Una mezza giornata a Pravisdomini Non volendo programmare in anticipo le mie trasferte domenicali ed andando a Messa in paesi che non conosco, tante volte mi capita di arrivare in un momento fortunato, nel quale sono in programma festeggiamenti di alpini, donatori di sangue, battesimi o matrimoni, ma diverse volte sono arrivato in una giornata di calma piatta e quindi di assistere ad una Messa senza cantoria e senza l’accompagnamento dell’organo. Così è capitato anche a Pravisdomini, dove ho ascoltato una Messa senza coro e senza organo, ma sono stato accolto con tanta cortesia e potrei dire… affetto…!
Anche per questo viaggio avevo usato la solita prassi, consultando la
cartina la sera prima, dopo aver fatta una croce sul foglietto dei nomi
di tutti i comuni della provincia di Pordenone. Ho avuto tutto il tempo per girare intorno in cerca di una bella inquadratura del paese ripreso da una certa distanza, ma non ho trovato quello che cercavo. Durante le ricerche mi è capitato di "espatriare" oltre i confini regionali, raggiungendo la periferia di Pramaggiore e soffermandomi ad osservare le viti "piegate" esattamente come da noi, in filari che anche lì scorrono lungo bianche distese di tarassaco. Alle 10.30 ero pronto a registrare il suono delle campane della parrocchiale di S. Antonio Abate di Pravisdomini, in una posizione "coperta" dal rumore del traffico, e dieci minuti dopo ero all’interno della chiesa. Anche se dopo oltre duecento paesi visitati e fotografati, non dovrei meravigliarmi di niente, invece provo sempre nuove emozioni entrando nei borghi e chiese mai viste prima, specialmente in queste zone dal grande patrimonio storico e artistico. Come si può ammirare dalle foto riprese all’esterno, anche l’interno della chiesa è di una bellezza unica, amorevolmente curata dalla comunità parrocchiale, orgogliosa e consapevole di essere custode di tesori di grande valore. Il sacerdote giunto poco prima delle 11, si è dimostrato subito entusiasta nell’apprendere il motivo della mia presenza a Pravisdomini, informando brevemente anche i fedeli presenti in chiesa, rammaricandosi di essere capitato in una giornata particolarmente sfavorevole… la sera prima c’era stata una grande festa con una Messa accompagnata dal locale Coro, con grande partecipazione di fedeli. La cerimonia si è svolta regolarmente, con il Celebrante che invitava tutti i fedeli ad unirsi al canto per fare bella figura, sforzi che in qualche modo hanno permesso di accompagnare la Messa in maniera "onorevole". Il gesto del sacerdote che è sceso dal presbiterio per lo "scambio del segno di pace" (facendomi anche gli auguri… "per la mia missione"), mi ha sinceramente commosso.
Le campane del mezzogiorno stavano dando gli ultimi rintocchi,
quando mi allontanavo dal centro di Pravisdomini puntando le indicazioni
per Udine e portando nel cuore la bella impressione di quell’estremo
lembo di terra friulana (che parla veneto).
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