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Appunti di viaggio - Parcheggiata la mia nuova
Clio nel piazzale a fianco della chiesa (come si vede
nella foto in alto), ho lasciato
libera la mia accompagnatrice
di
agire per conto suo (che qui vediamo tra la gente che
attendeva l'apertura della porta), mentre io facevo il
giro del Santuario per catturare le immagini necessarie
per questo servizio, sempre attento e pronto a
registrare le campane... che ho potuto effettuare solo
alle 10,45... Cinque minuti più tardi ero all'interno
della chiesa per predisporre i miei registratori,
piazzandone uno nelle vicinanze del coro di bambini
mentre provava il suo repertorio ed un secondo
attaccandolo ad una delle casse del sistema audio
interno. Approfittavo dell'occasione per scattare
qualche foto alla graziosa formazione corale, quando
sono stato folgorato da una voce femminile che mi
arrivava da dietro e che con autorevolezza mi intimava:
Guardi che questa è una cerimonia liturgica, e lei non
può stare lì davanti!... Io non mi sono nemmeno girato
per guardare in viso questa persona (probabilmente un
membro del CP), ed ho continuato a fare quello che
dovevo fare, prima di uscire per riprendere la cerimonia
di apertura della porta. Un simile episodio in altri
tempi mi avrebbe rovinato la giornata, ma dopo la mia
quasi ventennale esperienza nelle parrocchie delle
nostre quattro province, ora un simile atteggiamento non
mi disturba eccessivamente. Più volte mi è capitato di
imbattermi in questo tipo di persone,
interessate più alla forma che alla sostanza e
ritengono che la presenza del disabile in qual luogo
"disturbi" la maestosità delle cerimonia, specialmente
quando sono invitati ospiti importanti. Io ritengo che questi
comportamenti non siano in sintonia con gli insegnamenti
del Vangelo e con gli esempi ispirati... dall'Uomo venuto
dall'altro mondo... |