San Giuseppe in Abbazia ritorna dopo 40 anni
(Messaggero
Vaneto del 19 marzo 2013)
MANZANO. Torna San Giuseppe in Abbazia, tradizionale festa che si
teneva a Rosazzo fino agli anni ’70, evento annunciato con campane a
festa già la settimana prima per dare il benvenuto alla primavera.
Centinaia di persone vi accorrevano, a piedi o in bici, percorrendo
i sentieri che salivano in cima da Manzano, San Giovanni e Corno per
sostare in mezzo a prati e vigne a consumare la merenda: vino,
salame, uova sode.
Nel piazzale sotto la Pieve si allestivano giostra e tirassegno, con
bancarelle che vendevano biscotti, mandarini, carrube e arachidi; e
ancora vasi, campanelle e fischietti in terracotta; poco sopra si
innalzava il palo della cuccagna, impresa alla quale si cimentavano
i più giovani introdotta da cortei goliardici. Oggi le
amministrazioni comunali di quei paesi, in collaborazione con Pro
loco, comitati e associazioni, hanno pensato di far rivivere
quell'antica usanza, tra gli appuntamenti più importanti del
territorio. Oggi, San Giuseppe, all’Abbazia di Rosazzo, alle 15.30,
aprono i banchetti di degustazione vini e salami, prodotti dalle
aziende dei Comuni promotori; alle 18 messa celebrata da don Edoardo
Scubla e alle 19 presentazione della mostra fotografica “Festa di
San Giuseppe in Abbazia: la tradizione come opportunità d’incontro e
promozione”, con cenni storici di Angelo Nascig e Valter Peruzzi.
Alle 19.30 “Rosazzo, Blanc di Cuar, il nestri vin: l’identità di un
vino”, con Claudio Fabbro. «Questa prima edizione - spiega
l’assessore Antonio Tessaro - si sviluppa in maniera semplice e in
tempi ristretti, considerata anche la giornata feriale in cui cade,
ma già emerge la volontà di realizzare un appuntamento fisso per i
prossimi anni, attraverso il quale promuovere in maniera adeguata il
territorio e i suoi prodotti». (r.t.) |