Viaggio a Pasiano di Pordenone Anche per
il viaggio di domenica 21 gennaio a Pasiano di Pordenone non ho grandi
cose da raccontare, se non fosse per la temerarietà (o incoscienza)
nell'affrontare un percorso di oltre 60 Km, con una nebbia che non
permetteva di vedere oltre i 50 metri o poco più. A volte rischiare può
anche essere eccitante, ma in questo caso
Mancavano
5 minuti alle 8 quando prima di uscire dal mio cortile ho configurato
il PDA indicando la località di Pasiano come meta finale, tracciato
ancora memorizzato nella memoria dopo il precedente viaggio in quelle
località del 3 dicembre. Con la dovuta prudenza mi sono messo in viaggio
attraversando il ponte verso Orsaria in direzione di Buttrio per poi
cavalcare la SS56 con scarsissimo traffico e con i pochi incoscienti
come me che viaggiavano con grande prudenza. Percorrendo la Tangenziale
ovest in direzione della SS13, era veramente eccitante trovarsi improvvisamente
davanti gli incroci, le rotonde e le varie deviazioni poco prima segnalate
dalla voce femminile che usciva dal piccolo altoparlantino dell'Asus
A636N con Software and Maps of Western Europe Tomtom Navigator 6. Sebbene
non ci fossero pericoli di sorta, ero molto attento alla guida e non mi
ha mai sfiorato l'idea di scattare qualche foto in previsione di questo
servizio e rendervi partecipi del viaggio di andata, che è comunque
proseguito in tutta tranquillità, tranne per il fatto che mi sono
ritrovato a Cimpello, località che secondo il navigatore era la mia
meta. Un piccolo ritocco al tracciato e dopo pochi chilometri ero a
Pasiano davanti alla chiesa che dalla strada si scorgeva appena e non
valeva la pena quindi tentare riprese fotografiche, cosa che avrei
dovuto fare comunque per fare una comparazione tra il prima e il dopo. Avevo parcheggiato la mia Clio a lato della chiesa quando erano da poco passate le 9, troppo tardi per registrare le campane e l'inizio della Messa. Questa volta però non ero disposto a vanificare un viaggio così lungo e rischioso, deciso a raccogliere tutto quello che poteva essere utile per un decente servizio su quella Messa. Caricato nella borsa tutta l'attrezzatura necessaria sono entrato in chiesa, e dopo una breve sosta appoggiato ad uno degli ultimi banchi per riprendere fiato, ho risalito poi l'intera navata fino al primo banco della fila di destra, sentendomi addosso il peso degli sguardi incuriositi di tutta l'assemblea e dell'anziano sacerdote che stava celebrando una Messa.
Mancava qualche minuto alle 12 quando ho lasciato Pasiano di Pordenone, conscio di aver raccolto dell'ottimo materiale per le pagine del nostro sito e con l'animo sereno per la cordiale accoglienza di quella comunità del pordenonese che io ritengo particolarmente privilegiata per avere la possibilità di poter scegliere tra ben due Messe a distanza di 90 minuti. Se mi fossi informato con più scrupolo, il servizio su Pasiano lo avrei portato a termini la volta precedente, ma avrei perso il servizio di Fiume Veneto. Perciò è inutile porsi interrogativi con tanti “se” e tanti “ma”, preferendo immaginare il nostro percorso terreno è già tracciato dall’inizio alla fine da qualcUno che ci osserva dall'alto... e questa volta i satelliti non c'entrano.... Alle 13 ero alla periferia di Leproso ma non in tempo per il solito "brodo corretto con vino nero" di Giorgio. Dovevo comunque fare in fretta e rimettere tutte le apparecchiature "pronte all'uso" perché alle 16 mi aspettavano nel Teatro di Orsaria per lo spettacolo "Ascoltare con gli occhi" della Corale "G.Coceancigh" di Ipplis. Qualche giorno più tardi ho scoperto che a Pasiano di Pordenone c'ero già stato il 28 Maggio 2006>>>
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