La processione
del Venerdì Santo è partita da Oleis alle 19 verso Poggiobello, per
arrivare all’Abbazia di Rosazzo, pregando con le stazioni della Via
Crucis. La processione, cui hanno partecipato diverse comunità del
circondario, si è snodata lungo la strada che per secoli ha portato i
pellegrini di ogni dove al vecchio luogo delle antiche memorie.
Lungo i 3 chilometri e mezzo che separano Oleis da Rosazzo, si è
sostato presso le chiesette campestri e nei luoghi che ricordano le
brutalità dell’ultima guerra, dove sono state deposte delle croci.
Giunta all’Abbazia intorno alle 21, la
processione si è conclusa con la deposizione sui gradini del presbiterio del
maestoso «Crist di Badie», che già campeggiava nella stessa chiesa trasformata
in lazzaretto alla fine della prima guerra mondiale, oggetto di contemplazione e
preghiera dei feriti e morenti reduci da Caporetto.
Si è continuato a pregare
e meditare con la musica de «Le 7 parole di Cristo sulla croce» di Haydn,
eseguite dal quartetto d'archi composto da: Daniele Masarottti, primo violino;
Tiziano Michielin, secondo violino; Alberto Ciaffaglione, viola; Nicola
Locatelli, violoncello.
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