Meduno (PN),
3 Agosto 2008
Incontro annuale dei Friulani nel Mondo
vedere anche il servizio sulla
messa
e quello realizzato da Ente Friuli nel Mondo
Sotto un sole cocente, tra gli applausi di tanti emigranti, i canti della
tradizione popolare, discorsi aperti rigorosamente in friulano e il sorriso
di Miss Brasile 2006, il cui trisavolo partì da Pasiano di Pordenone a metà
dell’800, a Meduno va in scena la storia del Friuli di ieri e di oggi.
Rinnovando un legame che con il tempo si manifesta sotto nuove forme.
«Tentiamo di tenere unito il vasto mondo dell’immigrazione - ha detto
nell’indirizzo di saluto il presidente Giorgio Santuz -: da chi rappresenta
le radici dell’emigrazione, alle nuove generazioni che sentono meno il
rapporto con la terra d’origine fino ai nostri giovani che diventano
emigranti a est e nel Far east Alla Regione chiediamo aiuto a promuovere gli
scambi, ma anche ad aiutare tanti dei nostri emigranti anziani che vivono in
stato di indigenza.
Dobbiamo essere loro vicini». Attenzione agli emigranti in difficoltà è
stata sottolineata anche dal presidente della Provincia di Gorizia, Enrico
Gherghetta, che con un intervento appassionato ha evidenziato che «nessun
friulano deve sentirsi solo. Le istituzioni sono unite nell’aiutare chi ha
bisogno». E l’invito non è caduto nel vuoto visto che il presidente Renzo
Tondo il problema lo ha ben presente. «Non passa settimana -ha detto- che
sul tavolo dei miei collaboratori non arrivino richieste di aiuto da
emigranti anziani che vivono in situazione di difficoltà. Specie in paesi
dove non c’è la democrazia». Un caso eclatante è quello del Venezuela «dove
ci sono persone in miseria per scelte scellerate di quei governi. Ci sono
imprenditori a cui è stato espropriato ogni bene», specifica Tondo dopo i
discorsi ufficiali. È’ per questo che la giunta sta valutando nuove misure
di sostegno per queste persone. «Insieme all’assessore Molinaro - aggiunge
Tondo -
stiamo valutando quali provvedimenti adottare per fare fronte a questi casi.
Saranno previsti aiuti specifici per questi emigranti». E se da una parte la
Regione aiutagli emigranti, quest’ultimi diventano un aiuto importante per
esportare la cultura e l’economia del Friuli nel mondo. «L’anno scorso sono
stato a Toronto ospite di amici -ha raccontato Tondo-, non ero ancora
presidente della Regione. Ricordo ancora che sul tavolo c’era una bottiglia
di acqua minerale del nostro territorio. Tutti sanno che in Canada certo non
manca l’acqua, eppure questo da l’idea di quello che i friulani possono
portare nel mondo».
Nel 2009 il Friuli Venezia Giulia avrà un ruolo
determinante nell’organizzare il Forum internazionale degli italiani nel
mondo. «La nostra regione sarà capofila del progetto e di questo voglio
ringraziare i nostri parlamentari», ieri rappresentati da Isidoro Gottardo,
Ferruccio Sarò e Flavio Pertoldi. Tra le autorità presenti l’assessore
regionale Claudio Violino, il consigliere regionale Franco Dal Mas, il
vicepresidente della Provincia di Udine Fabio Marchetti, l’assessore
provinciale di Pordenone Markus Maurmair e moltissimi sindaci - oltre al
padrone di casa Lino Canderan - in fascia tricolore. (Martina Milia -
Messaggero Veneto del 4 Agosto 2008)
(foto in formato panoramico)
Testimonianze - «Mi fa piacere vedere persone che non vedevo da
tanto tempo. Come Ferruccio Saro che si è dimenticato del nostro comune...
ma umanamente intendo». Silvano Antonini Canterin, già sindaco di Meduno e
presidente della Fondazione Crup, strappa il sorriso dei presenti con una
battuta e lo stesso Saro prima abbozza e poi si siede vicino a Canterin. Ci
sono tutti i rappresentanti delle istituzioni a rendere omaggio agli
emigranti. Prima tutti in chiesa -e chi arriva in ritardo, come Enrico
Gherghetta è costretto a rimanere in piedi tutta la cerimonia perché non c’è
più posto- dove l’omelia del vescovo di Concordia Pordenone, Monsignor
Ovidio Poletto, richiama i presenti a una forte responsabilità
nell’accogliere chi non ha pane «senza avere colpa».
C’è anche l’assessore leghista Claudio Violino, in prima fila, ad ascoltare
il sermone che invita alla fratellanza verso gli immigrati, ma a lui, così
come all’onorevole Pertoldi, il vescovo -senz’altro involontariamente- non
stringe la mano in segno di pace e così scappa qualche sorrisino tra le
fasce tricolori. Poi, terminata la funzione, tutti davanti alla canonica
dove si alternano i discorsi ufficiali mentre più o meno discretamente c’è
chi cerca riparo all’ombra. Solo i carabinieri in divisa non possono
sottrarsi al caldo implacabile.
I veri protagonisti della giornata, però, sono
gli emigranti, quelli che rientrano nel paese d’origine solo d’estate e
quelli che vi hanno fatto ritorno dopo tanti anni trascorsi all’estero. Come
Dino Pellegrina che è rientrato a Rigolato dopo aver vissuto 45 anni in
Canada. «Sono partito nel ‘53 -racconta- e siccome non conoscevo la lingua
il primo anno ho lavorato nelle ferrovie. I primi tempi sono stati duri,
ricordo il primo inverno: da 20 a 40 gradi sotto zero, con punte di 50». Poi
la conoscenza della nuova lingua gli ha permesso una vita diversa, come
dipendente delle poste canadesi, senza mai dimenticare il suo legame con il
Friuli. «Sono stato nel fogolar Furlan di Toronto, tra i fondatori della
federazione, impegnato fino al rientro» che è avvenuto «perché non volevo
invecchiare in una città, volevo un posto a misura d’uomo e così sono
rientrato».
Come Pellegrina anche Riccardo Venturini, di Sedegliano,
ha lasciato il Friuli. «Sono stato 42 anni in Svizzera, avevo 21 anni quando
son partito. I primi tempi? Mi ricordo che dormivo in un fienile. Però non
ho mai avuto problemi, se avevi voglia di lavorare nessuno ti trattava male.
Con la vecchiaia ho voluto rientrare, ma la vita qui è più cara».
(Martina Milia -
Messaggero Veneto del 4 Agosto 2008)
Il presidente Renzo Tondo annuncia a Meduno le politiche migratorie della
Regione
Altro che valigia di cartone. Quella la si può
ammirare ormai solo al museo dell'emigrazione di Cavasse Nuovo. Oggi le
nuove generazioni di friulani nel mondo - ma anche i loro genitori e
moltissimi nonni - usano palmari, pc di ultima generazione per navigare in
Internet e parlano più lingue oltre alla "marilenghe". Ecco perché ieri, a
Meduno, in occasione della giornata finale della convention degli emigranti
friulani, nessuno si è stupito dei megaschermi e della maratona televisiva
di TPN, che con Gigi Di Meo, ha trasmesso, via satellite le immagini della
rimpatriata, ricevendo mail dai Fogolârs che hanno assistito all'evento.
La convention non è servita soltanto per incontrare
nuovi e vecchi amici, ma anche un momento di analisi dei flussi migratori.
Secondo il presidente della Regione, Renzo Tondo «l'Unione Europea è
totalmente assente nella politica dell'immigrazione e purtroppo manca una
visione continentale che permetterebbe di gestire meglio la situazione,
perché tra i Paesi membri c'è ipocrisia. Zapatero predica bene, ma razzola
male, perché lui spara agli immigrati. In Italia abbiamo la Lega nel
Governo, che solleva le proteste europee, ma gli immigrati li accogliamo».
Quanto al Friuli Venezia Giulia, Tondo sostiene che «ciò di cui abbiamo
bisogno è una immigrazione regolare: nessuno ostacolerà mai coloro che
vengono per lavorare». Respingendo le critiche avanzate dal Centrosinistra
per aver abrogato la legge specifica sui migranti, il governatore ha
ricordato la diaspora friulana «che si è fatta rispettare nel mondo perché
si è integrata. Non a caso, oggi i corregionali all’estero sono i migliori
ambasciatori della nostra cultura, del nostro modo di essere». Il Presidente
- che martedì a Roma avrà incontri col Governo per definire gli impegni
della Regione sul piano dell’accoglienza degli immigrati che sbarcano a
Lampedusa - ha spiegato che «il Friuli Venezia Giulia è anche molto attento
all’emigrazione friulana nei paesi del Sud America, Venezuela su tutti, ci
sono friulani e loro discendenti che hanno perso tutto quello che avevano
costruito con una vita di lavoro e di fatica. Dovremo pensare anche a loro».
Conclusione: «Grazie all’azione dei nostri parlamentari e al lavoro della
Regione, il Friuli Venezia Giulia nel 2009 avrà il compito di organizzare
il Forum Internazionale degli italiani nel mondo».
All’incontro di Meduno erano presenti, accanto al
sindaco Lino Canderan e al presidente di Friuli nel Mondo Giorgio Santuz, il
presidente della Fondazione Crup, Silvano Antonini Canterin, i deputati
Ferruccio Saro, Flavio Pertoldi e Isodoro Gottardo, l’assessore regionale
Claudio Violino e il consigliere Franco Dal Mas. Con loro Markus Maurmair,
assessore provinciale di Pordenone e Fabio Marchetti, vicepresidente della
Provincia di Udine. La messa è stata officiata dal vescovo Ovidio Poletto.
La convention ha avuto come “madrina” Rafaella Zanella, Miss Brasile 2006:
suo trisnonno andò in Sud America nel 1886 da Pasiano e ancor oggi i
discendenti non hanno dimenticato le amate “radici”. (Lorenzo Padovan -
Il Gazzettino del 4 Agosto 2008)
...il pubblico che ha seguito
i vari interventi...
dopo l'ultimo brano eseguito dal Gruppo Musicale Medunese...
...e qualche intervista ai personaggi più importanti...
...tutti sotto i tendoni per il pranzo comunitario...
vedere anche il servizio sulla
messa
e quello realizzato da Ente Friuli nel Mondo
Sono rimasto molto sorpreso
nel vedermi inquadrato nell'immagine di Pressphoto Lancia che accompagnava
l'articolo apparso sul Gazzettino qui sopra riportato.
Certamente i miei
sforzi per non interferire nelle riprese dei foto-cine-operatori non sempre
riescono al 100%, ma sono sicuro che chi scelto quella foto avesse a
disposizione altre e migliori immagini. Forse è solo presunzione, ma non credo di sbagliare nel ritenere
una scelta mirata... una gesto di solidarietà e di simpatia per la mia persona...
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