Festività del
Carmine a Rive d’Arcano
(di Giovanni Melchior)
Domenica prossima 20 luglio, si rinnova a Rive d'Arcano la
tradizionale festa patronale della Madonna del Carmine, un'antica
devozione dedicata alla B.V. del Monte Carmelo che a Rive si
celebra fin dai primi anni del,1800. In passato questa ricorrenza
era molto sentita, richiamando ogni anno a Rive d'Arcano, la terza
domenica di luglio, numerose persone non solo del Comune, ma di
tutta la zona collinare, ed era anche una particolare occasione
che diverse donne appartenenti alle famiglie patriarcali e
numerose dei: D'Angelo, Contardo, Zilli, Viezzi e Federicis, a suo
tempo andate spose nelle varie località della zona, in questa
ricorrenza ritornavano in paese con il marito e figli nelle
famiglie di origine, partecipavano alle celebrazioni religiose e
all'incontro conviviale familiare del mezzogiorno.
Per l'occasione veniva illuminata la facciata della
chiesa, la scalinata monumentale addobbata con bandierine
colorate, e la settimana che precedeva la festività una funzione
serale preparatoria, nonché nei pomeriggi qualche mezz'ora di
scampanio. La domenica alle 11 messa solenne prelatizia, spesse
volte celebrata da monsignor Garlatti, vicario generale o da
monsignor Margret, professore in seminario, invitati dall'allora
parroco, don Tomaso Bizzarro, e la cantoria eseguiva la "Missa
Seconda Pontificalis" o “Te Deum Laudamus" di Lorenzo Perosi, nel
pomeriggio la lunga processione con la Madonna lungo le vie del
paese.
Dopo l'ultima guerra la situazione iniziò a perdere
lentamente la partecipazione massiccia di un tempo, emigrazione,
difficoltà occupazionali ed economiche, hanno notevolmente inciso
sulla perdita d'interesse per questa festività. Gli anni '60 e '70
il boom del miracolo economico, la diffusone dei mezzi di
trasporto, una o più auto in ogni famiglia, e un certo benessere
individuale. Tutto questo ed altro hanno contribuito a modificare
in ogni campo le abitudini nonché ridurre d'importanza anche
consolidate tradizioni, compresa la "Festa del Carmine", che da
vari anni viene ancora festeggiata come sempre la "Terza domenica
di luglio", la ricorrenza viene ancora ricordata durante la messa
serale della settimana che precede la festività", che si celebra
sempre la terza domenica di luglio, con la messa solenne delle
10,45 celebrata dal parroco, don Antonio Castagnaviz, che da oltre
una dozzina di anni porta il peso di 4 parrocchie, ed ha compiuto
75 anni da poco, e 3-4 componenti la vecchia cantoria cantano la
"Messa de Angelis", e domenica 20, dopo celebrata la "quarta messa
festiva", don Antonio con una limitata partecipazione dei fedeli
conduce la processione fino in piazza per poi risalire in chiesa
superando gli oltre 80 gradini della scalinata monumentale, che
proprio domenica sarà aperta ufficialmente al pubblico dopo i
lavori di restauro e riqualificazione.
Cos'è accaduto per essere oggi questa la realtà
rispetto a 40/50 anni fa ? ... la, gente non ha più fede ? ...
certamente il mondo è cambiato, i nati prima della grande guerra
non sono più, i i nati nell'immediato dopo la grande guerra sono
in pochi e... vecchi, ... i nati dopo l'ultima guerra,... superato
il periodo dell'emigrazione ora seguono la sistemazione dei figli
ed alcuni fanno i nonni.
E i giovani ? ...impegnati nella scuola ?,
...cercano un lavoro,? ... e se c'è l'hanno cercano di farsi una
sistemazione, ... e non mancano altre distrazioni o attrazioni.
Quindi sono tante e complesse le ragioni e i motivi che hanno
portato e portano al disinteresse per le vecchie tradizioni,
perciò non serve dire abbiamo tutti sbagliato, è necessario
prendere atto che il mondo è cambiato! ...ognuno pensi e rifletta
in ogni campo del proprio ruolo e responsabilità avuta nel proprio
lavoro, nella propria famiglia e nella società.
Un libero punto di vista di un abitante di Rive d'Arcano... |