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Rivignano, 9 Maggio 2004

RIVIGNANO (Ud)
13 m s.l.m. - 30,72 km2 - 4.016 ab. - C.a.p.: 33050 - Prefisso telefonico: 0432

Frazioni/Località: Ariis - Flambruzzo - Sella - Sivigliano
Biblioteche: Biblioteca civica, v. Umberto 6,I 69 (apre i pomeriggi di ma. e gi.)
Associazioni: Circolo culturale Drin e Delaide, v. Dante 7 (teatro, rappresentazioni sacre: presepio vivente, passione di Cristo) - Circolo culturale Pier Paolo Pasolini, v. Umberto 1, 18 - Banda musicale Primavera, v. Varmo 2 (Villa Ottelio)
Manifestazioni: Fiera dei Santi (1 novembre) - rappr. Presepio vivente (Natale) - rappr. Passione di Cristo (venerdì Santo)

 


 CAMPANE

 Immagini dell'interno del Duomo di Rivignano, prima e durante la Funzione

                             

 Sopra: i fedeli all'interno della chiesa, durante la celebrazione della "Liturgia della Parola"
 Sotto: Il diacono ed il gruppo di chierichetti-amministranti

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Rivignano

     Posto a cavallo della statale fra Palazzolo dello Stella e Codroipo, Rivignano si trova in prossimità di uno dei più significativi ambiti forestali del fiume Stella. La presenza di risorgive e di acqua limpida ben ossigenata, hanno permesso lo sviluppo della troticoltura.
Maggiore importanza hanno avuto nel tempo, rispetto al Capoluogo, le frazioni di Flambruzzo e Ariis, in quanto furono sedi di castelli eretti in epoca feudale. 

     La parrocchiale di Rivignano, datata al 1507, è oggi un edificio di grande dimensione costruito in stile neogotico su progetto dell'arch. Girolamo D'Aronco. Conserva un interessante fonte battesimale del 1512, concepito secondo canoni consueti ai lapicidi lombardi ma forse opera di un maestro friulano, a giudicare dai tozzi e statici putti intorno al fusto. Il settecentesco altare della Madonna porta nel paliotto una simpatica raffigurazione della Sacra Famiglia; quello di S. Antonio di semplice fattura, è stato eseguito da Giovanni Mattiussi, udinese, dopo il 1782.
     Sopra la porta d'ingresso è appeso un dipinto tardo cinquecentesco, attribuibile a Giacomo Secante, rappresentante S. Giacomo tra due Sante con la Madonna in gloria.
     La chiesetta della B. Vergine del Rosario, in cimitero, ha il tipico aspetto degli edifici votivi del Friuli, con il campaniletto impostato sul muro di facciata. È ricordata per il portale dell'inizio del XVI secolo, con una Madonna con Bambino in bassorilievo dovuta a Giovanni Antonio Pilacorte ed ancor più per il grande altare con cornice lignea riccamente intagliata e tavole dipinte eseguite dall'udinese Bernardino Blaceo nel 1552 ad imitazione del trittico di G.A. Pordenone nella chiesa di Varmo.
     Le parti dipinte raffigurano la Madonna con Bambino e angeli (e lo stemma della nobile famiglia Savorgnan) nello scomparto centrale, i Ss. Giovanni Battista ed Ermacora, Pietro e Floreano in quelli laterali. Per la qualità dell'esecuzione, l'uso di colori caldi ed appropriati, la buona impaginazione, si può considerare il capolavoro del Blaceo.
La parrocchiale di Ariis, con portale del Pilacorte (fine secolo XV) ricco di motivi ornamentali, conserva un poco conosciuto affresco databile al 1500 circa con la Madonna con Bambino tra i Ss. Caterina e Girolamo, eseguito da un pittore friulano alquanto sgrammaticato ma a conoscenza della cultura veneta coeva.
     Ad Ariis, la bellissima Villa Ottelio (secolo XVI) che si affaccia sulle limpide acque dello Stella costituisce uno degli esempi più affascinanti di dimora nobiliare nel Friuli agreste. Ricca d'acque anche la zona di Flambruzzo con la Villa Codroipo-Badoglio del secolo XVIII e Chiesa in stile neoclassico dotata di portale cinquecentesco (seguace di Bernardino da Bissone) ed acquasantiera dello stesso periodo (graziosi elementi naturalistici nella decorazione) e di altari sette-ottocenteschi.
     Quello laterale sinistro è arricchito dalle elegantissime statue di S. Rocco e di S. Elisabetta d'Ungheria. Di alto livello il corredo di argenterie sacre (reliquiari, ostensori, ecc.) per gran parte dono dei conti Codroipo.
     Nella frazioncina di Sella, la Chiesetta di S. Leonardo (secolo XV) ha un altarolo in marmi gialli e bianchi di buona fattura probabilmente eseguito da Adeodato Pariotti (fine secolo XVIII): contiene una pala d'altare raffigurante la Madonna con Bambino, S. Leonardo e l'angelo con le catene, dipinta nel 1789 da Leopoldo Zuccolo, pittore, insegnante e "critico d'arte" udinese.
     La ricchezza di acque ha fatto sorgere in zona numerosi mulini: alcuni di essi hanno notevole valore ambientale e storico e può risultare utile e piacevole visitarli: il Mulino Colò (secoli XVIII-XIX) e il Mulino a cilindri (secoli XIX-XX) a Rivignano, il Mulino di Ariis (secolo XVIII-XIX).

 Informazioni tratte da: 
 GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
(
a cura di Giuseppe Bergamini )
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org