All'Abbazia di Rosazzo riecco le targhe storiche
(di Davide Vicedomini – Messaggero Veneto del 14 Novembre  2015)

          Si erano perse le loro tracce a metà degli anni '80 in seguito ai lavori di ristrutturazione e adeguamento post terremoto. Due anni fa il ritrovamento a opera del custode, nascoste dietro l'altare della chiesa. Le targhe storiche della Grande guerra sono tornate a far bella mostra di sè all'Abbazia di Rosazzo, mercoledì sera, in occasione delle celebrazioni di San Martino. A precedere la cerimonia di scoprimento è stata la messa celebrata dai monsignor Edoardo Scubla e Sergio Di Giusto, rispettivamente presidente e direttore dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo. Le targhe ricordano il passaggio allo storico complesso nel dicembre del 1915 del re Vittorio Emanuele III e nel giugno 1916 dei duchi d'Aosta Emanuele Filiberto di Savoia ed Elena di Francia. Allo stesso tempo richiamano gli accadimenti della prima guerra mondiale, quando l'Abbazia fu trasformata in ospedale militare «per i valorosi soldati - cita la targa del 1915 - della più grande Italia».
          «L'auspicio è che questa abbazia - ha commentato don Edoardo Scubla - non sia più ospedale militare per guarire feriti, ma solo punto per guarire e risollevare anime, come centro religioso, culturale e umanistico». Le due targhe originali, rovinate dal tempo, sono state posizionate sotto il Portico dei Pellegrini davanti alla chiesa per proteggerle, mentre due copie fedeli sono state posizionate sull'edificio a fianco della chiesa, dove erano state messe proprio durante la Grande guerra. «Chi si recava in Abbazia - spiega monsignor Scubla - aveva ancora ricordo di queste targhe. Ma era una memoria sbiadita nel tempo. Il rifacimento invece permetterà a tutti di riflettere sugli eventi del conflitto mondiale». L'Abbazia di Rosazzo ospita diverse iniziative, mostre e concerti durante tutto l'anno. Fino al 22 novembre sarà possibile visita re la mostra "Amore e scelta", con una collezione di opere della fondazione Pablo Atchugarry (9-12,15-18) a ingresso libero. Sabato 21 e domenica 22, in occasione della chiusura, visite guidate alle 16.