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Piazza San Giacomo in Udine, 11 Settembre 2011
 
53° Congresso Provinciale dell'AFDS
Associazione Friulana Donatori Sangue
Sezione Studentesca "Zanon-Deganutti" di Udine

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Il logo del 53° Congresso Provinsiale dell'AFDS


Apertura della manifestazione...


...e alcune foto per la stampa...


Il Presidente della Sezione AFDS Studentesca di Udine Andrea Nussio ha aperto i lavori, ringraziando tutti i presenti ed in particolare i due principali collaboratori che hanno permesso la riuscita del 53° Congresso...


...Carlo Pavan e Valerio Gaiotto...

          Per ragioni di spazio non possiamo pubblicare i vari interventi, ma per il discorso del sindaco di Udine Furio Honsell è doverosa un'eccezione, perchè ascoltandolo "mi si ingrope il cuel", come quando ero disteso in un letto d'ospedale ed osservavo le gocce di sangue che scendevano lentamente dall'ampolla e mi entravano in vena...



 INTERVENTO DEL SINDACO FURIO HONSELL

...una panoramica...


....e alcuni flash sulla moltitudine di congressisti...

l'intervento del Presidente dell'Avis provinciale Renzo Peressoni,

ha dato il via alla presentazione ed ai ringraziamenti delle Sezioni studentesche


...e dei loro dirigenti...

...l'incontro è proseguito con la consegna dei riconoscimenti ai benemeriti,
ma a questo punto abbiamo preferito ritirarci, più che soddisfatti per il prezioso materiale raccolto... 


...arrivederci quindi a Castions di Strada
per il 54° Congresso Provinciale dell'AVIS...
 

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Celebrato il 53.mo congresso dell’Afds
Il presidente Peressoni: non siamo eroi, però ci vuole coraggio a tener duro
(Michela Zanutto - Messaggero Veneto del 12 settembre 2011)

          UDINE. L'Associazione friulana donatori di sangue diventerà il modello tecnico cui dovranno ispirarsi tutte le sezioni italiane». A lanciare la sfida è stato Giuliano Grazzini, presidente del Centro nazionale sangue parlando ieri al 53.mo congresso provinciale dell'Afds, svoltosi a Udine sotto un tendone in piazza San Giacomo.
          Un'intensa mattinata ha visto sfilare attraverso il centro cittadino oltre 200 labari al seguito del presidente dell'Afds, Renzo Peressoni. Un'occasione di festa culminata nella premiazione dei 3351 benemeriti che hanno lanciato l'appuntamento per il 2012 a Castions di strada. Erano 66 le gocce d'oro (100 donazioni), 132 le targhe d'argento con pellicano d'oro (75), 217 i distintivi d'oro con fronde (65), 326 i distintivi d'oro (50), 548 i distintivi d'argento (35), 877 i distintivi di bronzo (20) e 1.285 i diplomi di benemerenza (10). «I benemeriti non sono eroi - ha detto Peressoni - ma persone comuni che provano con la loro opera l'esistenza di valori condivisi. A tutti loro chiedo il coraggio di continuare a essere donatori e la volontà di costruire la società del dono perché chi dona sangue si incammina sulla strada di un cittadino responsabile per il quale la salute è un valore».
          «Il mondo politico, quello tecnico e quello del volontariato dovrebbero sostenersi a vicenda per ottenere il massimo dalle strutture pubbliche», ha detto ancora Peressoni parlando di un momento di grandi difficoltà. «Ma se lavoreremo assieme - ha aggiunto - lo trasformeremo in una fase di crescita. Permangono importanti criticità nella sanità regionale, che è alle prese con serie carenze di personale e in qualche caso anche di strutture. Per questo motivo, con il 5 per mille che i contribuenti destinano all'Afds acquistiamo e doniamo macchinari per cercare di servire sempre al meglio i nostri donatori».
          Il presidente della Regione Renzo Tondo (anch'egli premiato fra i benemeriti) ha incassato la stoccata di Peressoni assicurando «che non c'è nessun ospedale da chiudere né taglio da fare. La sanità regionale deve imparare a gestire al meglio le risorse. E anche in merito all'autonomia regionale ribadisco - ha aggiunto - che non è un privilegio, ma una presa di coscienza di un grande senso di responsabilità nella gestione di sanità e infrastrutture: guardiamo al generale e non al particolare con grande senso di lungimiranza».
          Per il 53.mo congresso, l'Afds ha fatto ritorno in città per la prima volta dopo il primo in assoluto aperto allora dal fondatore, Giovanni Faleschini. Un ritorno che è un omaggio alla più longeva sezione scolastica di donatori, quella degli istituti Zanon e Deganutti, che ha tagliato il traguardo dei 40 anni. «Il dono del sangue è una delle ricchezze della nostra terra - ha detto il presidente della Provincia, Pietro Fontanini - ed è un messaggio che passa in famiglia, ma anche nelle scuole. E proprio la scuola, in questi ultimi tempi bistrattata e denigrata, conferma che i nostri sono ragazzi di qualità sia nel volontariato sia nello studio». Un grazie ai donatori è venuto anche dal sindaco Furio Honsell, perché con loro Udine mostra «uno spirito speciale, arricchito dall'entusiasmo dei benemeriti: siete - ha rimarcato - l'orgoglio del Friuli, i vostri valori sono universali. L'ospedale di Udine e la facoltà di Medicina hanno raggiunto livelli di qualità altissimi grazie a voi. I trapianti sono possibili soltanto grazie alla vostra generosità, siete un modello di eticità».

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