Benedizione del Campanile restaurato
Messa e Processione per il Patrono San Giovanni Battista
presieduta da S.E. Mons Andrea Bruno Mazzocato
accompagnata dal Coro Parrocchiale e dalla Banda di
Corno di Rosazzo
...in attesa
dell'Arcivescovo, alle scampanate sono seguite le esecuzioni della
banda...
...fino all'inizio della cerimonia di benedizione del campanile...
...introduzione del
parroco Don Luigi Paolone e preghiere di Benedizione
dell'Arcivescovo...
....all'interno ella chiesa...
...dopo una
sommaria descrizione dei lavori eseguiti...
ESTRATTO DAL CANTO
D'INIZIO E PREGHIERE DI
APERTURA
...per ragioni di spazio tralasciamo la prima parte della liturgia della Parola...
...omelia di S.E. Mons. Andrea Bruno Mazzocato...
...dalla preghiera
dei fedeli al Padre nostro...
...gli alpini hanno preso in consegna la statua di San Giovanni per
la Processione...
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...il rientro...
...la scampanata coperta dalla banda in arrivo...
...e di nuovo l'intervento degli alpini...
BENEDIZIONE E CANTO DI CHIUSURA
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...mentre tutti si erano trasferiti nelle strutture della parrocchia per il
rinfresco...
...ho atteso la discesa dei scampanotadôrs del gruppo di Corno di Rosazzo per la foto
ricordo...
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Campane di nuovo a festa
(Erika Adami -
La Vita
Cattolica)
«In molti mi hanno detto di essersi accorti di quanto importante sia il campanile nella vita quotidiana solo in questi mesi in cui abbiamo vissuto i momenti forti e quelli normali della nostra comunità senza il suono delle campane», afferma il parroco don Luigi Paolone. «In effetti - aggiunge - un paese, una comunità cristiana sono mutilati se sulla chiesa, sui tetti non sovrasta un campanile. Se non per la collettività intera, per la maggior parte di essa, il campanile è un punto di riferimento (e un tempo lo era molto di più!), la prima costruzione visibile che ci saluta quando si torna a casa. E, soprattutto, è la culla delle campane che ci ricordano che formiamo una comunità, con un linguaggio che tutti riconoscono, in particolare i credenti. Il campanile è anche l'edificio più antico del paese: la sua datazione non è certa, ma nel 1500 c'era già, probabilmente aveva la funzione di torre di difesa o di avvistamento, poiché la sua posizione permette un ampio raggio di osservazione del territorio circostante. Non potevamo lasciarlo sgretolare sotto il peso degli anni, del terremoto e degli agenti atmosferici, che avevano reso pericoloso anche l'utilizzo delle campane». Da qui, la decisione di metterlo in sicurezza con un intervento radicale. Una decisione non facile, vista l'ingente spesa - 250 mila euro -, coperti, per quasi la metà, da un contributo regionale; per la restante parte la comunità parrocchiale ha fatto ricorso all'accensione di un mutuo, confidando nella generosità di privati e aziende locali.
Arrivati alla conclusione dei lavori, ora è il momento della festa. Domenica 21 giugno, alle 18, in occasione della ricorrenza del patrono San Giovanni Battista, l'Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, benedirà il campanile restaurato e celebrerà la Messa, seguita dalla tradizionale processione lungo le vie del paese. La serata si concluderà con la cena comunitaria in canonica.
Prima dell'inaugurazione sono stati programmati due momenti di riflessione e preghiera, che prepareranno la comunità alla festa del 21 giugno. Giovedì 18, alle 20.30, la parrocchiale di San Giovanni al Natisone ospiterà la presentazione del libretto curato da Fabrizia Bosco e Anita Deganutti sulla storia della parrocchia, del campanile e della chiesa. Il giorno dopo, venerdì 19, alle 20.30, sulle sponde del Natisone (partendo dalla chiesa di Bolzano), si svolgerà una serata di preghiera nel corso della quale don Pierluigi Di Piazza, «anima» del Centro Balducci di Zugliano, attualizzerà il messaggio di San Giovanni Battista.
Inoltre, sabato 20 giugno, alle 19, davanti alla chiesa parrocchiale saranno benedette le «erbe di San Giovanni» e, nella ricorrenza del patrono, mercoledì 24 giugno, alle 20, sarà celebrata una Messa solenne, seguita, alle 21, sempre in chiesa, da un concerto di musica sacra.