From: MONTINA HUGO -
Belgio
To: aldo@natisone.it
Sent: Sunday, March 27, 2005 8:52 PM
Subject: bonne fete de paques
buona pasqua e salute dal belgio
From: Bruno Corva - Cavasso Nuovo
To: Aldo Taboga
Sent: Sunday, March 27, 2005 3:34 PM
Subject: foto
Aldo. Questa e la famiglia di D’Agnolo Duilio e la moglie Bianca che risiedono
in Belgio, lei originaria di San Martino di Campagna (Aviano) lui di Fanna. Ti
chiedo un favore puoi mettere questa foto nei vostri messaggi? Mandi Bruno Corva
From: Yani Palombit
yanipalombit@yahoo.com.ar
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Sunday, March 27, 2005 11:34 AM
Subject: nuevo contacto
signor Aldo: io abito in Argentina ma sono nata a Cavasso Nuovo.
Ho visto le sue pagine per internet e volevo contattarmi con lei.
Come a Cavasso nessuno mi risponde li scrivo a lei per avere notizie del mio
paese.
Mi chiamo Gianna Palombit e sono una docente pensionata.
La prego di mandarmi qualche indirizzo per vedere il paese o i dintorni.
Lo saluto Gianna.
From: Walter Cibischino
To: Aldo Taboga
Sent: Sunday, March 27, 2005 6:03 AM
Subject: Buona Pasqua!
Buona Pasqua, tanta salute e buon proseguimento, a te e i tuoi utenti!
Walter Cibischino
From: Carlos Zilli -
Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, March 26, 2005 11:48 PM
Subject: Buona Pasqua
Caro Aldo: vedo che giá sei "in ballo" nuovamente, e con la salute ristabilita.
E bello arrivare a Pasqua in condizione cosi ottime. Lo si vede nel fatto
dell'aggiornamento della pagina. Tanti e tanti amici ed ammiratori fedelissimi,
sia vicini che lontani, che ti scrivono, contano sulla sicurezza che i suoi
messaggi saranno sempre pubblicati, ed al piú breve possibile, nelle gratissime
pagine del natisone. E sanno pure che a te, gelosissimo esecutore di questo
grato compito, non c'é febbre ne influenza che possa farti attuare in senso
contrario.
Vadano allora per te, come per tutti gli amici di questa, nostra pagina, un ¡¡¡Buine
Pasche par ducj!!!
Mandi. Carlo
From: Fumi Liliana -
Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, March 25, 2005 7:22 PM
Subject: SALÚT
BON PASCHE A DUT. O SOI ARGENTINA, FRUT DI UN FURLAN DI TOLMEZZO
LILIANA FUMI
From: Sommarti Mario - Belgio
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, March 26, 2005 4:17 PM
Subject: complemento al CD buine pàsche
Ciao Aldo,Ti mando la foto che mi avevi chiesto con qualche informazione
supplementare.
Sono rimasto molto commosso della tua chiamata e saro' felicissimo di
incontrarti il WE del 17 aprile prossimo quando sarò dalle tue parti. O ti
clamarai.
Un salût cordiâl e une strète di man sincère. Gianmario
From: Gigi Caccia -
Pordenone
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, March 26, 2005 2:59 PM
Subject: grazie
gent.mo sig Aldo, è stata una piacevolissima sorpresa trovare tra la posta il
suo gentile pensiero.
Grazie per la registrazione dei concerti quaresimali che abbiamo sentito nel
duomo di Pordenone il 2 marzo scorso.
Li ho sentiti e risentiti pensando anche a Lei e alla sua cortesia, e detto par
furlan (anche se sono lombardo) grazie di cur. Con l'occasione gradisca i miei
auguri di Buona Pasqua
Mandi e a riviodisi. Luigi Caccia
From: Tosolini - Francia
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, March 25, 2005 11:03 PM
Subject: Auguri
Buona Pasqua a tutti
BUONA PASQUA!!!
HAPPY EASTER!!!
JOYEUSES PAQUES!!!
FROHE OSTERN!!!
From: Andrea Nicolausig - Gradisca
To: TUTTI
Sent: Friday, March 25, 2005 11:02 PM
Subject: Auguri
I miei migliori auguri di una serena Pasqua. Andrea Nicolausig
From: Marialuisa - Lugano
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, March 25, 2005 10:57 PM
Subject: buona pasqua
Che la colomba di Pasqua vi porti pace, serenità, armonia... Buona Pasqua a
tutti!!! Marialuisa
From: Vinicia - San Marino
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, March 25, 2005 7:57 PM
Subject: Buona Pasqua
Mandi Aldo, finalmente (era ora, dirai!) ti invio le vecchie foto di Albana e
Prepotto che ti avevo a suo tempo promesso, vedi tu come aggiustarle. La qualità
non è sempre ottima, per cui lascio a te scegliere che cosa ritieni meglio
pubblicare. Devo dirti che la "peggiore" è proprio quella a cui tenevo di più:
il panorama di Albana con, in secondo piano, la casa in cui sono cresciuta.
Ho visto sul tuo sito delle bellissime foto con neve. Anche noi ne abbiamo avuto
tanta quest'anno! Non ho foto da inviarti, ma sul nostro sito alla pagina
http://www.libertas.sm/geografia/Webcam_Pho_Gall_2/San%20Marino_webcam_PhG2.htm
abbiamo pubblicato una photo-gallery da webcam: anche San Marino è bello sotto
la neve!
Auguri di Buona Pasqua a te e a tutti i frequentatori del tuo bel sito
Vinicia
From:
Franco Massaro - Milano
To: a te (to you)
Sent: Thursday, March 24, 2005 12:15 AM
Subject:
Ecco come è stato battuto il Milan in Coppa Italia
Sul momento Spalletti non ci credeva, sembrava troppo facile, poi ci
ha ripensato e seguito la ricetta: 4-1 per l'Ud!!!!! Mandi a tutti
e..... "Fuarce Udin", Franco
Mandi Franco. Ho dei dubbi che
Spalletti abbia seguito la tua formula per battere il Milan... Come
furlan che vive a Milano, non hai paura di prendere "il tabac" a
gridare allo stadio "fuarce Udin"...?
Mandi e buinis fiestis di primevere... Aldo. |
From: Giovanni Paoloni -
Orsaria
To: Taboga Aldo
Sent: Wednesday, March 23, 2005 11:26 PM
Subject: Auguri
Caro Aldo. Colgo l'occasione per augurarti una serena Pasqua e approfitto del
tuo (nostro) frequentatissimo sito per estendere un messaggio di PACE e
fratellanza a tutti i "navigatori del natisone" sparsi in tutto il mondo.
Mandi Jenco, Raffaella, Ludovica e Syria.
From:
Franco Massaro - Milano
To: Aldo Taboga
Sent: Wednesday, March 23, 2005 5:44 PM
Subject: Pasqua 2005
Per tutti i friulani della Piccola Patria e del Mondo......
Tanti auguri di buona Pasqua! franco |
From:
"Olivia Orgnacco Di Toma" <olivia@oliviaorgnacco.it>
To: "TABOGA ALDO" <aldo@natisone.it>
Sent: Tuesday, March 22, 2005 12:00 AM
Subject: Pasqua 2005
Con i migliori auguri di Buona Pasqua,
Olivia Savino Nicolò |
From: María Inés
Castellani - Argentina
To: Aldo Taboga
Sent: Wednesday, March 23, 2005 1:48 PM
Subject: Saludos desde Santa Fe - Argentina
Mandi Aldo. Non so se sei davanti al tuo computer... ma spero che tu stia bene.
Io sto bene, l'autunno si sta facendo sentire... la temperatura si è abbassata
un po' perché questi ultimi giorni è piovuto molto, soprattutto a nord del fiume
Salado (ti ricordi dell'inondazione d' aprile 2003...? ) siamo alla stessa
situazione di pericolo... ma è un altro discorso...
Ho visto nel tuo bel sito il pranzo con Claudio Fabbro e Livio Felluga, ma le
foto non si possono ingrandire e per questo non posso vederti meglio...!
Sono le 09:30 - è una bella mattina qui a Santa Fe... peccato che io lavoro e
non posso andarmene via...!
Ti lascio, perchè devo proseguire con il mio lavoro. Un forte abbraccio dalla
tua amica santafesina: María Inés.
Mandi Ines. Vedo che sei
sempre molto vigile e attenta a quello che avviene sul "natisone" e ti ringrazio
della segnalazione... non mi ero accorto che non avevo linkato le foto piccole a
quelle grandi. Già che c'ero, ho rimesso la foto di gruppo nella quale ci sono
anch'io... la avevo tolta perchè pensavo che la mia immagine "disturbasse" tutto
l'insieme. Non sempre riesco a trattenere l'impulso di repulsione che sento
quando mi vedo nelle foto o nei filmati e penso che lo stesso succeda agli
altri.
Mi sempre uno strano effetto quando parli delle "vostre stagioni", per il fatto
che sono completamente ribaltate rispetto alle nostre, collocando il vostro
Natale in Estate e la vostra Pasqua in Autunno. Chissà quale effetto ti farà
quando potrai finalmente attraversare l'oceano e vedere per la prima volta il
tuo Friuli.
Mandi Ines e grazie per il tuo attaccamento al "natisone" e al Friuli. Une
bussade e Buine Pasche dal Aldo, il tô amî furlan.
|
From: Angela Tripodi -
Cividale
To: aldo@natisone.it
Sent:
Monday, March 21, 2005 4:33 PM
Subject: primavera
Mandi Aldo! ti invio una foto scattata vicino a casa mia in quel di Rubignacco.
Devo ammettere che la foto non rende l'idea di quanto sia bello questo angolino
di prato che ogni anno mi avvisa che è primavera!!
Colgo l'occasione per augurarti buona Pasqua!
Une busade, Angela
Mandi Angela, grazie per
gli auguri e per il bel prato di "cilivocs" (crocus), peccato che la foto è a
bassa risoluzione... 500 lixel in orizzontale sono troppo pochi... In avvenire
inviale con una risoluzione minima di 1024x768... se puoi.
Auguri anche e te e... ricambi la bussate... |
From: KEVenier@aol.com
To:
aldo@natisone.it
Sent: Sunday, March 20, 2005 5:41 PM
Subject: Ostern
Wir wünschen Ihnen ein Frohes Osterfest und vokalem eine Gute Zeit.
Wir sind im Mai wieder in Friuli und werde mich auf den Pfaden meiner Vorfahren
begeben und freue mich sehr darüber. Anbei ein paar Eindrücke per Bild im Anhang.
Mit freundlichen Grüße, Fam. Venier
PS. Bleiben Sie Gesund
From: Devis Macor - Leproso
To: aldo@natisone.it
Sent: Sunday, March 20, 2005 3:05 PM
Subject: Guarisci presto
Mandi Aldo, ti faccio tanti auguri di riprenderti presto dall’influenza e di
tornare in ottima forma… e riprendere il lavoro con il natisone! Ma innanzitutto
riposati e stai tranquillo!
Un mandi da Devis
From: Bruno Corva -
Cavasso Nuovo
To: Aldo Taboga
Sent: Saturday, March 19, 2005 6:14 PM
Subject: ALDO AUGURI... IL MONDO TI VUOLE.
AUGURI di pronto ritorno tra noi. Mi sembrava strano che non scrivevi...
Il Nostro Aldo e in ferie forzate...! Mandi, Bruno Corva.
From: "coro.montenero" <coro.montenero@libero.it>
To: "Aldo Taboga" <Aldo@natisone.it>
Sent: Friday, March 18, 2005 3:13 PM
Subject: AUGURI
IL CORO ALPINO "MONTE NERO" DELLA SEZIONE A.N.A. DI CIVIDALE DEL FRIULI AUGURA A
VOI E FAMIGLIA BUONA PASQUA.
From: Riccardo Geretti -
Cividale
To: <undisclosed-recipients:>
Sent: Friday, March 18, 2005 12:54 PM
Subject: AUGURI !
I miei migliori Auguri di Buona PASQUA, anche a tutti i vostri familiari:
riccardo geretti
From: Andrea di Gradisca
To: ALDO TABOGA
Sent: Friday, March 18, 2005 4:45 PM
Subject: cororgano
Cororgano; ciclo di concerti organizzati dal coro polifonico di ruda
si apre domani nell'auditorium don orione di Santa Maria la Longa.
Seguirà Villesse 21 marzo, San Giovanni al Natisone 2 aprile,
Pagnacco 9 aprile, Udine 11 aprile.
Un biel lant a messe a Pasqua lo potresti fare nel Duomo di CORMONS...
mai visitato dal natisone.... mandi ANDREA
Andea hai ragione, nel duomo Cormòns non ci sono mai stato, ma sto
valutano la possibilità di andarci. Purtroppo ne a Santa Maria e ne
a Pradis per la festa di San Giuseppe non ci posso andare perchè da
due giorni sono bloccato con 38° di febbre... Mandi e grazie. |
From: "coro.montenero" <coro.montenero@libero.it>
To: Aldo Taboga
Sent: Thursday, March 17, 2005 4:40 PM
Subject: CONCERTO CORALE
SUCCESSO
IN SVIZZERA PER IL CORO ALPINO "MONTE NERO"
Il Coro Alpino "Monte Nero" della sezione A.N.A. di Cividale del Friuli, dopo il
successo travolgente ottenuto, il 5 marzo scorso, a Moutier in Svizzera, in
concerto dedicato agli emigranti friulani ed italiani; la formazione corale che
conta ben 45 coristi diretti dal Maestro Mauro Verona, si presta ad esibirsi nel
Goriziano a Dolegna del Collio. Il concerto promosso dal parroco e dalla
amministrazione comunale vedrà presenti anche un coro sloveno di Maribor.
Un cordiale Saluto Alpino. Franco Sgubin
From: Carlos Zilli
- Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, March 17, 2005 10:36 PM
Subject: Gli amici esperti
Carissimo Aldo: la prima
frase della tua risposta sul tema della semina del granoturco dice cosi:
"...Tornando velocemente sulla questione del modo di seminare il
granoturco, alcuni esperti che hanno letto i tuoi scritti, hanno
commentato che..."
La semina "in diretta" non vuol dire seminare "in qualsiasi cjamp" o "di
qualsiasi maniere" ne "lá a butá semence come ch'al ven o come che mi pâr".
No; lo si deve fare in un campo agricolo attualmente in produzione, con
un minimo di lavoro (che si fá per unica volta) con l'aratro a dischi,
assortendo poi il suolo, con uno speciale traino, ovviando per sempre
l'aratro tradizionale, quel "grande rovinatore". Una volta che il campo é
ben preparato, si semina e si raccoglie, e poi tutte le successive semine
si fanno senza dissodare il suolo. Pensaci tu quanto combustibile ed
ore/macchina stai sparagnando in questo caso. Ma questa sola economia, che
basterebbe a giustificare l'uso di questa tecnica, non é l'unico
vantaggio.
Una sola cura si deve avere: prima di seminare si deve dare il glifosato
(erbicida di basso costo, bio-degradabile a corta scadenza, e non tossico
per gli animali e persone).
Aumento della produttività in meno di 17 anni la produzione agricola del
mais in Argentina con questa tecnica é passata di una media di 35-38
quintali/ettaro agli attuali 80-90-120qq/ettaro, a seconda delle regioni.
Lo stesso succede con gli altri cereali. Quest'anno: 20 milioni Ton./mais
Ormai circa il 90% dei campi argentini lavorano "in diretta" (anche qui ci
sono ancora degli irredentisti, ma, sfortunatamente, in franca
declinazione)
I campi, in vece di diventare ogni anno piú poveri, diventano ogni anno
piú fertili, piú sani, e piú morbidi per il grande aumento della
sostanza orgánica (Humus). Il segreto di tutto é lasciare che la biadule
del coltivo anteriore, appasita, si vada accumulando, e non mandare sotto
terra questi primi 5-7 cm del suolo. Perché é li dove si sviluppa il
meglio dell'attivitá biologica che interaziona tra il suolo e le piante.
"...se in Friuli utilizzassimo il sistema che hai
illustrato qui sopra, le aziende fallirebbero dopo il primo anno..."
In Italia (come nell' intera Europa) le aziende sono giá fallite da
tantissimi anni. (Sssh, i contadini giá lo sanno ma il grosso della gente
ancora no). E' il solo governo (con i soldi di tutti gli italiani) a
sostenere, tranne assurdi ed arcaici sussidi pari a milioni e milioni di
euro, prezzi di favola per i prodotti agricoli, nell'intento di non
mandare "a remengo" a la ormai, da tanto tempo, inefficace agricoltura
italiana. E quando dico inefficace intendo dire: agricoltura che lavora a
perdita, non avendo in questo caso, il termino inefficace, una
connotazione peggiorativa, ne cerca di mettere in dubbio la
indiscuttibile laboriositá, ne lo sforzo personale dell'agricoltore
friulano. Molto di meno essendo io uno dei tantissimi rappresentanti al
mondo della grande famiglia di "contadins furlans" della quale
orgogliosamente provengo.
Per tanto, nell'Italia della CEE, la tecnica ad utilizzare,
paradossalmente, non ha niente che vedere con il successo o l'insuccesso
economico della produzione agricola. Se per chi fa bene il suo lavoro,
tanto come per chi lo fa male c'é lo stesso premio, é meglio fare "la
diretta" cosi i tuoi "amici" (lasciamo andare quello di "esperti")
possono sedere tanquilli ad aspettare il sussidio, con qualche soldo
addizionale sparagnato in tasca. Per tanto, sarebbe non solo bello, ma
assolutamente necessario ed illustrativo, accompagnare le sue
affermazioni, da qualche numerino che serva a dimostrare perché le
aziende andrebbero in fallimento in caso di un cambio tecnologico.
Dopo
insegui: "... Oltretutto, le culture che tu hai preso in
considerazione non hanno diffusione da queste parti..", almeno nella
nostra zona..."
A questo punto ti dico: E' per quello siamo in contatto, per poter far
sapere ad altre persone come sono o come si svilluppano le cose e i
fatti in altre parti del mondo. Non é chiudendo la testa che si arriva a
crescere e migliorare. Il localismo ed il parrocchialismo sono buoni
quando si sta assieme e si fá festa, ma quando si parla di lavoro a volte
ci fanno perdere di vista l'orizzonte. Non viene al caso discutere a
questa altezza dei tempi se é buono o cattivo andare a percorre un pó il
mondo a guardare quello che puó interessarci. Parafrasando uno che
diceva: grazie a Dio, io non mi sono mai innamorato, (volendo mostrare
virtú dove non c'é) potrebbe dirsi, in questo caso degli agricoltori
tradizionalisti: Grazie a Dio, come agricoltore non mi sono mai
aggiornato... e ridere contento...
"...Sono anni e anni che non vedo una pianta simile a quella che hai
descritto, che nei nostri paesi venivano chiamate "soròs". etc etc..."
Il sarós, che si utilizza tra altro, mescolato con il mais nei mangimi per
vacche allevate a "Feed lot", (specialmente nel Messico dove le alte
temperature non consentono di allevare solo a mais), non é un coltivo
redituabile come la soja in questo momento, ma e stato necessario
seminarlo, per quanto nessuno vuol mettere le sue costosissime macchine a
tagliare una soja piantata su terreni appena sboscati. La eventuale
presenza di pali, rame radici, o "sócs" che siano rimasti inavvertiti, a
fior di terra, possono rompere il petine della macchina, dato che il
taglio si fá (nel caso della soja) a soli 3-4 cm del suolo. Il sarós
invece, si taglia a 50-60 cm. e lí, il rischio rottura é zero. Dopo 2
anni il campo si mette a punto per seminare quello che vuoi.
Quest'inverno tocca il turno al lino. Ti manderó le foto per che tu mi
dica se hai visto qualcosa piú bella e sottile che un campo di lino in
fiore.
Mandi Aldo e ariviódisi. Carlo
Mandi Carlo, hai fatto
una relazione molto estesa e con tanta passione per esporre le tua
convinzioni, ed io non ho le conoscenze per togliere o aggiungere niente
di più di quello che hai scritto, ma ho l'impressione che la tua passione
ti sia spinto un po troppo verso un eccesso di presunzione... I tuoi
calcoli sono fatti con un metro che non è lo stesso che viene adoperato in
queste zone... Questi sono terreni coltivati da centinaia e centinaia di
anni e non terreni vergini come i vostri.
Puoi solo immaginare quanti esperimenti più o meno riusciti siano stati
necessari per giungere a queste scelte...
Le osservazioni che ti avevo inviato a suo tempo, non erano state espresse
da un "esperto" del settore, ma semplicemente da uno che conosce
l'Argentina, avendoci vissuto per qualche tempo.
Comunque, ti auguro una prospera produzione di mais, tanto da riempire
tutti i tuoi granai... e quando crescerà il lino, mandami una dettagliata
documentazione fotografica (foto con definizione maggiore di 1024x768).
Mandi e Buine Pasche a dute le famee...! Aldo.
|
From: ennio venuto
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Thursday, March 17, 2005 9:22 PM
Subject: foto
Lo Judrio dal ponte di Visinale e il Natisone a Premariacco
From: "rosinella.celeste"
<rosinella.celeste@libero.it>
To: "aldo" <aldo@natisone.it>
Sent: Tuesday, March 15, 2005 1:03 PM
Subject: ..dal male..al BENE ..
Carissimo Aldo, frequentando le pagine del tuo "filantropico Natisone", ho letto
con emozione la tua biografia.
Così ho capito le ragioni (o la magia?) del fieling intercorso tra noi!
Parte delle tue sofferenze, io le ho vissute accanto a mio figlio! E mio figlio
ha vissute le tue! Tutte.
Ma, con forza, fede e coraggio, alle volte dal male può fiorire il BENE: Io mi
sono salvata scrivendo poesie e tu inventando il "natisone"..
Spero di stringere la tua mano, presto. Se puoi, vieni a casa mia in quel di
Fiumicello, magari assieme all'amico Claudio Fabbro. Con ammirazione, ROSINELLA
CELESTE LUCAS
From: Marco Maiero -
Tricesimo
To: aldo@natisone.it
Sent: Monday, March 14, 2005 7:00 PM
Mandi, o soi Marco Maiero, mestri dal coro "Vôs de mont" di Tresesin.
O scrîf chês peraulis culì par dîsi grassie a Aldo pe sô opare meritorie pe
furlanitât e par dutis lis associazions che si dan da fâ par tignî vive la
nestre tiare.
Ma soredut un grassie pe sô disponibilitât e pe sô profonde umanitât. Il biel di
une persone al è savê cui ch'e je. Ben, Aldo si è contât cun umiltât devant di
ducj, devant di un mont di vôi che puedin lâ a cjatâlu tes sôs pagjinis, fatis
cun cure e passion. Ducj a puedin cognossilu e a puedin volei ben. Ducj o vin il
dovê di sostignîlu! Lin a cjatâlu dispes che no nus coste nie.
www.natisone.it al è un poç di furlanitât, l'aghe ch'e ven sù e je frescje e
sauride e nus fâs vivi in dute cumuditât biei moments. A nô furlans in Friûl e a
ducj chei furlans ch'a son lontan, pal mont.
Mandi, ancjemò.Mandi a ducj e mandi a Aldo
From: "rosinella celeste"
<rosinella.celeste@libero.it>
To: "aldo" <aldo@natisone.it>
Sent: Friday, March 11, 2005 12:50 PM
Subject: poesia dal 'natisone' all'Argentina
Caro Direttore,caro Aldo,
attraverso il suo sito Lei mi ha regalato un'emozione rara ed indelebile: quella
di leggere il 10 marzo da Santa Fè-Argentina, la lettera di Maria Ines
Castellani che esprime apprezzamenti sulla mia Poesia "Frasca". Se possibile,
vorrei spedire a Maria, lettrice sensibile, una copia del mio ultimo libro
"Vino, Amore e Poesia" ed. della Laguna. Come fare?
Attendo istruzioni e grazie ancora, ROSINELLA CELESTE
Cara Rosinella. L'emozione che hai provato leggendo il messaggio di María Inés
Castellani, è la stessa che ho ricevuto io leggendo il tuo, ma
sicuramente inferiore a quella che ha provocato rimbalzando oltre
oceano, almeno ascoltando le espressioni di gioia da parte di Ines
contattata questo pomeriggio via telefono. Sarà lei a fornirti le
informazioni necessarie per l'invio del tuo libro di poesie la
prossima settimana, quando avrà la possibilità di accedere ad
internet, dato che può operare solo dall'ufficio dove lavora.
Cara Rosinella, se penso che quando María Inés iniziò a inviare
messaggi in questa rubrica scriveva solo in castigliano, non posso
che essere fiero di aver contribuito a coltivare il suo amore per la
lingua italiana, tanto da riuscire ad apprezzare le particolari
situazioni che hai saputo cogliere con i tuoi versi.
Sperando di avere l'occasione di stringerti la mano, ti saluto con
un affettuoso "mandi", Aldo. |
From: Carlos Zilli -
Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, March 10, 2005 5:40 PM
Subject: Complimenti
Caro Aldo: chiedo scusa a María Inés Castellani, friulana "oriunda" di Santa Fé,
per la mia "indelicatezza" nel non avergli fatto subito i complimenti per il suo
perfetto italiano. Probabilmente, dopo aver scoperto questo tuo bel sito, MAC si
è impegnata a studiare l'italiano per contattare meglio, e vedo che ci riuscendo
molto bene tanto da esprimersi con grande successo scrivendo nella bellissima
lingua dantesca. Questo mi riempie di gioia, nonostante la perdita del favoloso
stipendio che tu mi offrivi per tradurre i suoi, a volte, lunghi iscritti.
Vadano allora per la brava signora MAC, i miei sinceri complimenti.
Clinck... Cassa... Un altra italiana habemus.
Mandi. Carlo Zilli
From: Andrea Migliori
cauriol@katamail.com
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, March 10, 2005 12:24 PM
Subject: Ricerca...
Buongiorno, con la presente Le chiedo se si riesce a sapere quali reparti
italiani erano dislocati a S. Giovanni al Natisone nel 1916; Le chiedo ciò
perchè il mio bisnonno era appunto a S. Giovanni in quel periodo con un reparto
motorizzato, era autista. Ho una cartolina dove il paese è chiamato S. Giovanni
di Manzano e non "al Natisone".
Ringraziandola vivamente e scusandomi per il disturbo, Le porgo i miei più
cordiali saluti, Andrea
Caro Andrea. Non sono in
grado di darti notizie dettagliate sui vari reparti italiani che hanno operato a
San Giovanni al Natisone nel 1916, ma posso riportarti un piccolo stralcio sulle
informazioni storiche riportate nel sito di quel Comune, che potrai visionare
all'indirizzo:
www.comune.sangiovannialnatisone.ud.it
"Durante il primo conflitto mondiale, per la sua
posizione strategica, vicina al confine con l'allora Impero Austro-Ungarico e
lungo la direttrice Udine-Trieste, e grazie allo scalo ferroviario che
permetteva una notevole celerità nel movimento di truppe e di rifornimenti per
il fronte, San Giovanni divenne sede dei vari comandi militari.
Il Comune nel 1928 abbandonò il nome di San Giovanni di Manzano per assumere la
denominazione attuale."
Mandi e buona fortuna, Aldo Taboga.
|
From: Carlos Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, March 10, 2005 12:08 PM
Subject: le foto di Ginevra
Mandi Aldo. questa volta i complimenti vanno fatti all'amico del Sr. Corva che,
con occhio sveglio, ha fatto le belle e rare foto di Ginevra sotto il ghiaccio.
Veramente sembrano quadri di Dalí. Cordiale saluto. Carlo Zili
From: Maria Ines
Castellani - Argentina
To: "Aldo Taboga" <aldo@natisone.it>
Sent: Thursday, March 10, 2005 1:20 AM
Subject: Saludos desde Santa Fe - Argentina
Mandi Aldo, come stai?
Sono appena uscita da casa e voglio scriverti qualche riga per farti sapere che
sto bene.
Ho letto nel tuo sito la poesia di Rosinella Celeste: bellissima...!
Un forte abbraccio della tua amica argentina: María Inés.
Mandi, mandi.
From: Carlos Zilli -
Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, March 09, 2005 6:18 PM
Subject: foto antica
Mandi
Aldo: mia cugina Lilia Andreata, veronese di nascita ma abitante (ormai da
moltissimi anni) a Udine, mi ha fatto un bel regalo: mi a inviato questa vecchia
foto che nemmeno io sapevo che esistesse. E stata scattata circa il finale del
1949, ed é una delle poche foto che servono a testimoniare che io sono nato e
vissuto qualche paio di anni in Via del Bon 254, Udine, Italy. Lilia ed i suoi
genitori erano venuti a trovarci da Verona, dato che eravamo giá pronti a
partire per l'America.
La fontana (il cui pispino dacqua mi bagnava la pancina) era nel cortile di
casa, ma adesso giá non c'é piú. Il cieco e sordo piccone del ¿progresso? l'ha
distrutta.
Non c'é caso domandarsi perche mi viene adesso questo nodo alla gola. Ne queste
lacrime. Mandi a ducj e ariviódisi.Carlo Zili
From: Bruno Corva -
Cavasso Nuovo
To: aldo@natisone.it
Sent: Tuesday, March 08, 2005 8:25 PM
Subject: Ghiaccio
Un Amico mi ha spedito queste foto, che mostra Ginevra fine gennaio 2005.
Mandi, Bruno
From: Luigi Caccia -
Pordenone
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, March 05, 2005 10:12 PM
Subject: commenti
Ho visitato il suo sito, ho visto le foto e sentito i canti del settore "land a
messe" mi sono immedesimato i tutti quegli emigranti che hanno ricercato e
ritrovato un po delle loro radici nel suo capillare lavoro di presentare le
chiese e la loro vitalità.Con internet e il suo lavoro si eè Sempre "a casa".
Bravo e buona prosecuzione. Luigi Caccia
ps. ci siamo visti in duomo di San marco a Pn a sentire la musica sulle sette
parole di Gesù in croce; ricordo con piacere le sue parole: è un peccato che
tutte queste bellezze si disperdano nell'aria. Un salutone
From: Giovanni Paoloni - Orsaria
To: Taboga Aldo
Sent: Thursday, March 03, 2005 11:18 PM
Subject: Jenco/rubrica i vostri messaggi
Caro Aldo, quì a Orsaria nevica il tutto mi sembra abbastanza eccezionale per il
mese di marzo, tu che hai qualche primavera più di me ti ricordi di un evento
atmosferico del genere in questo periodo?
P.S. oggi Syria ha fatto 5 anni (giornata comunque speciale a prescindere dalla
neve!)
Mandi Jenco, Raffaella, Ludovica e Syria.
Giovanni Paoloni (Jenco)
Mandi Jenco. Anche a Leproso
nevica (come si vede nella foto), ma credo che non si saranno conseguenze per la
viabilità di domani. Non ricordo di aver visto nevicare a marzo, durante le mie
68 primavere, anche perchè ma la mia RAM interna comincia a perdere qualche
cella... Mandi a tutti voi, tanti auguri e una carezza a Sysia da parte mia.
Aldo.
From: Mauro Verona - Cividale
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, March 03, 2005 1:09 PM
Subject: Concerto Coro alpino "Monte Nero"
Ciao Aldo! come va? Spero molto bene...
Volevo comunicare a Te e a tutti i tuoi amici sparsi per tutto il mondo che
Sabato 5 Marzo saremo a cantare a
Moutier, in Svizzera! in un concerto per i
nostri emigranti friulani! Il concerto sarà interamente dedicato ai canti
popolari alpini, veneti e ovviamente friulani. Se qualcuno passerà da quelle
parti... saprà dove trovare un po' di calore friulano-alpino! Mandi e un
abbraccio forte forte!!!
From: Bruno Corva -
Cavasso Nuovo
To: Aldo Taboga
Sent: Friday, February 25, 2005 6:25 PM
Subject: Ferrari 2005
Un vanto Italiano! Speriamo bene !
Mandi, Bruno
From:
Carlos Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, February 24, 2005 7:11 PM
Subject: Argomento allegro
Mandi caro Aldo: magari che tutti fossimo in condizioni di scegliere qual'é un
argomento veramente allegro in questo mondo attuale. Penso che tante persone di
buon senso e liberi pensatori di formata opinione, tante volte, e per cercare un
tale allegro argomento, corrono il rischio di cadere nella banalitá. Vediamo un
po:
"...Ou Meni ¿ástu plantâts y pomodoros chest an?..."
"...No Bepo, par cé che dopo di lavorá come un muss, tu iu cjatis a plui bon
présit in tal super marcjâd, lafé..."
¿Non sarebbe meglio aprire un foro di discussione per interessare
su qualsiasi argomento non banale ai friulani che scrivono ogni tanto in queste
pagine e che sí se la sentono d'immischiarsi in temi tanto o piú trascendenti?
¿non sarebbe piú fruttifero lasciare il parrochialismo a un lato
per tornare universali?
Non credi che forse si potrebbe riaccendere cosí il piacere intelletuale ed il
raro gusto per il dissenso e l'intercambio di opinioni sú di temi non banali? Ad
esempio metto in considerazione un dibattito:
--- L'immigrazione friulana ¿virtú o peccato? ¿Risorsa o Guasto?
--- Friulani all'estero ¿diventati piú intelligenti o piú stupidi?
--- Se fossero diventati piú stupidi ¿perché dare loro una pensione sapendo che
nel migliore dei casi hanno lavorato solo qualche anno in Italia, o non hanno
mai lavorato?
--- Se fossero diventati piú istruiti ed intelligenti ¿perché non risparmiare le
pensioni e chiamarli in regione dando loro un buon lavoro, approffittando
l'esperienza avuta all'estero e che né a l'Italia né a la regione ha costato un
"carantan"?
Cari amici, dopo di questo scrivete o no; ma pensate
sempre che la peggiore opinione é il silenzio... mandi a tutti.
carleto zili. Furlan spacât.
From: Walter Cibischino -
Ottawa
To: Aldo Taboga
Sent: Wednesday, February 23, 2005 10:59 PM
Subject: Ottawa sotto il ghiaccio!
Mandi Aldo. La didascalia della foto dell'Abbazia "sotto la neve" mi ha fatto un
po' pensare (scusami ma anche ridere) Questa e Ottawa (sotto la neve). Mandi,
Walter Cibischino
Mandi Walter e ben riletto in queste
righe. Per quanto riguarda la neve, certo non ci sogneremo di
competere con voi in questo poco invidiabile primato, ma per noi è uno
spettacolo inconsueto vedere l'Abbazia sotto la neve anche se si tratta di 3-4
centimetri. Stami ben, Aldo.
From:
Carlos Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, February 23, 2005 10:28 PM
Subject: l'inquisizione ritorna...
Mandi Aldo: il titolo del subject non é una esagerazione.
Stavo leggendo i giornali di Bs. As. e mi trovo con la notizia che a
continuazione riassumo: il Vescovo Castrense dell'Argentina
considera che al Ministro della Salute di questo paese, Dottore
Medico Ginés Gonzalez García (una persona di riconosciuta onestá e
di condotta impeccabile) "... li si deve appiccare una pietra di
mulino al collo e poi essere gettato in mare..." tale come, secondo
lui, dice la Bibbia paragonando il caso con "chi osare scandalizzare
un bambino". Lo puoi credere?.
E tutto questo perché ? Perché il signor Ministro sostiene
pubblicamente il suo parere rispetto dell'educazione sessuale nelle
scuole e della necessitá di distribuire preservativi tra i giovani
(specialmente tra quelli di scarse risorse economiche) cosi anche
come il suo parere favorevole all'aborto nel caso delle ragazze
violentate.
Per tutta risposta riceve questa "cannonata orale".
Increpato dal Ministro della Difesa Pampuro, il vescovo non si
ritratta, e argomenta che lui é in linea diretta con la posizione
del Vaticano sul particolare.
Ammettendo (a dispiacere) che sia giusta la pena imposta dal
ineffabile vescovo al funzionario, ¿potrebbe dirci questo simpatico
figlio della Santa Madre Chiesa, quante pietre al collo dovrebbero
appiccarsi, ad esempio, ai 750 preti stupratori di bambini
attualmente sotto accusa negli Stati Uniti?
Manca qualcosa. Non ti ho detto ancora il nome di questo "Eroe
Inquisizionale Sudamericano".
Prendi nota: Antonio Baseotto. Come vedi, un emigrato con cognome di
vecchio cuneo Pordenonese.
Un nostro paesano. Una vera vergogna.
Mandi. Carlo. Qui sotto la notizia.REUNION EN LA CARTERA DE DEFENSA
El obispo castrense ratificó sus dichos ante el ministro Pampuro.
Había sugerido que habría que tirar al mar a titular de Salud por "promover
abortos".
--------------------------------------------------------------------------------
El obispo castrense, monseñor Antonio Baseotto, defendió "en general"
el contenido de sus duras críticas al ministro de Salud, Ginés
González García, por estar a favor de la despenalización del aborto
y promover el reparto de preservativos entre los jóvenes para
prevenir el sida. Lo hizo ante el ministro de Defensa, José Pampuro,
quien lo había convocado el fin de semana pasado para expresarle el
malestar del Gobierno por sus dichos.
La reunión estaba inicialmente prevista para el lunes, pero por
razones no debidamente aclaradas recién se concretó ayer. La cartera
de Defensa dijo que la postergación obedeció a problemas en la
agenda del ministro. En cambio, allegados a monseñor Baseotto habían
deslizado que el obispo no iría porque no depende de un ministro,
sino directamente de la presidencia de la Nación".
"En general, (Baseotto) respaldó sus dichos; dijo tener, incluso, el
respaldo de las máximas autoridades de la Iglesia en Roma, pero así
y todo creo que la alegoría utilizada es poco feliz", declaró
Pampuro. Precisó, además, que "no está dentro de sus funciones"
pedirle la renuncia al obispo castrense. El Centro de Estudios
Legales y Sociales (CELS) le había pedido el lunes al presidente
Néstor Kirchner que separe a Baseotto.
El obispo castrense le envió el jueves una carta a González García
en la que lo acusaba de cometer "apología del delito de homicidio
por promover la multiplicación de los abortos". También le advertía
que el Evangelio dice que "aquellos que escandalizan a los pequeños
—por ejemplo, en su interpretación, repartiendo preservativos entre
los jóvenes— merecen que les cuelguen una piedra de molino al cuello
y los tiren al mar".
Los dichos de Baseotto levantaron una ola de críticas por la
relación que puede trazarse con los llamados "vuelos de la muerte",
denunciados por el ex capitán Adolfo Scilingo, durante los que
presos de la dictadura eran arrojados al mar desde aviones. González
García calificó de "locura absoluta" esos términos. Ayer, Pampuro
insistió en considerar "desafortunada la alegoría bíblica" que usó
Baseotto.
Pero también la carta de Baseotto recibió el lunes el fuerte
respaldo del presidente de la Pontificia Comisión Justicia (la
Pastoral Social del Vaticano), cardenal Renato Martino. En una nota
que le envió desde Roma, consideró "valientes y contundentes" los
argumentos usados.
Ayer se multiplicaron los apoyos y rechazos a los dichos de Baseotto.
Varias entidades católicas como Pro Vida y el Portal de Belén —que
denunció ante la Justicia a González García— respaldaron al obispo.
En cambio, la senadora Silvia Giusti (PJ) y el diputado Aldo Neri (UCR)
lo criticaron sin atenuantes.
Mandi Carlo. Vedo
che non hai continuato la discussione sulla semina diretta
o semina tradizionale del granoturco, ma hai
intrapreso un discorso di livello socio-moral-religioso molto
delicato, in un campo nel quale non mi sento preparato.
In fatto di religione, non saprei come collocarmi, sebbene passi le
domeniche dentro e fuori dalle chiese ed ascolti più o meno
attentamente le Sacre Scritture, e le personali interpretazioni che
ogni sacerdote traduce a modo suo. Sono a stretto contatto con
persone molto credenti, che trascorrono ore e ore esaminando certi
passi delle Sacre Scritture e pregare, pregare, pregare... Certe
volte mi fanno pena ma molte volte le invidio, perchè le vedo serene
e quasi felici, mentre io mi sento un verme, con la mente attraversata
da pensieri inconfessabili...
Posso comunque dirti che, specialmente nel campo religioso, diffido
di tutti quelli che credono di "possedere la Verità" e si arrogano
il diritto di imporla agli altri, si tratti del Papa di Roma, o del
prete della parrocchia sperduta tra i monti...
Siamo tutti esseri umani e nella possibilità di sbagliare... la
storia ne è piena di brutti esempi.
Secondo me la religione non deve essere oppressiva ma "a misura
d'uomo"... è una crudeltà regalare ad un bambino un sacchetto di
caramelle e proibirgli di mangiare più di una al giorno... o mettere
l'anello al collo del pellicano pescatore...! La regola infallibile
che deve guidarci sempre è: Non fare agli altri quello che non
vorresti fosse fatto a te. La propria coscienza è un giudice
infallibile.
Caro Carlo, che il vescovo argentino si chiami Baseotto non mi fa ne
caldo ne freddo, in quanto non si tratta di Aldo Taboga ne di Carlo
Zilli. Quindi, su con la vita e a presto... con un argomento più
allegro...
Mandi, Aldo |
From: Renato -
Pasian di Prato
To: aldo@natisone.it
Sent: Tuesday, February 22, 2005 10:23 PM
Subject: udine 22.02.2005
Alla c.a. del Sig. Taboga. Le invio alcune foto eseguite stamani in castello a
Udine.
Se Le ritiene "interessanti" le può pubblicare sul Suo bellissimo sito.
Colgo l'occasione per porgere cordiali saluti. Renato.
From: Devis Macor - Leproso
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, February 23, 2005 4:16 PM
Subject: Correzione
Mandi Aldo. Ho appena letto il tuo ultimo servizio negli appunti di viaggio e ho
trovato alcuni errori.
Ti invio la correzione e una foto scattata ieri. Devis
Caro Devis, approfitto di questa occasione per ringraziarti pubblicamente
del "servizio di sorveglianza" alle mie produzioni letterarie, sempre attento e
tempestivo. Sebbene si trattasse di poche righe, non avrei mai creduto possibile
ci fossero tanti errori... banali se vogliamo, ma che meritano sempre essere
corretti al più presto possibile. Eppure, sebbene avessi letto e riletto varie
volte, io non li vedevo...! Continuo a non capire perchè mi segnali errore il
famoso verbo "incominciare" al quale vuoi togliere assolutamente la in...
Ti assicuro che io ho letto incominciare o incomincia, su vari
articoli di giornale. Comunque, io obbedisco... Mandi e grazie, Aldo.
From: "Roseli Beterelli" <rosellybet@yahoo.com.br>
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Wednesday, February 23, 2005 2:05 AM
Subject: informazione
Caro Aldo, Io sono brasiliana e mio bisnonno é nascito in Calabria, como posso
fare per sapere il giorno, mese e ano della nascita de lui nome Pachoal Funaro o
Josephina Ortale. Bisogno questo per ottenere la doppia nacionalitá.
Dove potrei trovale piú informazione? No parlo italiano, scuzami.
Grazie, Rose
Cara Rose.
Se non conosci il nome del Comune di origine, ti sarà impossibile iniziare
ricerche dei dati di nascita dei tuoi bisnonni Pasquale Funaro e Giuseppina
Ortale. Devi sapere che attualmente, nelle 5 Province della Calabria ci sono 86
Comuni, gli archivi anagrafici dei quali sono stati attivati intorno al 1870.
Quindi, cara Rose, non posso fare altro che farti tanti auguri e salutarti con
un "mandi". Aldo
From: Anna Tracogna
To: aldo@natisone.it
Sent: Sunday, February 20, 2005 11:28 AM
Ho provato un grande dispiacere nel sentire la notizia triste e inaspettata
della perdita del caro Renato. Conservo con affetto le lettere e i biglietti che
lui volentieri mi ha mandato in questi anni. La sua serenità, forza e bontà
d'animo, mi accompagneranno sempre e mi rischiareranno i momenti tristi e
difficili della vita. Cari saluti Anna Tracogna.
From: Candussi Roberto -
Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, February 19, 2005 8:22 PM
Subject: Caro Aldo
Caro Aldo: è molto quello che ottieni con le tue prestazioni in questo luogo.
Vorrei contribuire con altri dati che ho trovato nelle investigazioni fatte
dalla mia parte, in riguardo a miei antenati di cognome Candussi qui in
Argentina.
Ti racconto che le migliori inchieste le faccio attraverso i certificati
assegnati dai comuni, ma l´unica cosa lamentevole è che gli agenti di qui
avevano dominio dello spagnolo ma non della scrittura italiana.
Dunque, penso che questa sia la causa per la quale i cognomi furono mal scritti,
anche le località di nascita in Italia. Per esempio, io cerco sopratutto a mio
nonno Guglielmo Candussi che è nato in Udine nel 1872.
Anche suo fratello Emilio Candussi è nato lì nel 1860, ma il certificato non
chiarisce si Udine fa referenza alla stessa città o alla provincia.
Per incorporare a questi dati, ho trovato mio bisnonno Valentino, il marito di
Teresa Colautti (che è morta prima di arrivare all'Argentina tra 1877 e 1878),
il padre di Guglielmo, Emilio e alcuni/e che già troveremo. Valentino è morto il
4 marzo 1919 ai 88 anni, per tanto è nato nel 1831 a Cormons, oggi provincia di
Gorizia. La madre di Valentino era Maddalena Petrus e suo padre era Giacomo
Candussi. Credo che sia necessario trovare Valentino e dopo che lo avremo fatto
sapremo dove si sono sposati e sono nati effettivamente i loro figli.
Un'altra osservazione è in riguardo a mio bisnonno materno, Giacomo Aseloni,
nato nel 1845 in Udine, secondo qui, senza specificare la località. Il
testimone, suo figlio, firma Celestino Aseloni, ma l'impiegato civile ha messo
tutti e due Azeloni, invece di Aseloni. Penso che l'Italia lo abbia cambiato e
poi non concorda con Ansaloni e nemmeno concordano le regioni italiane dove
attualmente ci sono Ansaloni, che non sono friulani e di sicuro queste persone
sono venute da lì. Può averlo cambiato una certa legge italiana dopo
l'integrazione di quelle terre racquistate dall'Austria-Ungheria? Mia bisnonna,
da parte di mia nonna paterna, Giudita Cargnelutti è nata nel 1856 in Glemona, e
siccome è scritto uguale, io credevo che fosse Gemona Dil Friuli, ma non sarà di
un'altra località vicina che si chiamò o si chiama così oggi?
Un'altra bisnonna da parte del padre di mia madre, chiamata Ana Rizzi, è nata in
Gemona nel 1857, ma questo è chiaramente specificato anche come provincia di
Udine.
Un altro cognome che non c'è più in Italia, nonostante sia stato correttamente
scritto e appartiene ai parenti vicini, è Zaya, il quale oggi esiste abbastanza
in Spagna, anche in Austria, ma apparentemente a Caroya, provincia di Cordoba,
Argentina, i Zaya sono arrivati da Treviso, regione del Veneto. Oggi in Italia
soltanto esiste Saia.
Non so se i cognomi in quelle regioni sono stati modificati quando l'Italia
riesce a recuperare tutte le terre perse nei secoli precedenti. In un dizionario
di 1912 -che non è attuale- osservo, per esempio, che c'è un canale
d'irrigazione che si dirige per la destra e cade al Alto Save chiamato Zayer
parallelo all'Isonzo. Questo appartenne al antico Friùl
Tedesco, dopo alla provincia del litorale dell'Austria-Ungheria nell'attuale
provincia di Gorizia (GZ).
Bene Aldo, credo di avere lasciato molte inquietudini per investigare e vedremo
se qualcosa si chiarisce e posso trovare dove sono nati mio nonno Guglielmo
Candussi, suo fratello Emilio e suo padre Valentino, per essere
dopo in grado di chiedere i suoi documenti officiali. Non ti spaventare che con
il tempo aggiungerò più persone a questa ricerca.
Aldo, grazie mille per tutto,
principalmente per mantenere questo luogo aperto. Un grande abbraccio:
Roberto Jose Candussi. E-mail:
candussiyotros@arnet.com.ar Altro:
roberto_jos_1952@yahoo.com.ar
Aldo, è il mio sincero desiderio che l'anno che abbiamo incominciato porti pace
e felicità per te, tua famiglia e chi collaborano in questo.
Caro Roberto. Ti ringrazio
per i complimenti e per il tuo messaggio, molto esteso e diversificato, al quale
sono in grado di rispondere solo in alcuni punti non molto importanti. Spero
comunque che qualche visitatore del sito trovi utile qualche tua sequenza e
possa rispondere a qualche tuo interrogativo. E' certo comunque che per iniziare
ricerche anagrafiche, bisogna avere informazioni abbastanza precise e ricordare
che gli archivi anagrafici dei comuni, sono stati istituiti a partire dal 1870 e
per le date anteriori, bisogna ricorrere agli archivi parrocchiali, ricordando
che molte parrocchie si sono formate, fuse o estinte nel corso degli anni.
Devo dire che altri amici argentini mi hanno scritto che negli anni passati, i
funzionari addetti alle trascrizioni, "cartiglianizzavano" volutamente i nomi
degli emigrati che perdevano così la loro originaria identità.
Per quanto riguarda Glemona, si tratta semplicemente di Gemona del
Friuli, ma scritta in friulano; inoltre, la sigla di Gorizia è (GO). Un
mandi, il classico saluto friulano. Aldo.
From: cristian martinez
To: aldo@natisone.it
Cc: maru_mkc@hotmail.com
Sent: Wednesday, February 16, 2005 3:57 PM
Subject: mi apellido es miola
desesaria tener el email de esta chica andrea miola q deseaba contactarse con
personas de este apellido ya q me llamo maria eugenia miola
cris_elfortinero@hotmail.com
From: Carlos Zilli -
Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, February 18, 2005 2:56 AM
Subject: Aldo osservatore
Caro Aldo: sei un grande osservatore ed un implacabile
curioso. Peccato che le domande intelligenti a volte hanno bisogno
di risposte piu o meno estese. I solchi del seminato non si vedono,
perché non esistono tale e quale tu li pensi (in forme di "cumieris"
) al vecchio stile europeo.
Qui si usa una modernissima tecnologia (in gran parte
iniziata qui) e ormai molto diffusa tanto in Argentina e Brasile
come negli USA, che consiste di mettere il seme in terra come se
fossi caduto giú naturalmente dalla pianta madre. E, per non
lasciarlo esposto in superficie alla voracitá dei passeri, viene
appena sotterrato qualche centímetro (non piú di 2-3 cm) con
apposite macchine seminatrici. La semina si fa in linee parallele
separate da 0.35, 0.52 o 0.75 metri una dall'altra (a seconda del
grano a seminare) rispettando la forma naturale del terreno, e senza
bisogno del antidiluviano solco. Detto in pocche parole: si semina
senza usare l'aratro, la vecchia ferramenta che portarono i primi
coloni europei, e che, usatasi fino a 20-30 anni fá, solo serví a
rovinare milioni di ettari di campi dell'America negli ultimi cent'anni.
La tecnica della "siembra directa" come si chiama qui a
questa forma ecologica e sustentabile di agricoltura, consiste in
seminare sopra la biadule del raccolto anteriore, senza arare,
nemmeno rimuovere, in modo alcuno, il terreno Questo ci permette di
preservare la capacitá produttiva del suolo, evitando la erosione
idrica nei pendii, dato che nei campi arati a solco, le acque di
dilavamento e si portano via con se (approfittando i solchi) il
meglio del terreno.
Per una questione puramente tecnica (che permette alla
macchina "seminatrice" ¿si puo chiamare cosi? manovrare con comoditá)
la prima decina di file segue il perimetro quadrangolare del campo;
tutte le altre file all'interno del campo si estendono al lungo
dello stesso. Cosi che solo per un casuale l'angolo fotográfico non
prende la parallela dei mal chiamati "solchi" che qui sono sol che
linee. Poi, devi considerare che le piante si sono sviluppate cosi
fitte, che rendono impossibile differenziare una linea dell'altra,
nonostante il quale, in certe parti del seminato che non escono
nelle foto, alcune linee ancor si possono apprezzare.
Se c´'e qualcuno dei frequentatori italiani del
natisone che sia incuriosito o interessato su di questa tematica, me
lo faccia sapere, che risponderó ogni domanda. Ho parlato con
ingegneri agronomi argentini che sono andati a dare dei corsi di "siembra
directa" a coltivatori italiani nel veronese, ma sono rimasti un pó
delusi perché l'auditorio veneto era un tanto impermeabile ad
accettare questa tecnologia, ed irreduttibile in favore delle
pratiche arative tradizionali. Non c'é peggiore cieco... di chi non
vuol vedere.
Per ultimo: non si tratta di mais. E' semplicemente una
pianta della famiglia del mais, ma che ha le pannocchie un pó
sgarbate a modo di spennacchio o racimolo, di color rame, marrone, o
bianco, e formate da miriadi di piccoli grani tondi
Tu varás sintùt fevelá plui di une volte ai furlans di une volte dal
"pan di sôrc", fat cu la farine di cheste panôle.
Beh, al e miôr finîle par usgnót. Si tornin a scrivi. Mandi a ducj.
Carlo Zili.
Mandi Carlo. Tornando
velocemente sulla questione del modo di seminare il granoturco,
alcuni esperti che hanno letto i tuoi scritti, hanno commentato che
se in Friuli utilizzassimo il sistema che hai illustrato qui sopra,
le aziende fallirebbero dopo il primo anno... Oltretutto, le culture
che tu hai preso in considerazione non hanno diffusione da queste
parti, almeno nella nostra zona. Sono anni e anni che non vedo una
pianta simile a quella che hai descritto, che nei nostri paesi
venivano chiamate "soròs". Quì si coltiva la blava... la blava di
Mortean...
Mandi, Aldo. |
From: liliana bondi
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, February 17, 2005 7:18 PM
Subject: monica liliana bondi
agradeceria a ud. pueda notificarme sobre mis parientes en italia. la raiz seria
sanciana pero pueden estar por toda italia el apellido es BONDI. desde ya quedo
sumamente agradecida. monica
lilianabondi@hotmail.com
From: giandmar
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, February 17, 2005 4:30 PM
Subject: Tr: Buccelloni
Caro Aldo, Ho trovato questo messagio y vorrei mandarlo a questa signora il mio
messagio.
Mille grazie per darme il indirizzo per mandare la mia carta
Distinti saluti, Gianpietro Buccelloni
From: Silvana Rita Buccelloni Alvarez - Argentina
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Wednesday, October 13, 2004 2:12 AM
Subject: Trovare Chiesa di S.María del Rose in Torino e Famigliari Buccelloni.
Cara Signora,
Ho trovato suo messagio. Io sono anchè discendente d Italiani del Piemonte.
Mio Padre (Giovanni Buccelloni) va avere tra qualchi giorni 85 anni, nato a
Londra.
Mi chiamo Gian Pietro Buccelloni sono di nazionalita inglesa e di cittadinanza
Svizzera, Italiana per discendenza.
Sono anchio a la ricerca degli fratelli del mio nonno
Li ringrazio grandemente la sua attenzione e aspetteró una pronta risposta sua.
Con affetto da lontano, de Bouveret (Suiza).
Sè Uds. Desea podemos comunicar en su idioma.
Distinguidos Saludos,
Gian-Pietro Buccelloni mailto:
giandmar@caramail.com
From: Carlos Zilli -
Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, February 16, 2005 11:55 PM
Subject: I zilis in tal cjamp
Mandi Aldo: viôd fotos fátis in tal nestri cjamp il 3 (il sôrc no'l
veve ancjemó panôlis) e il 12 fevrâr, dopo di une grande ploe (il
sôrc plen di panôlis)
Foto1: Adriana Flego-Korenic in Zilli (me fémine) cun Bruno
Zili, mió nevôd .
Foto2: mió pari Franco e mió fi Sergio in te entrade gnove (e
pene finide).
Foto3: Roberto Zili (mió fradi argentin) e ió, ch'o soi cu la
ciamesute verde.
Foto4: la panôle di sôrc.
Foto5: Mió pari e mió fi.
Foto6: Za tu sâs cui che son. La stradele daûr e va fin chel
grun di arbuis che si viódin a sinistre dulá ch'é iere la cjase
vecje (scúsimi ma e iere une vere "Taboghe") ch'o vin butade iú. E
propit in somp, in tal tal miés de stradele si viôd pene pene il
mulin di áiar. Dal mulin par rivá i somp dal cjamp, al mancje
ancjemó un km.
Foto7: Cá o soi cun mió pari de bande di fur dal cjamp, sul
stradon; di che altre bande si viôd il cjamp dal vicin, plen di bosc,
uguâl di come ch'al iere il nestri 7(siét) mês fá. Cjale la seadure
di "quebracho" al pîd dal pâl gruêss. (léi chebracio: al sarés come
di "spachemanarie", il len plui dur ch'al esist in tal mond)
Tu viódis ben che il cjamp cá al é dute une altre robe di ce ch'o
sin abituâs a viôdi in tal Friûl. No tu viódis cjasis par nessune
bande. I vicins e son lontans 1, 2 , 3 o plui kms.
Come che nus vansin squasi 20 ettaros (chei che no lin a sboscá) o
vin cjacarâd cun tune persone dal luc, che si dediche al alevament
di vidiei e vacis, par meti dentri dal bosc almancul 25-30 vidielús.
Lui al lará a tigniús a mens, parcé che ancje lui al há lis sôs
vacjutis in tun cjamp fitâd 5 km plui indevant , in te rive dal Rio
Uruguay e al passe di cá ducj i dîs a viódilis. Sperin che no nus
ius puartin víe i "cuatreros". (Definizione aprossimata:
"abigei"...specie di banditi rurali (e non sempre poveracci) che
rubbano le vacche degli altri ammazzandole, a volte, per fino nel
posto, e portándosi via la carne tagliata a grandi pezzi, lasciando
al padrone sol che la pelle e la testa). Viodarin ce ch'al ven fûr...
Mandi Aldo. Ti saludi di cûr e ti ringrazi un'altre volte pal biel
servizi di Subit.
Mandi Carlo. Vedo
che non siete stati con le mani in mano, da quando avete acquistato
quel pezzo di terreno incolto... Ricordando le foto che mi avevi
inviato alcuni mesi or sono, dove mi sembrava di vedere un gruppo di
pionieri della fine '800... ora quella boscaglia piena di rovi è
trasformata in un giardino.
Osservando il vostro mais, ho notato che è un tipo diverso da quello
che viene coltivato dalle nostre parti, almeno per quanto riguarda
"il penacul", che da noi ha una forma più allungata e filiforme.
Osservando bene il campo, sembra che le piante siano disposte in
modo casuale e non in regolari solchi tracciati con l'aratro...
Almeno è questo che si vede dalle foto e mi dirai se sbaglio e se
c'è una ragione precisa.
L'unica cosa certa è che questo lavoro lo avete fatto con tanta
passione e per questo avete tutta la mia ammirazione.
Augurandovi un buon raccolto, invio tanti saluti a tutti i Zilli.
Mandi, Aldo. |
From: Bruno Badino -
Orsaria
To: ALDO TABOGA
Sent: Tuesday, February 15, 2005 6:55 PM
Subject: Renato Galliussi
Orsaria,lì 15 febbraio 2005.
Caro Aldo, oggi ti scrivo purtroppo per darti una brutta notizia, stamattina è
deceduto in Argentina mio cugino Renato Galliussi. Una persona ben conosciuta a
Orsaria, nonostante i tanti anni di emigrazione in America, direi che è stato
uno degli ultimi genuini orsariesi del secolo scorso. Una persona affabile,
generosa, colta ed estremamente legata al nostro paese e ai suoi abitanti. Una
persona anche molto sfortunata, che è dovuta partire per quel lontano stato
all’età di quindici anni, quando era già profondamente radicata nel ambito del
paese e della gente. La sua partenza e il suo lungo permanere in Argentina ha
reso sempre più forte il suo legame con la nostra comunità e la nostalgia
dell’Italia è andata sempre più aumentando di anno in anno, anche perché le
vicende della vita gli hanno sempre impedito di ritornare a vedere la sua cara
Orsaria e l’amato Natisone. Solamente dopo quarantacinque anni è ritornato ed ha
trovato i suoi vecchi amici di adolescenza e il paese mai dimenticato. Nei tre
mesi che è rimasto qui si è fatto non solo ben volere da tutti, ma ha suscitato
l’ammirazione e la stima della gente, meravigliata della sua incredibile memoria
(ricordava i più piccoli particolari di tutti e di tutto), per la sua
cordialità, la sua simpatia e “sapienza”, per la capacità di parlare e la sua
disponibilità. Conoscendo la sua passione per la musica, i suoi amici quando è
ripartito gli hanno regalato una bella fisarmonica, che è stata in assoluto la
cosa più gradita da Renato, che ogni volta che mi scriveva mi pregava di
ringraziare di cuore gli amici per quel straordinario regalo, che lo ha
accompagnato in mille occasioni nella vita argentina.
Ci sarebbero tante altre cose da scrivere su Renato, che meriterebbero essere
raccontate e che forse un giorno te le farò conoscere. Mandi, Bruno Badino
Mandi Bruno. Ascoltando e
riconoscendo i rintocchi a morto che questo pomeriggio arrivavano dall'altra
sponda del Natisone,
cercavo di immaginare chi poteva essere il poveretto che ha lasciato questa
valle di lacrime, e mai avrei sospettato si trattasse del nostro amico Renato.
Trovo molto bello commovente che le campane del suo paese natale abbiano il
compito di annunziare la scomparsa di uno dei suoi figli, anche se da tanti anni
lontano dalla sua terra. E' un modo per rendere omaggio a lui che è stato
costretto a lasciare il proprio paese in cerca di lavoro e per essere vicini ai
suoi famigliari in questo difficile momento.
Nella foto, Renato
Galliussi (sulla destra con la moglie), con l'intera famiglia in Argentina,
assieme al vescovo orsariese mons. Emilio Pizzoni.
Renato, spero
tanto che nella tua nuova dimensione sia in grado di ascoltare
questo estratto di Zardini, eseguito da Coro Polifonico di Ruda. Mandi...
EMIGRANT>>>
From: Carlos Zilli -
Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, February 11, 2005 1:06 PM
Subject: qui carlo
Mandi Aldo: biel dút se che tu has metûd sú in rêt, tant che di Subit come che
dai morârs. Cumó no pués continuá . O soi biél pront par lá a Bs. As. parcé ch'o
hai di puartá me fie Carla al aeropuart. E va vie usgnot in Spagne, par un an. E
doman matine a buinore o voi tal cjamp. Ti scrivarai plui a lunc domenie o lunis.
Mandi e compliments pai biei scrits e pes bielis fotografiis.
To Ami. Carlo
From: Andrea Nicolausich
- Gradisca d'Isonzo
To: ALDO TABOGA
Sent: Thursday, February 10, 2005 2:55 PM
Subject: osservando...
Certo che anche dal Natisone si vedono come cambiano i paesi del nostro
Friuli...
guarda la piazza di Coderno il 10 febbraio 2002 e nel 2005. Nuova piazza!!
Mandi ANDREA
From: Carlos Zilli -
Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Tuesday, February 08, 2005 11:52 PM
Subject: Puáris plantis
Mandi Aldo: E son zá dôs o tré voltis che tu metis sú lis fotografiis di chei
puàrs morârs cussi mâl cuinsâs.¿Cui saraial il cerpidôr "sassin" che i us
maltrate cussi? ¿Se maniere ise che di tajá lis ramis? ¿Ise própit une maniere
tradizional dute furlane? ¿o ius soncino cussi, ad intop, parcé che no han mai
imparâd a fâlu ben?
Tu varessis di viódi lis discussions ch'o vin a cjase nestre cun mió pari ogni
volte ch'al ven l'autun. Se tu lu lassis a lui al tajarés ducj i agns, mâl, come
in tes fotografiis e ancje se no'l covente.. A seconde di lui, in tal Friûl i
morârs simpri e son stâs tajâs di cheste maniere. E io non pués capilu. L'arbul
ancje lui al ha il dirit di vivi come ch'e la nature e comande, miôr intîr che
mutilât.
Cá di nó, squasi ducj i municipis e han vietâd la cerpidure, e, se par câs ti
covente di tajá o butá iú un arbul, tu has di lá a domandá perméss. Li ti dan un
sfuei ilustrâd dulá che ti mostrin cemûd che tu has di fá il lavôr. E par ogni
plante che tu gjavis dal marciepîd tu has ti puartá in municipi 3 plantutis
gnovis che van metudis dopo in tal tó stess marciepîd o in altris bandis de
citâd, dulá che mancjn. A Mendoza e San Juan, ad esempli, (citâts fatis sú tal
miéss dal disiert) se ti cjapin quand che tu ses daûr a tajá sence perméss,
prime ti fasin la multe e dopo ti menin qualchi di ancje in galere.
Grazie a chest, ¿sástu se biélis stradis, dutis plenis di arbui di biele forme e
di miôr ombrene ch'o vin d'istât?
Furlans, us prei, tignît cont i arbui. Lassait che vegnin su di maniere naturâl.
I nestris fruts e nevôds nus lu agradirán.
Mandi a ducj. Carlo Zili.
Mandi Carlo. Ho tardato nella
risposta, perchè avevo bisogno di "materiale didattico" per parlarti del "morâr"
(gelso), una pianta molto diffusa e amata in tutto il Friuli, anche se da molti
anni ha perso la funzione che aveva mezzo secolo fa.
Comunque non devi credere che questo modo di potare i gelsi si possa definire un
maltrattamento, in quanto era proprio questa l'unica potatura possibile per ottenere
il massimo della produzione del fogliame necessario a placare la voracità dei
bachi da seta. I pochi gelsi che si vedono nelle nostre campagne, sono ancora lì
per dimenticanza, per far dispetto o per scoraggiare i confinanti furbi, che
altrimenti ad ogni aratura cercherebbero di sgriffignare al proprio vicino
qualche spanna di terreno, tanto che dopo una decina di anni l'intervento del
perito li costringerebbe ad indietreggiare di qualche metro in tutta la
lunghezza del campo.
Ultimamente il classico "morâr" è stato rivalutato, tanto che ho avuto sentore
che Udine è stato addirittura piantato in un'aiuola al centro della città.
Appena avrò notizie precise, andrò a fotografarlo. Qui sotto ti presento
le tre configurazioni classiche del "morâr": La prima foto mostra un filare di
piante che nei nostri paesi viene chiamata "clocjs", con "il zoc" a pochi
centimetri da terra, mentre nelle altre due foto si vedono i classici filari di
gelsi con e senza i rami...
In certe strade interpoderali dove sono stati eliminati i gelsi, l'avidità dei
proprietari ha coperto anche i canali di scolo allargando la superficie
coltivata, tanto che le carreggiate diventano sempre più strette. Ho conosciuto
diversi di questi personaggi che amavano sconfinare nei terreni altrui e che ora
stanno arando le grandi praterie del cielo... forse...
Mandi Carlo e grazie per i tuoi simpatici scritti in friulano.
From: Devis Macor -
Leproso
To: Aldo Taboga
Sent: Monday, February 07, 2005 3:03 PM
Subject: Auguri in ritardo
Mandi Aldo, leggendo nei vostri messaggi mi sono accorto che il tuo compleanno è
passato da qualche giorno! E dire che ormai dovrei sapere in che gg compi gli
anni...
Prendo spunto da Carlos Zilli (meglio tardi che mai...) e ti faccio tanti auguri
di buon compleanno! Devis
From: Carlos Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Sunday, February 06, 2005 12:11 PM
Subject: Buon compleanno
Caro amico Aldo. Meglio tardi che mai, ricevi i miei auguri di buon
compleanno. E bello compiere anni quando uno si trova in perfetta armonia
sico-fisica, ed ha il suo tempo sempre occupato a fare tantissime cose per la
comunitá e per gli altri. E l'unica maniera di sentire che l'almanacco non ci
piomba addosso.
Continue a lá in devant simpri cussi.
Ariviódisi. Carlo.
Mandi Carlo. Ringraziandoti
per gli auguri, prendo la palla al balzo per estenderli a tutti quelli che mi
hanno scritto o telefonato per il mio compleanno. E' veramente molto bello
sapere che sei nei pensieri di tante persone, vicine e lontane... Anche oggi ho
avuto delle testimonianze di stima ed ammirazione... sia in occasione della
Messa a Coderno, che al concerto della Basilica delle Grazie a Udine... non ti
dico quante persone mi si sono avvicinate per salutarmi e ringraziarmi per il
mio lavoro... Anche se è stata una giornata pesante, dato che non ho avuto il
tempo per il solito riposo pomeridiano, queste soddisfazioni ti danno la carica
per superare le difficoltà, ma questa sera non la faccio tanto lunga e dopo
questi brevi appunti, me ne vado a nanna...!
PS) Ieri sono stato a Subit... seguiranno appunti dettagliati...! Mandi, Aldo...
From:
Olivia Orgnacco Di Toma -
olivia@oliviaorgnacco.it
To: "TABOGA ALDO" <aldo@natisone.it>
Sent: Saturday, February 05, 2005 11:00 PM
Subject: sorpresa
Carissimo Aldo, che sorpresa vedere la bella pagina che mi hai dedicato nella
sezione "personaggi" del tuo sito!! Ti ringrazio!
Noi abbiamo una piccola sorpresa per te, apri l'allegato,
A presto, mandi, Olivia, Savino, Nicolò
From: Giovanni Paoloni (Jenco)
To: Taboga Aldo
Sent: Saturday, February 05, 2005 5:54 PM
Subject: ORSARIA tutti in maschera/considerazioni nostalgiche
Sabato 5 Febbraio per le vie di Orsaria si è nuovamente respirata l'atmosfera
che un tempo si percepiva alla vigilia della mascherata (manifestazione
carnevalesca che in passato a reso famosa la piccola frazione del comune di
Premariacco in tutto il Friuli). Un grazie quindi alle persone che hanno aderito
a questa iniziativa che mi ha fatto ricordare con nostalgia i fasti del
carnevale di Orsaria. Mandi, Paoloni Giovanni (Jenco) Orsaria di Premariacco
From: Anna Kaira -
Trieste
To: Aldo Taboga
Sent: Friday, February 04, 2005 8:38 PM
Subject: da Anna Kaira
Gentile sig. Taboga. La ringrazio dell’ottima registrazione del nostro concerto
che si è tenuto in Abbazia di Rosazzo il giorno 24.01.05. Trovo estremamente
interessante ed importante l’attività della Sua associazione “Di ca e di là del
Natison” perché porta a conoscenza a tutti la storia e la cultura di questa
bellissima terra.
Sperando di avere nuovamente l’occasione di collaborazione Le porgo i miei più
cordiali saluti. Maestro del coro “Vox Ecumenica” Anna Kaira
From: Gustavo Córdoba -
Argentina
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Friday, February 04, 2005 1:11 PM
Subject: Saludo de Argentina.
BUON COMPLEANNO!!!...
Hola Aldo, espero que tengas un muy felíz día de cumpleaños.
Te mando un fuerte abrazo. Tu amigo Gustavo
From: Francescutti Giovanni - Casarsa
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, February 04, 2005 11:18 AM
Subject: Auguri
Ciar nustri amic, risseif i augurs pì sinceirs di bon complean.
Che il Signour a ti dedi tanta salut e che ti mantegni chistu spirt simpatic.
Mandi di cour.
Giovanni e Anellina
From: Giovanni Paoloni - Orsaria
To: Taboga Aldo
Sent: Thursday, February 03, 2005 6:48 PM
Subject: Buon Compleanno/rubrica i vostri messaggi
Caro Aldo
Domani è il tuo compleanno volevamo essere i primi a farti gli auguri.
JENCO,RAFFAELLA,LUDOVICA e SYRIA
From: Gilmei Gerin -
Brasile
To: aldo@natisone.it
Sent: Thursday, February 03, 2005 1:14 PM
Subject: Salute
Prima di tutto, scusareme per mio povero Italiano, il 12.02.05 vanno cominciare
a studiare lo Italiano.
Allora, voglio dare a tutte ; SALUTE!
Sono oriundi di Villesse - Gorizia, la famiglia: GERIN
Sono ancora, fare una ricerca su la mia famiglia..., per cercare di cidadinanza
italiana!
Grazie Gilmei Gerin - Brasile gerin@jdh.com.br
Da: Bruno Corva - Cavasso
Nuovo
Inviato: mercoledì 2 febbraio 2005 13.46
A: TUTTI
Oggetto: Fanna
Quant chi da Spilumbêrc
su pal stradón
ió i tôrni a iodi Raut e Valavan,
e Fana semenada su chel plan,
c’a pâr un scjap di fedìs a passón……
Vittorio Cadel- pittore-poeta-soldato- nato a Fanna 4 ottobre 1884 e morto Cielo
della Macedonia Serba 29 aprile 1917
Medaglia d’argento al valor militare. Mandi Bruno Corva
From: START 2000 - San
Pietro al Natisone
To: Associazione ''Di ca e di lX dal Nadison''
Sent: Monday, January 31, 2005 3:41 PM
Subject: Intervento di manutenzione rete
Spett.le Associazione ''Di ca e di là dal Nadison''
si comunica che durante le giornate di lunedi' 7 e martedi' 8 febbraio 2004 , a
causa di interventi sulla nostra rete si potranno verificare delle interruzioni
ai servizi da noi gestiti.
Tali interventi, il cui scopo è quello di migliorare ulteriormente i servizi
stessi, potranno interessare sia la posta elettronica che i siti web.
Scusandoci anticipatamente per eventuali disagi (che cercheremo comunque di
limitare il più possibile) ,restiamo a vostra completa disposizione per
eventuali chiarimenti.
cordiali saluti
From: Cecilia Inés Sotelo
Missoni - Argentina
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Thursday, January 27, 2005 2:16 PM
Subject: Saluti e ricerca
Caro Aldo: è la prima volta che visito la webpage, ed è interessantissima di più
(scusa mio italiano, ma sono studentessa dal 1 anno), volevo aiutare e
contribuire con voi, e anche sto cercando miei radici, mio nono si chiamaba
Giusseppe Missoni, nato a Chiusaforte, se c´è qualquno che ha informazioni,
prego de fare contato al mio e-mail
ceciliain@hotmail.com.
Cecilia Sotelo Missoni - Resistencia - Chaco - Argentina
From:
Carlos Zilli - Argentina
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, January 26, 2005 7:15 PM
Subject: Il ritorno
Mandi Aldo: come tu dici: “... non só cosa ne pensano i miei
utenti...” vorrei precisare:
- Non t’immagini com’é diversa la
vita tra una delle “nostre grandi cittá” italiane e qualche altra
metropoli del mondo, e non solo del Nord America.
- In Italia non esistono le grandi
cittá: nemmeno Roma, con i suoi 3 milioni di abitanti, lo é. Prova
andarci alle nove di sera di un giorno lavorativo e vedrai... non
trovi nemmeno un posto per mangiare un piatto di spaghetti nelle
vicinanze di Termini.
- Lignano é lontanissima di essere
la Florida, e tanto piú lontana ancora di essere Mar del Plata,
Pinamar o Cariló di Argentina o Punta del Este di Uruguay o
Blumenau, Laguna, Buzios o Canasvieiras, del Brasile. Le cittá
nominate appartengono all’ Oceano Atlantico e le sue spiaggie si
estendono per centinaia di km sull’Oceano, e non per qualche
decina di km in riva ad un piccolo mare interiore d’aspetto
lagunare e talmente privo di energia come l’Adriatico.
- Per quanto riguarda il traffico
é vero.Trovo molto piú semplice e “infaticoso” viaggiare in
macchina per le strade di Buenos Aires, cittá percorsa di
grandisseme autostrade e ampissime “Avenues” che ci permettono
sempre un comodo trasloco.
- Conoscere borgate mai scoperte e
anche una delle tante possibilitá che ti offrono le megalopoli.
Buenos Aires, ad esempio, ne ha ben 100km di lunghezza per 30-35
di larghezza. Non basta una vita per conoscerla tutta. Non
faticare a cercare confronti con l’ Europa.
- Viaggiando per le estesissime
praterie, deserti, montagne, laghi e boschi dell’ América penso
come te: peccato che non sia qui il mio amico Aldo per vedere
tutti questi paesaggi che fanno di questi paesi, paesi
affascinanti e pieni di storia, anche se brevissima: soli 500
anni.
Per ultimo: io in Friuli tornerei a
starci volentieri, ma, (e tale e quale come tu consigli a Walter) la
volta che abbiamo prospettato questa decisione, i nostri parenti ci
hanno sempre sconsigliato di attuarla. Insomma: L’Italia sembra che
lo sia... ma non e mai pronta. Almeno per i suoi emigrati. Lo é,
invece, per tantissimi extracomunitari che appaiono, adesso, come i
preferiti. (da tanti italiani sfruttatori che vogliono mano d’opera
quasi schiava, s’intende).
Cordiale saluto per tutti. Carlo Zili (furlan di une volte)
Mandi Carlo.
Bellissimo il tuo intervento, e mi sono divertito leggendo che
quando ti capita di osservare qualche cosa di bello, ti dispiace che
io non sia lì con te ad ammirarlo... Credo comunque che ogni angolo
della terra, ne suo genere sia bello, basta avere un minimo di
spirito d'osservazione e l'animo ben predisposto. Anche il deserto
più inospitale ti sembrerà il giardino dell'Eden, se accanto a te
hai le persone giuste.
Quindi caro Carlo, credo che la cosa più importante sia conservare
la salute, e se il raccolto delle tue nuove proprietà terriere sarà
abbondante, fai un salto in Friuli ed assieme andremo al "Cjant dal
rusignûl" di Mernico e "Al liron" di Cividale che tu conosci
molto bene. Per il momento ti saluto con un mandi e grazie per i
tuoi simpatici scritti.
Aldo, un furlan mai lât vie dal Friûl. |
From: Bruno Badino -
Orsaria
To: aldo taboga
Sent: Tuesday, January 25, 2005 7:21 PM
Subject: Tutti i maschera!
Caro Aldo, l’altro giorno un amico mi ha pregato di compilare un volantino (lo
puoi vedere nell’allegato), in cui si invitano “i belli e i brutti” del paese ad
“andare in maschera” l’ultimo sabato di Carnevale. E subito non ho potuto fare a
meno di constatare come sono cambiati i tempi, i costumi e il modo di vivere
negli ultimi lustri. Il paese di Orsaria ha da sempre avuto una grande
tradizione di mascherate, risalenti addirittura al Seicento, ed una meritata
fama carnascialesca nell’ambito dell’intera Regione.
Sarebbe troppo lungo parlare di queste manifestazioni e dell’impegno di tutta la
comunità nel costruire i carri allegorici e nel preparare gli stravaganti ma
sempre eleganti costumi, quindi l’impegno di studiare le parti che dovevano
essere recitate sulla piazza, e infine lavorare per la miglior riuscita della
mascherata e del gran ballo finale (in attesa della “renga” e della frittata con
l’erba “salamaria”).
Lasciando da parte certi malinconici ricordi, di questa antica e gloriosa
tradizione orsariese quest’anno sono rimasti solo due eventi :
a) Le serate musicali di “TENDANZA” organizzate alla grande
dal GiGiO (Gruppo Giovanile di Orsaria), che negli ultimi anni ha sempre
ottenuto grande successo di pubblico.
b) Questa manifestazione di “Andare in maschera” per le case
accompagnati dai suonatori. Vi possono partecipare tutti, anche se
presumibilmente la maggioranza sarà over gli …anta.
Gli organizzatori sono quelli del “Borg di sòt”, il “Club Voa di fa nia” e il
“Football Club Under 75”, mentre i suonatori sono i resti dei “Soliti Noti”, dei
“Mirali” e dei “Los Bassilòs”.
Aldo, pubblicando il volantino farai conoscere anche ai tuoi amici lontani che a
Orsaria non hanno dimenticato del tutto le vecchie abitudini di festeggiare il
Carnevale. E chissà se per il futuro sotto le ceneri non covi qualcosa di
meglio.
Ciao, mandi BRUNO BADINO
P.S. Aldo, iò no sai se o ài di là cun i biei o cun i brùss !
From: Walter Cibischino -
Ottava
To: Aldo Taboga
Sent: Monday, January 24, 2005 2:41 PM
Subject: Emailing: main_sever.htm
Sei d'accordo con Beppe? E i tuoi utenti sono d'accordo? Walter
I motivi per NON tornare in un bellissimo posto
Caro Beppe, ogni tanto ripenso a tornare in Italia, ne parliamo a casa, insomma
è un argomento all'ordine del giorno tra me, moglie e figlia. Quindi a Natale mi
sono permesso un sondaggio tra i miei amici e amiche italiani, ed i risultati
sono stati interessanti: ne ho dedotto che circa il 100% ritiene che io non
debba tornare, che sì, farebbe loro piacere vedermi più spesso, ma che (lo
dicono per me...) sarebbe meglio restassi dove sono (UK). Degli amici mi fido, e
penso che quello che dicono venga dal cuore; lavorano anche quasi tutti in campi
diversi dal mio (università), quindi non c'è traccia di competizione o gelosia
professionale. A questo punto la mia domanda è: si vive così male in Italia
(specificamente nella capitale, sede del mio sondaggio)? A proposito, qualcuno
dei miei amici mi ha anche detto che io magari tornerò prima o poi, ma loro
stanno scappando. I perché sono diversi, ma la fuga è unica. Ma cosa è successo
nel nostro Paese? Crisi di sfiducia, o problemi oggettivi e di difficile
soluzione? Carlo Santulli ,
c.santulli@rdg.ac.uk
Caro Carlo, in Italia si sta generalmente bene: la classifica dell' "Economist"
che ci mette nelle prime posizioni al mondo come "qualità della vita" è
verosimile. La gente è interessante, i modi piacevoli, i posti belli, il cibo
buono, il vino pure. Il guaio - ed è un grosso guaio - è questo: alcuni aspetti
della vita pubblica sono gravemente carenti, e peggiorano. Certe situazioni
appaiono irrecuperabili, e rischiano di far pendere il piatto della bilancia
verso il segno "meno": i pareri dei tuoi amici lo dimostrano. Per non essere
generico, elenco alcune situazioni italiane che molti Italians - compreso il
sottoscritto - trovano intollerabili. - una situazione politica mesozoica -
economia in seria difficoltà - familismo amorale (raccomandazioni, furbizie,
scorciatoie illegali dovunque) - stipendi ridicoli per un giovane laureato -
assenza di regole in molti campi - invecchiamento delle infrastrutture
(trasporti etc...) - retorica consolatoria su problemi drammatici (uno per
tutti: il sud) - concorsi sleali (universitari, e non solo) - difficoltà per le
giovani madri (spt nella grandi città) - lobby ubique (dai media allo sport) -
concorrenza insufficiente (dalla Tv alle Tlc) - televisione generalista in
caduta libera - scuola schizofrenica: professori bravi e malpagati; ma anche
molti zombie in cattedra - giustizia lenta (otto anni per un processo civile! Un
invito a nozze per i furbi). Potrei continuare, ma credo che ci siamo capiti. Te
la senti di affrontare/sopportare queste cose? Allora torna in questo posto
bellissimo, stimolante, pieno di gente affascinante. Altrimenti, resta dove sei.
Beppe Severgnini -
www.beppesevergnini.com
Mandi Walter. Non so che cosa
ne pensano "i miei utenti", ma io sono totalmente d'accordo con Beppe. Forse il
mio giudizio non fa testo, dato che non ho mai messo il naso fuori dal Friuli e
dall'Italia, anche se credo non passi molta differenza abitare in una delle
nostre grandi città, o in una metropoli del Nord America... Ma vivere in Friuli
è un'altra cosa... Sento che ogni tanto voi vi recate in Florida per un periodo
di vacanza... mentre noi la "Florida" ce l'abbiamo a due passi e ci andiamo ogni
fine settimana... se lo vogliamo...
Anche se tu trovi caotico viaggiare per le strade del Friuli a causa della
ragnatela di strade che collegano tra loro centinaia di paesi e paesetti, ti
assicuro che è affascinante sbagliare strada e scoprire borgate che non ne
conoscevi l'esistenza. Viaggiando attraverso le nostre strade, spesso penso a
voi che vivete lontano e non potete vedere quello che vedo io... anche se ogni
tanto sembra si divertano a rovinare tutto, come le nuove installazioni di
segnali indicatori... un'operazione infelice che è costata migliaia di euro e
che ha reso la circolazione più difficoltosa. A parte qualche stonatura, in
qualsiasi stagione il Friuli è una terra affascinante ed ogni pietra ha una
storia millenaria... E' importante avere una storia... ma questo è un'altro
discorso...
Per concludere, conoscendo abbastanza bene la tua situazione io ti consiglio di
rimanere dove sei, salvo fare qualche salto aldiquà dell'Atlantico per salutare
gli amici... tanto i pettegolezzi nostrani li leggi via internet sui nostri
quotidiani o sul "natisone". Mandi Walter e mi racomandi, une bussade a Marie.
Aldo.
|
From: REDOLFI GENOVEVA - Argentina
To: Aldo Taboga
Sent: Saturday, January 22, 2005 12:18 AM
Subject: CAMBIO DE MAIL
POR CONEXION ABANDA ANCHA POR UNOS DIAS ESTE ES MI NUEVO MAIL: redolfigenoveva@speedy.com.ar
Saludos ADALBERTO A A REDOLFI
From: Piussi Maria Eshter - Argentina
To: aldo taboga
Sent: Wednesday, January 19, 2005 4:18 AM
Subject: Tanti auguri
Caro Aldo: ti auguro un 2005 di benessere in salute e pace.
Scusami di non averti scritto prima ma mi è stato impossibile comunicarmi perchè
ho avuto dei problemi con il telefono.
Spero che stia bene, fammi sapere qualcosa della tua vita.
Io e la mia famiglia stiamo bene grazie a Dio. Io vivo con la speranza di
ritornare in Italia e trovarti per conoscerti in persona.... Mandi, Aldo, Stami
bene. Spero la tua risposta. Tanti baci per te da tutti noi. Ciao. Marìa Esther
e famiglia.
Mandi Mariester.
I tuoi auguri sono sempre molto graditi e validi, anche se nel 2005 ci siamo
lentamente già inoltrati. Molto presto usciremo dall'inverno dato che già ci
stiamo accorgendo che le giornate si allungano... a Pefanîa, un pêl di strîa; a
SantAntoni, un'ora al boni; alla Candelora, dell'inverno semo fora...
Anche tu lo sai bene che i friulani hanno sempre scandito il tempo con i loro
proverbi...
Per voi che abitate nell'altro emisfero invece succede l'opposto, tanto che per
noi è difficile immaginare di festeggiare il Natale sotto l'albero o vicino ad
un presepe, con 40 gradi di temperatura. Credo che anche per te, che non sei
nata in Argentina, all'inizio ti sarà sembrato molto strano...
Dopo uno stop di una settimana per una leggera forma influenzale, ora ho ripreso
a viaggiare, anche se non ancora a pieno regime... Sono comunque sempre in
debito con te, perchè ti avevo promesso di ritornare in Val Raccolana, e sebbene
ci sia passato vicino, durante tutto il 2004 non sono riuscito ad andarci...
Con la promessa di farlo nel corso del 2005 (se Dio vuole), ti saluto con un
mandi e una bussade a tutti... Aldo.
From: AlejandraValerioPereira
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, January 19, 2005 2:06 AM
Subject: necesito ayuda!!!
HOLA ALDO: OJALÁ LLEGUE A TI ESTE MENSAJE, LA VERDAD ES QUE VI TU PAGINA Y CREO
QUE ME PUEDES AYUDAR. ESTOY EN UNA SITUACION DESESPERANTE Y RUEGO AL CIELO QUE
PUEDAS DARME UNA MANO. SOY DE URUGUAY Y NECESITO ENCONTRAR UNA PERSONA AHI EN
ITALIA (SE FUE A ITALIA MAS O MENOS EN SETIEMBRE DE 2004), LO PEOR ES QUE NO SE
EN QUE REGION ESTÁ, PERO LO QUE SOLICITO ES QUE PUEDAS PUBLICAR EN ALGUN
PERIÓDICO DE ALTA DIFUSIÓN EL SIGUIENTE MENSAJE: "SE BUSCA A LEONEL FERNÁNDEZ URUGUAYO
DE LA CIUDAD DE SALTO" Y COLCA MI DIRECCION CORREO. SI TU TE HAS ENAMORADO
SERIAMENTE ALGUNA VEZ TE PIDO QUE CONTEMPLES MI DOLOR. GRACIAS DESDE YA UN
ABRAZO aleskca
From: Luigi Del Piccolo
To: TUTTI
Sent: Wednesday, January 12, 2005 11:39 AM
Subject: Fw: Corot par Agnul
Mandi a ducj
Magaricussinò o ai ricevude cheste brute gnove e la pant cussì, come che e jê.
Vuê al è muart Agnul Pitane. O volevi visâ chei che no àn ancjemò savût cheste
brute gnove e pandi il corot plui sancîr par cheste pierdite. Il Friûl al piert
un grant patriot, e ducj nô un grant amì, compagn di lote, mestri, ma soredut
une persone di une integritât morâl, di une culture e di une sensibilitât che al
è râr di cjatâ. Cun usgnot, sul cîl dal Friûl, e critie une stele in plui.
Oggi è morto Angelo Pittana. Volevo avvertire chi ancora non ha saputo la
brutta notizia ed esprimere il cordoglio più sincero per questa perdita. Il
Friuli perde un grande patriota, e tutti noi un grande amico, compagno di lotta,
maestro, ma soprattutto un uomo con un'integrità morale, una cultura ed una
sensibilità che è davvero raro trovare. Da stanotte, nel cielo del Friuli,
brilla una stella in più.
Luigi Del Piccolo (Luîs Dal Piçul) vigjidalpizul@aliceposta.it
www.natisone.it/tellini
From: Cappella Musicale "A.Perosa"
To: aldo@natisone.it
Sent: Saturday, January 08, 2005 10:08 AM
Subject: INVITO AL CONCERTO
CARISSIMO ALDO, TI MANDO VIA MAIL IL DEPLIANT RELATIVO AL NOSTRO PROSSIMO
CONCERTO IN DUOMO A UDINE IL 16 GENNAIO.SONO CERTO CHE NE DARAI NOTIZIA ANCHE
SUL TUO SITO, AL FINE DI COINVOLGERE IL MAGGIOR NUMERO DI ASCOLTATORI PER UN
CONCERTO CHE SI RIVELERA' SICURAMENTE UNICO E MOLTO INTERESSANTE.
CON LA SPERANZA DI POTERTI COME AL SOLITO INCONTRARE IN TALE OCCASIONE, COLGO
L'OCCASIONE PER MANDARTI UN CORDIALE SALUTO
CARLO PAVAN - CAPPELLA MUSICALE "ALBINO PEROSA" MORTEGLIANO
From: Gabriele Turissini
To: aldo@natisone.it
Sent: Friday, January 07, 2005 7:14 PM
Subject: CORO EGIDIO FANT NEWS
Egregio signor Aldo, sono Gabriele Turissini, quello che dovrebbe curare un po'
le pubbliche relazioni (con una parolona un po roboante) del Coro 'Egidio Fant'
di San Daniele che ieri ha cantato a Gemona per la Messa del Tallero. Spero
anzitutto che l'esecuzione sia stata soddisfacente.
Mi faccia sapere. Sono molto interessato ai commenti esperti esterni. Io di
musica non capisco un'acca onestamente. Mi diverto a cantare.
Ho visto il suo servizio sul concerto di Primavera a Orsaria del giugno scorso
dove avevamo cantato anche noi. Siccome ho notato che per il nostro Coro
mancavano le notizie e veniva indicato proprio il fatto che lei è 'In attesa di
curriculum' volevo solo invitarLa a dare un'occhiata al nostro sito per tutte le
informazioni. www.corofant.com). Le sarei infinitamente grato se mi da
suggerimenti, proposte, idee per renderlo migliore. Ne abbiamo bisogno. Grazie,
e scusi il disturbo! Gabriele
Mandi Gabriele.
Ti ringrazio per avermi segnalato il vostro sito, dal quale "ho rubacchiato" le
informazioni per completare la pagina del concerto di Orsaria. Ho dato
un'occhiata al sito e devo dirti che non hai bisogno di suggerimenti, dato che
ha una struttura molto più moderna del mio, e si vede che è fatto da
professionisti. Mi è molto piaciuta la Messa che avete accompagnato a Gemona,
della quale mi permetterò di mettere in rete qualche brano.
Mandi e... continuate così... Aldo Taboga
PS) Se mi invii l'indirizzo postale, ti spedisco il CD con la registrazione
della Messa.
From: Walter Cibischino - Ottawa
To: 'Aldo Taboga'
Sent: Thursday, January 06, 2005 11:01 AM
Subject: Legge anti fumo in Friuli
Comè la legge attuale antifumo in Friuli? Tieni i tuoi utenti informati!
Mandi Walter
Mandi Walter. La domanda più giusta avrebbe dovuto essere: Perchè non parli
della prossima entrata in vigore della legge antifumo in Italia?
Non ne ho parlato perchè non ritenevo una notizia importante per chi vive
lontano dall'Italia, anche se l'articolo di Beppe Severgnini che mi hai mandato,
ha centrato in pieno la situazione. Sono curioso di vedere che cosa succede
lunedì prossimo nell'osterie e nei bar che frequento, dove fin'ora i posacenere
dovevano essere svuotati diverse volte nel corso delle giornata. Come farà
Giorgio ad impedire di fumare a certi "zoccoli duri", che riescono a "bruciare"
il loro pacchetto giornaliero anche quando sono nella corsia di un'ospedale?...
Boh... Ti terrò informato sugli sviluppi vicenda... Mandi, Aldo
From: Aldo Cologna
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, January 05, 2005 11:33 PM
Subject: complimenti
Signor Aldo. Sono Aldo. Trentino di nascita, ma causa l'emigrazione posso
considerarmi Friulano, o almeno Veneto. Da quando avevo 17 anni, tempo della mia
prima emigrazione in Svizzera sono sempre stato in mezzo a loro. Ora che di anni
ne ho 61, e sposato ad una della bassa furlana da 38. Lei non favela furlan, ma
i miei cognati originari di Fauglis lo parlano ed io dopo tanti anni capisco al
90%.
Ora che sono pensionato ho molto tempo a disposizione e ne passo tanto navigando
tra le pagine del computer dove ho trovato il Suo sito. Devo farLe i complimenti
e' veramente una cosa ben fatta, sia per l'emigrante, che il piu'
fortunato colui che a potuto rimanere entro i confini della nostra bella, cara
Italia.
Recentemente pero' non posso piu' trovare le canzoni, cantate o musicate erano
cosi' belle, io e mia moglie passavamo tanto tempo in compagnia ad ascoltarle,
fermamente spero poterle ritrovare.
Dato l'occasione, del principio d'anno Le invio auguri per buon 2005 a Lei, alla
Sua famiglia ed a tutti che usano questo sito, Mandi Aldo.
From: Nilvia Blason
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, January 05, 2005 3:12 AM
Subject: Familia Blason
hola! soy MIlca Blason de Argentina y me gustaria tener contacto u obtener
informacion de la familia Blason de gradisca d'isonzo, ya que mi bisabuelo vino
desde alla a los 5 año y tenemos su pasaporte original, desde ya muchas gracias!!
From: Clelia e Natalino Gloazzo - Castions
To: "Taboga Aldo" <aldo@natisone.it>
Sent: Tuesday, January 04, 2005 6:05 PM
Subject: Buon proseguimento!!!
Mandi Aldo, bon proseguiment a ti e ducj chêi da rêt.
Cjalant le biele fotografie che tu âs mitût sula prime pagjine, mi soi visade di
che biele strofe dal cjant "Aquilee", che à dîs cussì: "Alce i vôi, o gjarnace
latine, su chê blancje corone di monts".
Splendida foto, splendido Friuli! Mandi e ancora Buon Anno. Clelia.
From: Luigi Pellegrini
To: <aldo@natisone.it>
Sent: Tuesday, January 04, 2005 12:04 PM
Subject: manifestazione corale a Trivignano nella giornata di sabato 8 cm.
Le segnalo, per un eventuale inserimento nella rubrica "avvenimenti in regione"
del suo bellissimo sito "di ca e di là dal Nadison", una manifestazione corale,
tutta al femminile, che si terrà a Trivignano Udinese, nella giornata di sabato
8 gennaio p.v. di cui al file che Le allego. Nel significare, altresì, che
l'ingresso al concerto sarà gratutito e che le eventuali offerte saranno
destinate alle popolazioni disastrate del Sud Est asiatico, mi è gradita
l'occasione per ringraziarLa sin d'ora per tutto ciò che vorrà fare e per
porgerle i migliori auguri per un felice
Anno Nuovo. Luigi Pellegrini.
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