In pellegrinaggio a Barbana
(14 Maggio 2006)
vedere anche il servizio>>>
TNX
www.isontino.com
Il Santuario di Madonna di Barbana come quello di Castelmonte, sono
sempre stati nel cuore delle nostre genti, tanto che numerosi paesi e
parrocchie friulane sono strettamente legati a questi Santuari con dei
voti "per grazia ricevuta", in occasioni di pestilenze,
conflitti e invasioni subite nel corso dei secoli passati e recenti,
essendo zone molto esposte a causa della particolare
collocazione geografica.
Di andare a Messa a Barbana, mi era stato
consigliato qualche anno fa anche da Walter Cibischino di Ottawa, ma
originario di Castions di Strada, che sebbene avesse scritto per il
nostro sito un servizio su Madone di Mont, ricordava il
particolare attaccamento dei suoi paesani alla Madone di Barbane,
che sentivano "molto vicina" anche per ragioni geografiche (vedere il
servizio su un
tragico pellegrinaggio a Barbana)
Il
Santuario della Madonna di Barbana
www.gradoturismo.info/barbana/index.html
Nel timore che il Santuario della Madonna di Barbana
non fosse alla mia portata, non avevo mai seriamente preso in
considerazione la possibilità di includere la preziosa isoletta
nell'elenco delle oltre 250 località delle quattro province friulane
comprese nella rubrica "Biel lant a Messe". Ultimamente avevo iniziato a
raccogliere testimonianze dirette e ricerche via internet per capire
esattamente l'ubicazione della chiesa e le difficoltà per raggiungerla
dopo essere sbarcato sull'isola, stabilendo che con un pò di buona
volontà avrei potuto farcela e decidendo che Domenica 14 Maggio avrei
fatto il grande passo...!
...un'immagine al volo in
direzione di Barbana...
Intorno alle
7,15 stavo percorrendo la strada che collega il Comune di Terzo d'Aquileia
all'Isola d'Oro, buttando ogni tanto lo sguardo sulla mia sinistra oltre
in gard-rail, in direzione dell'isoletta di Barbana ancora avvolta
nella foschia del mattino, di una giornata che si preannunziava
piuttosto grigia. Alle 7.30 ero giunto all'imbarcadero, trovando un
posto-macchina a pochi metri dal chiosco-biglietteria, dove
è posto bene in vista il cartello degli orari delle partenze per l'isola
di Barbana. Non essendo ancora entrati in
vigore gli orari estivi, la prima partenza avrebbe avuto luogo ben due
ore più tardi, ma il fatto non mi disturbava più che tanto, dato che avrei
così avuto a
disposizione due ore per osservare attentamente l'ambiente marino che mi
circondava.
...l'imbarcadero, il porto e le
barche...
Il primo ad arrivare nei pressi dell'imbarcadero è stato un signore in
bicicletta, che parcheggiato il suo veicolo nell'apposita
"rastrelliera", ha cominciato ad armeggiare intorno ad una barca di
piccolo cabotaggio, attraccata vicina ad altre due di maggiori
dimensioni. Più tardi sono giunti altri due o tre addetti alle imbarcazioni ed alla
spicciolata i primi pellegrini... Mezz'ora prima della partenza, un
folto gruppo di persone ha raggiunto il molo davanti alla biglietteria,
alcune delle quali teneva in mano una cartella dall'aspetto abbastanza
famigliare, particolare che mi ha fatto intuire facessero parte di un
coro... più tardi ebbi conferma della mia supposizione.
Salito sulla barca non ho voluto entrare nella spaziosa cabina
passeggeri protetta dalla vetrata, ma ho preferito prendere posto sulla
piattaforma superiore per facilitare le mie riprese fotografiche,
trovando posto in una posizione ideale vicino al parapetto della parte
anteriore, dalla quale potevo avere liberi tutti i 360°.
...partenza e
dolce navigazione lungo il canale per raggiungere il largo,
da dove si riesce a scorgere il ponte girevole e la strada che collega
Grado alla terraferma...
Alle 9.30 precise, con una manovra dolcissima,
lentamente e silenziosamente la barca si è staccata dal molo, avviandosi
decisamente verso la prima curva del Canale della Sclusa, immettendosi
sul rettilineo che passa sotto il ponte sopraelevato per svoltare poco
dopo a sinistra ed allontanarsi da Grado. Mi sentivo così contento e
felice come quando da bambino sono salito per la prima volta sulla
vecchia corriera della Ferrari, che da Cividale transitava per Orsaria
per raggiungere Udine. La fresca brezza marina che penetrava senza
eccessivi ostacoli attraverso la mia leggera maglietta, non riusciva a
distrarmi per tanto ero preso ad ammirare le meraviglie che mi si
aprivano davanti agli occhi, mentre la silouette dell'isola di Barbana con uno sfondo di lontane nubi minacciose, si faceva sempre più
distinta e dettagliata. Lungo il percorso disseminato da isole ed
isolette, il canale navigabile è segnalato da una serie di grossi pali
numerati, utilizzati come "piazzole di ristoro e riposo" per la numerosa
colonia di gabbiani che dimorano nella laguna, mentre dagli isolotti più
consistenti nei quali si sono sviluppate ampie macchie di
vegetazione giungeva molto distintamente il canto degli usignoli, per
nulla impauriti dal passaggio della barca distante solo qualche decina
di metri.
...un'ultimo sguardo
all'indietro per poi puntare decisamente verso il "largo"...
...sciolto, veloce e silenzioso
avvicinamento all'isola per raggiungere il porticciolo...
Mentre si è assorti in queste piccole distrazioni, non ci si
accorge che l'isola è più vicina, tanto che dopo qualche manovra a zig.zag per schivare gli ultimi isolotti, ci si ritrova in dirittura
d'arrivo. Mentre il bravo timoniere effettua il dolce attracco alla
banchina del porticciolo, si ha tutto il tempo per ammirare la bellezza,
l'ordine e la pulizia di quell'ampio spiazzo verde all'ombra di alberi
secolari. Prima di scendere dalla barca, avevo già individuato i miei
punti di sosta per raggiungere la chiesa, percorso abbastanza agevole
tranne la parte finale, tratto stranamente privo di panchine. Il suono
delle campane mi ha trovato impreparato riuscendo a registrare solamente
la parte finale, ma contavo di rifarmi prima della Messa delle
11. Dieci minuti più tardi mi trovavo all'interno della basilica,
scattando alcune foto dal fondo della chiesa, senza troppo impegno e
senza l'uso del flash per non disturbare la cerimonia in corso... avrei
fatto un servizio più accurato nell'intervallo tra la prima e seconda
Messa, riuscendo però solo ad effettuare una buona registrazione delle
campane.
...l'autore di questo lavoro vi invita a visionare anche il servizio
>>>
Ho seguito con partecipazione alla celebrazione della
Santa Messa, in quell'antica chiesa dove si sono avvicendate
generazioni e generazioni di devoti a Maria di Barbana, testimoniate
dagli innumerevoli ex-voto appesi sotto le navate all'entrata del Sacro
Tempio. Per l'occasione la cerimonia era accompagnata dal coro Schola
Cantorum di Trivignano Udinese, miei compagni di viaggio nelle
attraversate andata e ritorno della laguna di Grado. Purtroppo non avevo
fatto bene i miei calcoli, perchè dopo la seconda Messa, c'è stato solo
il tempo di ritornare al molo per salire sulla barca e ritornare a
Grado, partenza avvenuta esattamente quando le campane annunziavano il
mezzogiorno. Il successivo imbarco delle ore 15.00 sarebbe risultato in
contrasto con gli impegni che mi aspettavano nel tardo pomeriggio di
quella domenica.
...imbarco e ritorno verso
Grado, nella totale indifferenza della colonia di gabbiani...
...un'ultimo sguardo verso il
Barbana, prima di infilarsi del Canale della Sclusa e raggiungere il
porto...
Il disappunto per non essere riuscito ad effettuare un buon servizio
fotografico è passato in secondo ordine durante il viaggio di ritorno,
risultato altrettanto affascinante di quello dell'andata, rimanendo alla
fine stupito da come il timoniere ha effettuato le precise manovre di
virata ed attracco.
...l'attracco e lo sbarco...
Alle 12.45 stavo viaggiando sulla strada che collega l'isola alla
terraferma, rivolgendo ogni tanto oltre in gard-rail di destra verso l'Isola di Barbana in
quel momento illuminata dal sole, promettendomi di ritornarci appena
possibile...
vedere
anche il servizio>>>
|