Treppo Carnico (UD), 22 Ottobre 2006
|
|
CAP: 33020 -
Abitanti: 651
Altitudine (s.l.m.) : m. 671 - Superficie : Kmq.
18,72 |
Treppo Carnico (UD)
www.comune.treppocarnico.ud.it
Il nome "Treppo" si incontra in
molte lingue dell'Europa e questo conferma l'origine lontana e
probabilmente gallo-celtica dei primi insediamenti nella zona. Treppo
può significare luogo erboso (in sloveno "trava" significa erba e in
dialetto carnico "trep" sta per fascia erbosa), o anche, in latino,
"trivio". Nei secoli in cui Zuglio fu sede arcivescovile, Treppo fu
soggetta alla sua giurisdizione. Successivamente il territorio entrò a
far parte del Patriarcato di Aquileia. I primi documenti storici che
menzionano Treppo risalgono al 1300. In epoca medioevale la valle faceva
parte di un circondario amministrativo governato dal gastaldo residente
a Tolmezzo. Dal 1420, anno in cui tutta la Carnia e il Friuli passarono
sotto il governo della Repubblica di Venezia, furono restaurati e
ampliati i vecchi "cjastelirs". Nel 1692, anno dell'alluvione che colpì
tutta la Carnia, Treppo fu in gran parte distrutta ed alcuni resti
(finestre con cardini ancora infissi) furono scoperti all'inizio del
nostro secolo. Nel 1817 Treppo divenne Comune e comprese tutti i paesi
della Val Pontaiba.
CAMPANE
...interno della parrocchiale
con l'esposizione della Madonna del Rosario...
CANTI D'INIZIO
... il Coro Pueri Cantores di
Sutrio, che hanno animato la Messa...
...consegna simbolica del
"mandato" alle catechiste delle varie classi...
CANTI
CANTO FINALE CON...
SCAMPANATA
VEDERE
GLI APPUNTI DI VIAGGIO >>>
Arte e cultura: TREPPO CARNICO (UD)
La Chiesa parrocchiale di S. Agnese di
Treppo Carnico è stata costruita all'inizio dell'Ottocento (1809-1813)
su disegno dell'architetto Angelo Schiavi da Tolmezzo (1749-1825), il
cui padre Francesco (1721-1798) è autore dell'elegante campanile con
terminazione a cipolla che affianca la chiesa.
La bella costruzione, strutturata secondo i moduli post
massariani cari a questa famiglia di architetti e capomastri, è
decorata all'interno (navata e presbiterio) con affreschi eseguiti nel
1924 dal pittore Giovanni Moro (1877-1940) nativo della vicina
Ligosullo. Da ricordare inoltre un dipinto raffigurante S. Antonio e
l'angelo nella navata destra, opera dell'udinese Filippo Giuseppini
(1811-1876) sempre elegante nella stesura del colore, e una pala nel
presbiterio (S. Agnese e Santi) di buona scuola veneta del Settecento.
Nella frazione di Tausia, la Chiesa della B. V. delle
Grazie, riedificata sul luogo di precedenti edifici nel 1876, conserva
all'interno affreschi di Giovanni Moro (1904): nella volta del
soffitto della navata la Beata Vergine delle Grazie, S. Nicolò e S.
Antonio da Padova; nel soffitto del coro il Trionfo della Croce.
Tra gli ex voto, uno particolarmente piacevole mostra un'ammalata
distesa sul letto, la Vergine col Bambino tra nubi, l'immagine
dell'antica Chiesa e la scritta: "Votto fatto io Margaritta Morocutta
pel favore ho ottenuto della SS.ma Madona delle Grazie, 1726".
Edificio di notevole pregio è il Municipio, costruito
tra il 1956 ed il 1958 su un pendìo esposto a sud al centro del paese:
il progetto è dell'architetto udinese Gino Valle. All'interno,
affresco di Giuseppe Zigaina; bassorilievo in ferro di Dino Basaldella
all'esterno.
Dal 1987 a Treppo esiste anche una Pinacoteca Comunale,
nata dalla donazione del pittore Enrico De Cillia. Vi sono conservate
più di sessanta opere (pitture, sculture, disegni) appartenenti a
maestri dell'arte contemporanea. Pur non mancando qualche nome
nazionale (Sassu, Marino Marini), la Pinacoteca intende soprattutto
offrire un'ampia panoramica sullo sviluppo delle arti nel
Friuli-Venezia Giulia nel Novecento.
Tra i vari artisti rappresentati, ci sono Anzil, L.
Bront, Ciussi, Davanzo, De Cillia, Filipponi, Marangoni, Martina,
Pellis, Pittino, Rapuzzi, Saccomani, D. Someda, Tavagnacco, Tramontin,
Ursella, G. Zanini (ZA), Zigaina.
Numerosi gli esempi di architettura tipica. Tra questi
la Casa Pinau in località Siaio (sulla facciata principale finestre
appaiate in tufo al primo piano, targa in tufo con la data di
costruzione, 1597); Casa Cusina in località Zenodis, disposta su tre
piani, rispetta nella distribuzione abitativa la tipologia classica
dell'antica casa carnica; risale agli inizi del 1700: della stessa
epoca il fabbricato attiguo; Casa Craighero in località Zenodis risale
al 1581; rinnovata nel 1757 è detta della Scalotta; Casa così detta di
Scala in località Siaio risalente al 1721; Casa così detta "dai
Zilions" risalente ai primi del 1700; Casa dei fratelli Brunetti "de
Conte" in località Tausia, risale al 1734; nell'androne è conservato
un torchio di notevole fattura per la produzione del mosto; Casa così
detta "dal Cech" in località Siaio risalente al 1686. Casa Canonica
risalente al 1731 in località Treppo.
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(a cura di Giuseppe Bergamini
)
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
|