Tra le colline
moreniche...
Le colline moreniche
della pedemontana, in questa stagione offrono straordinarie vedute, con
paesaggi dai colori indescrivibili. Non è la prima volta che sostando
brevemente su quelle dolci alture disseminate di paesi da favola, ad
ascoltare i suoni di campane provenienti da paesi lontani vicini, provo
una sensazione di tristezza pensando ai tanti friulani che sono stati
costretti ad abbandonare questi angoli di paradiso per emigrare in realtà
completamente diverse. Certo che con grandi sacrifici e tanti anni di
lavoro, ora queste persone possono vivere una vecchiaia serena e
tranquilla in case super tecnologiche, dove la percezione del cambiamento
di stagione o del trascorrere dei giorni della settimana, viene avvertita
solo osservando i fogli del calendario. Ma tutto ha un prezzo e non oso
dare una valutazione alle sensazioni che si possono provare, viaggiando e
sostando la domenica in queste contrade.
Anche se
prima di partire ho dato un’ultima occhiata alla carta del Friuli,
arrivato all’incrocio di Pagnacco, invece di girare a sinistra ed arrivare
subito alla meta che era Moruzzo, ho proseguito puntando per Buia e Osoppo.
Accortomi dell’errore, ho calcato sull’acceleratore per trovare in fretta
la prima strada che girava a sinistra, ma così facendo mi allontanavo
sempre più verso nord.
Superato Colloredo di
Monte Albano, finalmente ho potuto svoltare a sinistra, attraversando Mels
e Sant'Eliseo, senza incontrare anima viva per poter chiedere
informazioni. Piuttosto preoccupato ho proseguito per Farla e Entesano,
dove ho finalmente potuto fermarmi e confessare ad una signora… che mi ero
perso…! Gentilmente (ma visibilmente divertita), la signora mi ha
consigliato di tornare indietro fino a Pagnacco, dicendomi però che avrei anche potuto
proseguire fino a Fagagna e poi seguire le indicazioni stradali. Pur
riconoscendo a me stesso di essere un "imbranato", per orgoglio non ho
preso in minima considerazione l’opzione di tornare indietro, decidendo
di… proseguire ad oltranza… Infatti, giunto a Fagagna ho trovato subito la
strada per Moruzzo, giungendovi un’ora ed un quarto prima dell’inizio
della Messa.
...aspettando il suono delle
campane...
Aspettando il primo dei
tre concerti di campane, dal colle dove sorge la parrocchiale, ho avuto
tutto il tempo per spaziare con lo sguardo in quella distesa di colline dagli intensi
colori autunnali, ed ascoltare il suono di lontane campane, "interferite"
dal gracchiare dei corvi e da altri uccelli, che volavano da un albero
all’altro nella sottostante vallata coperta da leggera foschia. Un breve
silenzio di tomba calava su quello scenario, solo quando le doppiette dei
cacciatori espandevano in tutta la zona i loro tetri echi di morte.
Da vuota,
nel giro di una ventina di minuti la chiesa si è riempita quasi
completamente, ed alle 11 in punto ha avuto inizio la Santa Messa. Ho
assistito con vera partecipazione alla Funzione, soprattutto perchè
animata da un prestigioso coro giovanile, che, con l’accompagnamento
dell’organo, ha creato momenti di intensa emozione. La stessa emozione che
ho provato l’indomani, nel prelevare le tracce audio dal DAT per
riversarle nel computer. Confesso di avere un debole per le "messe
cantate", accompagnate da quegli antichi strumenti, e di non entusiasmarmi
per niente, quando poco prima della Messa vedo arrivare giovani con
tastiere e chitarre. Ma questo è Friuli… il Friuli di oggi.
(Alduti - 031012)
VEDERE
ANCHE...
|