...alcuni momenti
della cerimonia...
...fino all'omelia di Don Giovanni Straulino...
...dalle preghiere dei fedeli...
...intervento
di Luciano
Sandron dell'Associazione "Ricordate Izourt"
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Invitiamo a visionare i nostri precedenti servizi effettuati alle date:
25 OTTOBRE 2012>>> 24 MARZO 2013>>> 10 GIUGNO 2013>>>
È morta a 104 anni Emma Pellis Gregorutti
CASSACCO. Il “Messaggero Veneto” ha perso una delle sue
lettrici più anziane: si è spenta, infatti, a 104 anni,
compiuti a gennaio, Emma Pellis di Montegnacco.
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Izourt, tragedia da non dimenticare È il caso della tragedia d'Izourt nei Pirenei francesi. Avvenne 75 anni fa, esattamente il 24 marzo 1939, e vi trovarono la morte 31 operai di cui 29 italiani, 8 erano friulani. Questi i loro nomi Umberto Braida di Travesio, Aurelio Del Fabbro di Pagnacco, Giuseppe Giampaoli di Pagnacco, Ercole Gregorutti di Cassacco, Vincenzo Pezzetta di Buja, Settimo Serbosini di Tricesimo, Vincenzo Tassan Caser di Aviano, Carlo Zat nato a Zurigo ma da genitori di Caneva. La località di Izourt é tra le montagne al limite tra Andorra e Francia a 1650 m di altezza, il quel periodo una diga era in costruzione per sbarrare un laghetto, il cantiere comportava dei baraccamenti per gli operai ed é qui che alle 7.30 del mattino una tormenta di neve di una incredibile intensità si abbatté sul cantiere, dei venti violentissimi ed il peso di oltre sei metri di neve scoperchiarono e fecero crollare le baracche malgrado fossero state costruite solidamente, in pietra, dagli operai stessi. I superstiti tentarono di soccorrere i compagni feriti sotto la neve e le macerie, il freddo era polare, le condizioni meteorologiche estreme, le installazioni elettriche, teleferica distrutte, senza l'elettricità nessun mezzo di comunicazione possibile: la tormenta impedisce ogni tentativo. I primi soccorsi arriveranno solo nel pomeriggio, si poté evacuare i primi feriti l'indomani 25 marzo, la sera stessa il prefetto ordinò l'evacuazione della zona, lasciando sul posto della catastrofe, i corpi dei deceduti, che saranno evacuati a valle, dai militari francesi, più giorni dopo, i morti avevano tra i 23 e 52 anni e furono inumati nel piccolo cimitero accanto alla chiesa, del paese di Vicdessos. La seconda guerra mondiale sta per scoppiare, gli italiani diventeranno, per un periodo, dei nemici della Francia, le tombe degli operai italiani verranno dimenticate ed eliminate. Dal 2002 qualcosa si muove per ricordare quei morti. In Friuli tutti nomi dei defunti furono trovati, ed anche i loro familiari. Oggi nel cimitero c'é una bella lapide, con tutti i nomi dei morti, dei gemellaggi sono stati concretizzati tra comuni italiani e francesi. L'Ente Friuli nel Mondo, tramite Danilo Vezzio del Fogolar Furlan di Lione, ha voluto essere presente alle commemorazioni svoltesi nel 2012, per l'inaugurazione del Cammino della Memoria, che parte da fondovalle per salire su, alla diga d'Izourt. E anche quest'anno quei morti saranno ricordati qui in Friuli dove oggi alle 11 al santuario della Madonna del Monte a Marsure di Aviano verrà celebrata una messa in occasione dell'anniversario. L'Izourt non sarà il nome di una battaglia della Grande guerra e nemmeno una cronoscalata, ma forse proprio per questo vale la pena di non essere dimenticato. |