Messa d'Oro per quattro sacerdoti della Slavia
animata dai cori riuniti
delle Valli del Natisone
con Antonio Qualizza all'organo
...qualche click
prima della messa...
CANTO DI
APERTURA
...preghiere - kyrie - gloria...
...una panoramica
alla Liturgia della Parola...
LETTURA DEL VANGELO - ESTRATTO DALL'OMELIA -
PREGHIERE DEI FEDELI
...all'offertorio...
...alla liturgia eucaristica...
...alla comunione...
...inizio degli interventi...
...delle autoritŕ e
rappresentati della varie associazioni culturali italiane e
slovene...
BENEDIZIONE
...dopo l'ultimo
canto avevo giŕ ritirato e spento il registratore che si vede nella
foto,
ma poi l'ho riacceso per riprendere l'ultima parte di "Lepa si Roza
Marja"...
(atri due
"aggeggi" erano piazzati in diverse locazioni)
...non potevano
mancare le pose per le foto ricordo...
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...per la
realizzazione di questa pagina mi sono avvalso anche del servizio
fotografico
del nostro collaboratore Oddo Lesizza, che ringraziamo di cuore...
Velik
senjam za Benečijo - Grande festa per la Slavia
(Tratto da:
http://www.dom.it/)
Velik
senjam je bil v soboto, 27. junija, v Špietru. Štirje
beneški duhovniki so praznovali zlato mašo. Ti so msgr.
Marino Qualizza, g. Mario Gariup, msgr. Dionisio
Mateucig in g. Božo Zuanella. Vsi Slovenci videnske
pokrajine so se jim zahvalili za to, ker že petdeset let
hodijo po poti Čedermacev, tistih duhovnikov, ki so vse
moči posvetili Bogu in domačim ljudem. Prisotni so bili
vsi župani sedmih občin Nediških dolin in predstavnica
občine Dolina, pokrajinski svetnik Fabrizio Dorbolň,
parlamentarka, Serena Pellegrino, evroposlanec Lojze
Peterle, načelnik upravne enote Tolmin, Zdravko Likar,
deželni predsednik Sso Walter Bandelj in predsednica
Skgz za vidensko pokrajino Luigia Negro. V imenu Sso
videnske pokrajine se je predsednik Riccardo Ruttar
zahvalil štirim zlatomašnikom za vse to, kar so storili
v teh letih. Podpredsednik deželnega sveta Igor Gabrovec
je pa povedal, kako so zlatomašniki prispevali k
ohranitvi in razvoju slovenske narodne zavesti na tem
območju, ki je veliko let bilo žrtev nacionalistične in
asimilacijske politike. V imenu Urada RS za Slovence v
zamejstvu in po svetu je pozdravila Marija Pukl.
Čestitke za delo zlatomašnikov so prišle tudi iz
koperskega škofa Jurija Bizjaka. Pismo je prebral
Silvester Gaberšček iz Ministrstva za kulturo RS.
Pozdravil je tudi odbornik za šolstvo videnske
pokranjine Beppino Govetto. Maši, ki so jo peli združeni
zbori Nediških dolin, je sledilo lepo družabno srečanje.
E’ stata una bella festa
sabato 27 giugno per la comunitŕ slovena della provincia
di Udine. Nella chiesa parrocchiale di San Pietro al
Natisone, gremita per l’occasine, hanno celebrato la
messa d’oro in lingua slovena mons. Dionisio Mateucig,
originario del comune di Drenchia e oggi parroco a
Camporosso e rettore del santuario del Lussari; don
Mario Gariup originario di Topolň, parroco di Ugovizza e
Valbruna; don Natalino Zuanella originario di Biacis e
parroco di Tercimonte e Savogna e mons. Marino Qualizza
originario di San Leonardo, docente di dogmatica al
seminario di Udine e direttore responsabile del Dom.
Qualizza celebra ogni sabato la messa in sloveno nella
chiesa di San Pietro e ogni domenica a Drenchia. «Cosa
possiamo dire di noi senza vantarci – ha detto durante
l’omelia mons. Marino Qualizza -? In questi anni abbiamo
capito cosa vuol dire la parola “libertŕ”, parola chiave
nel vangelo di Giovanni. Libertŕ vuol dire che non ci
preoccupiamo delle cose esteriori, dei riconoscimenti,
ma ci apriamo a una convinzione interiore per quella
nuova legge che č nuova veritŕ per i cristiani. Nella
religione cristiana la libertŕ č amore». E questo amore
non č solo per i paesi della Benecia e della Val Canale
e per le persone che vi abitano, ma anche per la cultura
e la lingua slovene fortemente radicate nel territorio.
«In un certo senso – spiega ancora Qualizza – abbiamo
sposato la nostra terra e desideriamo che diventi libera
e che gli abitanti si rendano conto della bellezza che
contiene: una bella cultura e le belle varianti
dialettali della nostra lingua slovena. E che l’amore si
mostri nell’amore per la propria terra». Quale augurio
per il futuro? «Che nei nostri paesi – conclude Qualizza
– risuonino ancora la lingua e le canzoni slovene, che
sappiano mostrare a parole la gioia per la vita e la
forza della fede che tutto rinnova». Un sentito
ringraziamento ai quattro sacerdoti č arrivato dalla
Confederazione delle organizzazioni slovene-SSo. «La
cosa piů bella – ha detto il presidente per la Provincia
di Udine Riccardo Ruttar – č esprimere la nostra
gratitudine alla messa in sloveno, che č ritornata qui a
San Pietro appena due anni fa, dopo che nel 1933 era
stata proibita dal fascismo. Se non ci fossero stati
mons. Qualizza, mons. Mateucig don Gariup e don Zuanella
avremmo perso la nostra vera identitŕ. Con la messa in
sloveno di oggi i nostri sacerdoti ci invitano ad essere
orgogliosi di quello che siamo senza vergogna e senza il
senso di inferioritŕ che le politiche di
italianizzazione ci hanno cercato di imporre per lunghi
anni». «I sacerdoti della provincia di Udine – ha detto
Igor Gabrovec, che ha portato i saluti della Regione –
hanno avuto un ruolo fondamentale nella conservazione
della lingua e cultura slovene. In tutti questi anni, i
nostri sacerdoti si sono opposti alla bufera come dei
giganti: non si sono piegati e non si sono spezzati.
Siamo loro grati per la loro dimostrazione di umiltŕ che
č allo stesso tempo rettitudine, instancabilitŕ e che č
un dono». A nome del Ministero della Repubblica di
Slovenia per gli sloveni oltreconfine e nel mondo č
intervenuta Marija Pukl che ha ringraziato i sacerdoti
per la loro attivitŕ pastorale e culturale sul
territorio. «Il popolo che č cosciente della ricchezza
della propria lingua e cultura – ha detto – sopravvive a
tutte le difficoltŕ». Silvester Gaberšček del Ministero
per la cultura sloveno ha letto una lettera di auguri
inviata ai quattro sacerdoti dal vescovo di Capodistria
Jurij Bizjak. A nome della Provincia di Udine ha portato
i saluti l’assessore all’Istruzione, Beppino Govetto.
Molte le autoritŕ che sono intervenute alla
celebrazione, animata dai cori riuniti delle Valli del
Natisone. Erano presenti l’europarlamentare sloveno
Lojze Peterle, l’onorevole Serena Pellegrino, il
consigliere provinciale Fabrizio Dorbolň, il prefetto di
Tolmino Zdravko Likar, i sette sindaci delle valli del
Natisone, una rappresentante del comune Dolina, la ex
ministro per gli sloveni oltreconfine e nel mondo,
Ljudmila Novak, e il presidente della Confederazione
delle organizzazioni slovene della regione, Walter
Bandelj. |