Sottoselva di Palmanova (UD), 18 Ottobre 2015
Chiesa dei Santi Sebastiano e Lorenzo
Santa Messa cantata per il tradizionale "Perdon dal Rosari"
accompagnata dalla Corale
della Parrocchia di Sottoselva diretta dal M° Franco Gori
CAMPANE
A Sottoselva si rinnova il
Perdon dal Rosari - Domenica 18 ottobre a Sottoselva si
celebra il tradizionale «Perdon dal Rosari» con la Santa Messa,
allietata dai canti liturgici del coro locale. Quindi, alle 15,
appuntamento con un momento di preghiera e con la processione
lungo le vie del paese con l'immagine della Madonna,
accompagnata dalla Banda cittadina di Palmanova. Noi abbiamo
operato solo nella mattinata...
SALVE REGINA
PREGHIERE
...Don Ivo Solarini all'omelia...
...in queste riprese dal fondo...
La chiesa di Sottoselva -
La Veneranda chiesa di San Sebastiano, sita a
Sottoselva, si trovava un tempo in mezzo alla strada che
oggi conduce a Clauiano, ed era inizialmente una della
chiese filiali della pieve di San Lorenzo di Sottoselva
(paese che perse questo appellativo dopo la costruzione
della città-fortezza di Palmanova) per poi passare a quella
di Palmada. Durante il periodo francese nell’abitato di
Sottoselva vennero distrutte otto case mentre i segni più
tangibili della distruzione si avvertirono negli abitati di
Ronchis di Capitolo, Palmada e San Lorenzo. In quest’ultimo
paese vennero demoliti il cimitero, la chiesa e divelte le
fondamenta della stessa. Per Sottoselva la “spianata”
comportò la distruzione di circa otto case. Nel 1813, con
decreto prefettizio, le Chiese di Sottoselva e di San
Lorenzo, definite in comunione e consorelle, verranno
unificate sotto il titolo di “veneranda Chiesa di S.
Sebastiano di Sottoselva e demolita di S. Lorenzo”. La
maggior parte degli arredi sacri della Chiesa di San Lorenzo
erano custoditi in una cantina a Sottoselva ma durante
l’assedio questa fu colpita dalle bombe cadute anche nel
paese e quello che non bruciò fu rubato dai militari in
quanto tutti gli abitanti erano fuggiti e ben poco si salvò.
Nello stesso periodo si avvertirono i contrasti tra la
Fabbriceria di Sottoselva e quella di San Lorenzo in quanto
gli abitanti del paese distrutto reclamavano la possibilità
di ricostruire il proprio edificio sacro in altro luogo.
Finalmente nel 1817 vennero trasferiti “oneri ed onori”
della chiesa di San Lorenzo a quella di Sottoselva e
contestualmente anche consegnati i relativi libri. Con
l’unificazione delle due chiese si pose la questione della
costruzione di un nuovo edificio considerando l’infelice
posizione e anche le dimensioni ridotte della vecchia
chiesa. Dopo notevoli traversie burocratiche e avendo
dimostrato di poter sostenere tali spese, venne data
l’autorizzazione per questa nuova costruzione. Nel progetto
iniziale avrebbe dovuto riflettere l’unione delle due Chiese
ma alla fine si giunse a una soluzione più economica ma
sufficiente per un piccolo paese. Il progetto fu opera dell’ingeniere
Bonini di Palmanova; il prezzo d’asta per la sua costruzione
(senza campanile) fu di 10.398 lire e si aggiudicò i lavori
il reverendo GioBatta De Biasio di Jalmicco. Venne imposto
dall’autorità ecclesiastica di utilizzare materiali utili
provenienti dal vecchio edificio di culto. Nel 1844 vennero
gettate le fondamenta della nuova chiesa e della vecchia
venne smantellata inizialmente solo la navata mentre il coro
e la sacrestia rimasero in piedi finchè non fu possibile
utilizzare la nuova che venne ultimata nel 1847. All’interno
trovò collocazione la pila dell’acquasanta, datata 1562,
proveniente dalla distrutta Chiesa di San Lorenzo. Inoltre,
venne imposto dalla curia di utilizzare il più possibile
l’altare del vecchio edificio; per questo motivo l’altarista
carnico Vriz di Raveo adattò il vecchio altare alla nuova
chiesa. Il campanile, invece, venne costruito appena nel
1855 al posto di una torretta in legno provvisoria. Oggi la
Chiesa è dedicata a San Sebastiano e San Lorenzo e la
comunità di Sottoselva celebra entrambi i Patroni nel
ricordo e nel rispetto della propria storia. Le principali
festività sono: - San Sebastiano: 20 gennaio - San Lorenzo:
10 agosto - Terza domenica di Ottobre: Festa del “Perdon dal
Rosari” con tradizionale processione della statua della
Madonna per le vie del Paese.
Testo di Maria Trevisi -
http://www.parrocchiapalmanova.it/le-chiese/la-chiesa-di-sottoselva/ |
...la cerimonia è
proseguita dalla liturgia eucaristica al Padre Nostro...
CANTO ALL'OFFERTORIO
AVE MARIA
BENEDIZIONE
...la Corale della Parrocchia
di Sottoselva accanto alla "Madone
dal Rosari"...
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
...ho
trovato in rete questo vecchio articolo pubblicato da "IL PICCOLO",
ed ho creduto opportuno inserirlo in questa pagina prima che vada
perduto...
La chiesa di San
Lorenzo racconta la storia di Sottoselva
- Sottoselva, un
paese spesso dimenticato, un borgo quasi subissato
dall'imponenza e dall'importanza di Palmanova. Ma la sua
ricca, quanto ai più sconosciuta, storia è stata portata
alla luce dal professor Ferruccio Tassin, attraverso la sua
chiesa dedicata a San Lorenzo, vero scrigno di documenti e
di testimonianze. «Che la gente di Sottoselva sia sempre
stata attaccata alla chiesa si vede tuttora dal nitore
dell’interno, la cura nel conservare ogni oggetto, anche
minimo, di arredo e di suppellettile sacra, di documenti
cartacei o materiale», asserisce Tassin. E proprio su queste
basi, secondo lo storico di Visco, con saggezza, l’arciprete
di Palmanova ha promosso a cura della Soprintendenza
archivistica regionale, un imponente lavoro di
inventariazione e sistemazione di tutti gli archivi delle
ville ancora esistenti e di quelle scomparse.
«Personalmente, ho messo le mani nell’archivio della Curia
di Udine e nel parrocchiale, e ho visitato più volte,
l’ultima molto attentamente, questa chiesa», ha sottolineato
Ferruccio Tassin. Lo storico attesta, nella sua ricerca, che
Sottoselva ha avuto la sua celebrità esterna, come merce di
donazione, intorno al 1000, come vittima di incendio per
mano dei Turchi nel 1477, come paese in perenne bilico di
essere distrutta per utilità altrui. E la spada sospesa sul
capo se la tenne dal 1596 per mano veneta, fin quando fu
calata dai francesi agli inizi dell’800 per la spianata
della fortezza, ma prima anche per il popolamento della
città stellata. L’ultimo tocco di notorietà nel 1848, per
qualche incendio di quell’anno orribile nei confini interni
all’impero d’Austria. E poi una sarabanda di confini, di
giurisdizioni ecclesiastiche, statuali, di terre comuni.
Questo breve resoconto di Ferruccio Tassin rappresenta solo
un piccolo tratto di strada di questa comunità, sempre in
lotta con la natura, con gli eventi, in balia dei potenti,
con l’unica speranza in Dio, nei santi, nella maternità
della Madonna, che lo storico ha riportato alla luce, dopo
una lunga ricerca che rappresenta un’importante
documentazione della genesi di questa piccola frazione di
Palmanova.
Alfredo Moretti - 29
settembre 2014
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/09/29/news/la-chiesa-di-san-lorenzo-racconta-la-storia-di-sottoselva-1.10023990 |
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