Premariacco (UD), 26 Maggio 2024

Santa Messa nella Solennità della Santissima Trinità
ed in ricordo delle vittime del 29 Maggio 1944


...ritrovo davanti al Municipio e partenza del corteo...



...in avvicinamento alla parrocchiale di San Silvestro...



...accompagnati dalla Nuova Banda di Orzano...

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...con la presenza del Gruppo Scout TORRE di Pradamano...


         
CANTO E PREGHIERE DI APERTURA

 

CANTO


...panoramica dalla navata sinistra durante le Letture...


...immagini dal fondo all'omelia di Don Nicola...

 

CANTO


...panoramica dalla navata destra...
(si nota un nostro registratore sopra l'organista e uno sulla colonna aldilà della navata)


...immagine alla liturgia eucaristica...

...dopo la recita del Padre Nostro siamo usciti dalla chiesa per attendere il corteo in Piazza Marconi...


...tuttavia offrendovi  l'ultimo brano...

...la celebrazione civile è proseguita in Piazza Marconi...

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         Il ricordo dei 26 patrioti impiccati dai nazisti
(Lucia Aviani - Il Messaggero Veneto)

          «Tra questo slargo e il vicino Comune di San Giovanni al Natisone si consumò una rappresaglia di un'efferatezza inaudita. Ė straziante pensare ai 13 patrioti che videro impiccare davanti a sè i propri compagni di sventura, capendo cosa sarebbe successo anche a loro di li a poco». Così il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, ha introdotto ieri la commemorazione dei 26 giovanissimi partigiani - si trattava, con tre sole eccezioni, di ragazzi al massimo ventenni - che il 29 maggio del '44 furono uccisi dai nazisti nella piazza di Premariacco e davanti a Villa De Brandis, a San Giovanni, e lasciati sulla forca fino a sera, per seminare il terrore fra la popolazione. «Grazie all’Anpi – ha proseguito il primo cittadino - per il suo costante lavoro a difesa della memoria: tutti noi dobbiamo impegnarci, diffondendo tra le scolaresche in primis, la consapevolezza del dramma verificatosi nei nostri paesi».
          Il dovere della trasmissione del ricordo è stato evidenziato anche dalla consigliera regionale Serena Pellegrino: «Da troppo tempo orrori molto simili a quelli di Premariacco e San Giovanni accadono a breve distanza da noi», ha commentato, richiamando la guerra in Ucraina: «Esistono ancora - ha proseguito - partigiani che sacrificano la propria vita nel nome della libertà e della pace, condizioni che non piovono dall'alto ma si costruiscono giorno per giorno».
          Ad Antonella Bulfone, esponente del Coordinamento provinciale Donne Anpi di Udine e della sezione Anpi di Tavagnacco (Comune originario di molte delle vittime, nel quale si terrà  la commemorazione 2025), il compito di rievocare i fatti di quel 29 maggio, quando un camion rosso pieno di prigionieri partì dal carcere di Udine. Poco prima, a Premariacco, i tedeschi avevano intimato al messo comunale e ad alcuni passanti di costruire un patibolo, con pali requisiti a un contadino; lo stesso avveniva a San Giovanni.
          Resta la testimonianza scritta del sacerdote: «Quando tutto fu pronto, furono fatti discendere dal camion in numero di 7 che senza aprir bocca salirono sul tavolo ed esposero il loro collo nelle mani dei giustizieri i quali imposero il capestro ai poveri giovani e in seguito ad un ordine secco fu tolta la tavola. Un grido: "Viva l'Italia libera" e 7 vittime penzolarono nel vuoto. Similmente fu fatto per le altre 6 vittime».
  

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