristrutturazione
dell'orfanotrofio che ha richiesto un investimento di un
milione di euro e che oggi è diventato un "istituto europeo"
in grado di offrire tutte le comodità peri bambini ospitati,
assicurando loro condizioni igienico-sanitarie ottimali.
«Sono molto lieto che il progetto sia stato portato a termine
- ha dichiarato Cleri - questo premio mi onora ma va dedicato
a tutti i volontari che si sono dati da fare senza risparmiare
il proprio tempo e le proprie forze. Auspico che, dopo questa
esperienza, si possa aprire una nuova fase per la
realizzazione di altri progetti simili in tutto il Paese».
La
onlus "Per Vetren" è riuscita a portare a compimento il
progetto con una decina di squadre, composte da circa 12
volontari per turno, impegnate 10 ore ai giorno per un totale
complessivo di circa 750 ore di lavoro all'anno e con un
sostegno finanziario di un milione di euro composto
esclusivamente di contributi frutto della generosità dei
volontari, dei soci e di persone vicine all'associazione. |
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PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Per Vetren,
una storia.
1999-2008
di Dino Pezzetta |
DOPO LA
RISTRUTTURAZIONE DELL’ORFANOTROFIO UN NUOVO GESTO DI
SOLIDARIETÀ:
16 RAGAZZI BULGARI SARANNO OSPITI DI FAMIGLIE DEL FRIULI
ORIENTALE
Il Friuli apre le
porte a Vetren
Dal 4 al 10 settembre
in arrivo anche una delegazione di medici e insegnanti che
visiterà le strutture «La Nostra Famiglia» e «Gervasutta». A
breve l’avvio di un nuovo progetto di aiuti per l’asilo
PRIMA LA RISTRUTTURAZIONE dell’orfanotrofio, presto i lavori
all’asilo e ora l’attenzione ai ragazzi più grandi, con la
progettazione di un «soggiorno premio» in Friuli, dal 4 al 10
settembre, per 16 studenti delle scuole medie inferiori nel
Triangolo della sedia. Le energie messe in campo dalla onlus
«Per Vetren» di San Giovanni al Natisone a sostegno delle realtà
bisognose dell’omonima cittadina bulgara del distretto di
Pazardik non accennano ad esaurirsi.
«Per noi Vetren è una vera e propria seconda casa –
racconta con trasporto una delle volontarie, Marisa Verzegnassi
–, cui dedichiamo con piacere tempo ed energie. Qualsiasi fatica
o sacrificio ci viene ampiamente restituito con impagabili gesti
d’affetto, sorrisi, gratitudine e amicizia».
La Onlus Per Vetren ha sede a San Giovanni al Natisone
ma coinvolge circa un centinaio di volontari provenienti da ogni
parte del Friuli. È nata nel 2000 su impulso del presidente,
Ezio Cleri, che nel corso di vari viaggi di lavoro in Bulgaria
aveva avuto modo di osservare in prima persona le precarie
condizioni in cui versava la cittadina. Fu così che con
l’importante contributo dell’allora rettore dell’abbazia di
Rosazzo, don Dino Pezzetta,
e
del geometra Gastone Piasentin, che coordinò i lavori, partirono
le prime squadre di volontari per ristrutturare il locale
orfanotrofio.
«La struttura ospitava un centinaio di bambini dai 2
mesi ai 4 anni e versava in condizioni a dir poco disastrose –
spiega la signora Verzegnassi –: pavimenti rotti, un solo bagno
solo per piano, cucine inutilizzabili... Per non parlare dello
stato in cui dovevano vivere i piccoli, senza pannolini, in box
gremiti, con il personale costretto a lavorare in condizioni
precarie». L’associazione friulana completò i lavori di
ristrutturazione nel 2004, donando a Vetren una struttura messa
completamente a nuovo, dotata di servizi igienici adeguati,
nuove camere, lettini e locali accoglienti. Fu compiuto, così il
primo passo. In seguito i volontari si resero conto che nella
piccola cittadina c’era molto da fare. Da qui il progetto di
sistemare anche l’asilo (una squadra di volontari partirà con
materiale raccolto per questo scopo già a fine settembre) e
diverse iniziative nelle scuole tra le quali, appunto,
l’imminente esperienza di scambio culturale con il Friuli.
Volontari e sostenitori dell’associazione sono già
all’opera, con la collaborazione delle parrocchie di Villanova
dello Judrio, Manzano e San Giovanni e del gruppo dei «Merenderos
», che si occuperà del vitto, per far sì che tutto sia pronto
per accogliere i ragazzi bulgari.
Si tratta dei vincitori del concorso «Immagina un
viaggio in Europa», ideato dalla Onlus per creare occasioni di
scambio culturale con la cittadina bulgara. Ad accoglierli,
diverse famiglie «mobilitate» dai volontari e dalle parrocchie,
in particolare grazie all’impegno del diacono di Villanova,
Renato Zof.
Il programma predisposto dai volontari prevede la
visita di alcune località della zona: da Aquileia a Cividale e
Rosazzo, da Palmanova a Venezia e, naturalmente tappa a Grado e
Lignano, mete particolarmente ambite per i ragazzi la maggior
parte dei quali non ha mai avuto l’opportunità di vedere il
mare. E poi cena ogni sera con un gruppo diverso, grazie alla
disponibilità dimostrata dagli alpini di San Giovanni, dalle
parrocchie del Triangolo della sedia e da realtà particolarmente
attive come un gruppo di volontari di Galleriano.
Assieme ai ragazzi, verrà ospitata anche una
delegazione di genitori, medici e insegnanti dell’orfanotrofio
di Vetren, che visiterà l’istituto «La Nostra famiglia» di San
Vito al Tagliamento e le strutture mediche del «Gervasutta » di
Udine, per conoscere le tecniche e le realtà dei centri di
recupero per bambini disabili in Italia.
Chi fosse interessato a contattare l’Onlus «Per Vetren»
può farlo chiamando il numero 0432/740520.
VALENTINA ZANELLA -
La Vita Cattolica
del 25 Agosto 2007 |
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ONLUS
PER
VETREN |
"Vetren" non è più un progetto ma una realtà.
Abbiamo aperto la porta alla speranza,
alla fiducia in un mondo migliore,
dove dignità, gioia e amore sono possibili ogni giorno.
Il nostro lavoro continua con il sostegno per la
manutenzione e gestione
della struttura e lo
scambio socio culturale con la comunità locale.
Grazie per il tuo contributo a Vetren,
alla speranza,
alla crescita dell'uomo.
PER VETREN -
Organizzazione non Lucrativa di Ulitità Sociale
Via C. Percoto 24 - 33048 San Giovanni al Natisone (UD)
Cod. fisc. 94074520308BANCA
CREDITO COOPERATIVO DI MANZANO
c/c 10000 ABI 8631 - CAB 63930 |
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Manzano, 17 Febbraio 2007
Incontro degli "amici di Vetren"
UNA
FIABA VERA
composta da Clara
Verzegnassi
per la festa degli Amici di Vetren
al Belvedere di Tricesimo domenica 20 febbraio 2005
C’era una volta
puntini puntini,
Così cominciano le fiabe dei bambini;
Le raccontavano le mamme la sera,
Invece io vi racconto una fiaba vera,
Una con un finale
bello,
Senza Principi e Principesse nel castello,
Ma con tanti Hans, Gretel, Pinocchietti e Pollicini,
Da far diventare felici bambini.
E’ una fiaba scritta
non con penna e fantasia,
Ma con lavoro, amore, poesia,
Una fiaba da raccontare ai bimbi nostri,
Tanto non ci sono né streghe né mostri,
Anzi sì, ci sono mostri, ma di amore e generosità,
Orchi, principi e fate di immensa bontà,
E tutti sanno quanto han lavorato
Per far diventare Vetren un castello fatato.
Questa fiaba sarà per
anni raccontata,
A partire da chi per primo l’ha iniziata.
E allora ecco così io posso cominciare,
Poi ognuno di voi, nel cuore può continuare.
C’era una volta in quel di Manzano
Tanta gente che aveva il cuore in mano.... |
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