Cividale del Friuli, 1 Agosto 2004
Incontro annuale degli emigranti
organizzato dall'Ente
Friuli nel Mondo
il
servizio sulla messa >>>
FESTA DEGLI EMIGRANTI
(IL GAZZETTINO del 2
Agosto 2004)
L'arcivescovo: «Un tempo costretti a far la
valigia, oggi non idolatrate il dio denaro»
(pt) Duomo gremito ieri mattina a Cividale per
la messa celebrata per tutti gli emigranti friulani nel mondo. Ad
officiare il rito l'arcivescovo di Udine monsignor Pietro Brollo che,
dopo aver introdotto la funzione in lingua friulana, ha scelto
l'italiano per l'omelia, nel rispetto di chi, arrivando dall'estero, non
ha avuto modo di conoscere la marilenghe. «Quel che mi preme comunicare
- ha detto - è uno spirito di unione, di comunione, di lieto e
affettuoso accoglimento in Patria. Questo infatti è il sentimento che
accomuna la nostra gente, dovunque essa viva e si trovi». Ricordando i
tempi difficili, quando i friulani furono costretti, a migliaia, ad
abbandonare la loro terra per mantenere la famiglia, ha esortato a non
dimenticare come oggi la regione viva nell'agiatezza. «Chi ha cercato
lavoro fuori dai confini del Friuli - ha detto - lo ha fatto per
necessità, per continuare a vivere. Oggi, in una condizione di benessere
generale, dobbiamo far attenzione a non volere troppo, a non rincorrere
la vanità, il superfluo, l'arricchimento: significherebbe idolatrare il
denaro. La missione della nostra vita è un'altra». Ad ascoltare le
parole dell'arcivescovo tanti sindaci del Friuli, che hanno preso posto
nel coro del duomo con la fascia tricolore. Sulle gradinate del
presbiterio, davanti al grande altare, anche numerosi stendardi e
gagliardetti.
Al termine della celebrazione un corteo ha
raggiunto il convitto Paolo Diacono, dove autorità civili e militari
hanno salutato residenti ed emigranti. Si chiude così il tradizionale
incontro annuale del friulani nel mondo, un momento di riflessione e di
festa per rinsaldare le proprie radici. Hanno partecipato anche il
sindaco di Cividale Attilio Vuga e il presidente della provincia Marzio
Strassoldo.
Servizio fotografico
di Devis Macor
Preparativi ed avvio del
corteo preceduto dalla banda...
...seguito dai labari dei comuni,
dalle autorità e dalle rappresentanze degli emigranti...
...che attraversando il "Ponte del
Diavolo"...
...si sono diretti verso l'entrata
del
Convitto
Nazionale Paolo Diacono...
... transitando davanti a "scene
di vita cividalese", antiche e contemporanee...
...incamminandosi lungo il viale
alberato, per raggiungere la palestra...
...dove erano riservati i posti
per le autorità ed i gruppi che si erano prenotati...
...tutti gli altri si sono
accomodati nelle stanze adiacenti...
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