Vendoglio di Treppo
Grande
(UD), 13 Marzo 2022
Collaborazione
Pastorale delle parrocchie di
Caporiacco, Colloredo di Monte Albano,
Lauzzana, Treppo Grande e Vendoglio.
SCAMPANOTADE
Santa Messa
Solenne
per l'inizio del
Ministero Pastorale del nuovo parroco
accompagnata dal Coro
Interparrocchiale
Presentazione della celebrazione
-
L'inizio del ministero pastorale del nuovo Parroco è un
avvenimento di rilievo per la nostra comunità. Essa,
riconoscente al Signore, Pastore grande del gregge (cfr. Eb 13,
20), accoglie colui che l'Arcivescovo ha designato quale guida
di questa porzione di popolo di Dio affinché in mezzo a noi
annunci la Parola di Dio, presieda l'Eucaristia e gli altri
sacramenti e sostenga la testimonianza della carità.
Opportunamente l'ingresso del Parroco viene celebrato nel
giorno
del Signore
quando la comunità cristiana si
raduna per l'Eucaristia.
In tale giorno e in tale circostanza, infatti, la Chiesa
fa gioiosa memoria della Pasqua del suo Signore nell'ascolto
della Parola di Dio e nella partecipazione all'unico pane e
all'unico calice.
Alcuni momenti esprimeranno il
valore ecclesiale di un evento che non può essere confuso con un
semplice avvicendamento o con una "presa di possesso" di una
proprietà. È, piuttosto, la celebrazione del ministero di Cristo
pastore che continua nel tempo e in mezzo agli uomini grazie
alla potenza dello Spirito.
In primo luogo, il nuovo Parroco viene
accolto alla porta della chiesa parrocchiale, la
"casa" dove la comunità cristiana si raduna ogni giorno per
celebrare la salvezza.
...immagini
lungo le navate prima della Messa...
CANTO DI APERTURA DEL CORO INTERPARROCCHIALE
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La presentazione
del nuovo Parroco, all'inizio della celebrazione, culminante nella lettura del
decreto arcivescovile di nomina. Tale lettura ricorda la
comunione del nuovo Parroco con il pastore della nostra
Arcidiocesi.
PRESENTAZIONE DEL NUOVO PARROCO E LETTURA DEL DECRETO DI NOMINA
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L'invocazione allo Spirito Santo con
il canto del Veni Creator Spiritus, sottolinea in
forma orante l'azione dello Spirito che guida e rafforza i passi
di ogni presbitero
per il servizio dei fratelli. La preghiera che sigilla questo
momento invocativo domanda la benedizione di Dio per il Parroco
e la sua nuova comunità.
VENI CREATOR SPIRITUS
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Alcuni gesti manifestano il ministero del
Parroco: la consegna del libro dei Vangeli, conforto e impegno per l'annuncio cristiano;
l'aspersione
con l'acqua battesimale e la venerazione dell'altare
a memoria dei sacramenti
dell'iniziazione cristiana che il Parroco è chiamato a
celebrare.
-
La rinnovazione
degli impegni assunti al momento dell'Ordinazione
da parte del Parroco assume un
valore del tutto particolare in quanto avviene davanti al popolo
affidato alle sue cure.
-
A conclusione della Liturgia della Parola,
la professione di fede
con il Simbolo di Aquileia
viene proferita dal solo Parroco: viene così esplicitato
l'impegno a custodire e a diffondere la fede cattolica.
....panoramica
sulle navate dal lato sinistro...
...immagini alle
letture e alle preghiere dei fedeli...
...immagini
all'omelia riprese dal fondo della chiesa...
CANTO
ALL'OFFERTORIO
...dalla
liturgia eucaristica al Padre Nostro...
CANTO ALLA
COMUNIONE
...e dopo gli
interventi dei Direttori dei C.P. e dei Sindaci coinvolti...
DÔS PERAULIS DI
RINGRAZIAMENT DI DON ARTUR
- Da font de mê
anime o gjolt, o esulti,
il miôr, de mê musiche a Diu lu cjanti
che ancje se picule s'impense di me:
da font de mê anime cjantin al gran Re!
- O jeri tant puare e mi à preferide,
parceche plui libare in cûr mi à cjatade
par chest ogni anime mi benedirà:
o jeri tant puare e Diu mi cjalà.
- Il plen di supierbie Idiu lu savolte,
il grant in te storie da l'alt lu dismonte,
ma il debul al sacie di ogni bontât:
il plen di supierbie al sbasse il so cjâf.
- Gno popul, consoliti, che no ti bandone,
che lui di difinditi ti à fat la promesse;
la fuarce dai debui e reste in Jahvè:
gno popul, consoliti, che Diu l'è cun te!
...con dissolvenza esibita dal gruppo locale dei scampanotadôrs...
Cari Amici della Collaborazione Pastorale delle
parrocchie di Caporiacco, Colloredo di Monte Albano,
Lauzzana, Treppo Grande e Vendoglio, il nostro
Arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato mi ha
nominato Parroco delle vostre comunità. Per questo
motivo ho deciso di scrivervi due parole per
presentarmi.
Mi chiamo Artur Kotowicz,
sono nato in Polonia nel 1978 e vivo in Italia da
molti anni. Sono un sacerdote dell'Arcidiocesi di
Firenze. Sono stato ordinato sacerdote il 15 aprile
2007. Dopo l'ordinazione ho prestato il mio servizio
pastorale in diverse parrocchie. Negli ultimi tre
anni ero parroco di due parrocchie tra le colline
vicino a Firenze: S. Martino a Molin del Piano e
Sant'Andrea a Doccia. Nell'autunno del 2020 mi
sono rivolto all'Arcivescovo di Udine chiedendo di
essere accolto in questa diocesi allo scopo di
avvicinarmi al confine nordest dell'Italia e così
essere più vicino al mio paese di origine. Dopo le
dovute verifiche e con il consenso dell'arcivescovo
di Firenze, il card. Giuseppe Beton, sono stato
accolto nella vostra Arcidiocesi. Con la nomina a Parroco
delle vostre comunità, il Vescovo Andrea Bruno
esprime la sua fiducia in me e nel mio servizio
pastorale. Grato al nostro Arcivescovo per la sua
fiducia e gentilezza, da parte mia ho promesso di
fare del mio meglio. Quale modo migliore per
ricambiare la fiducia del Vescovo se non attraverso
un sincero e appassionato impegno pastorale? Vengo ad annunciare il Vangelo
tra voi con un pò di trepidazione perché sono
consapevole di essere di fronte a una cultura, le
usanze e perfino la lingua (quella friulana),
diverse da quelle toscane. Questo tuttavia è
diventato per me un motivo in più per desiderare fin
dall'inizio di inserirmi abilmente nel cammino della
fede che già state già facendo, e che vi vede
impegnati nell'attuazione del progetto pastorale
diocesano riguardante le Collaborazioni Pastorali. Confido che tutti voi
vogliate aiutarmi nel mio inserimento affinché possa
ambientarmi bene e servire con gioia il Signore e
questa Chiesa che siete anche tutti voi. In attesa di incontrarvi e di conoscervi mando a tutti
un cordiale saluto e la benedizione del Signore. MANDI! SI VIODIN - d. Artur
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Arrivo di don Artur accolto dai suoi fedeli
(Alessandra Ceschia -
Messaggero Veneto)
«O volevi ringracià ducj par furlan». Don Artur
Kotowicz ha salutato così, ieri, i suoi nuovi
fedeli durante la messa celebrata da monsignor
Andrea Bruno Mazzocato che ha segnato il suo
ingresso ufficiale nelle parrocchie di Treppo
Grande, Vendoglio, Colloredo di Monte
Albano-Lauzzana e Caporiacco.
Trasferitosi nella canonica di Treppo Grande una
decina di giorni fa, don Artur si è già acclimatato:
«Sto imparando il friulano» ha annunciato,
ringraziando la comunità per la calda accoglienza
riservata nel corso di una celebrazione musicalmente
scandita dalle voci dei cori di Caporiacco, di
Colloredo-Lauzzana e Alpe Adria.
«E stata una cerimonia solenne - ha ammesso - che
ha visto la partecipazione di molti parrocchiani,
dei sindaci di Treppo Grande Manuela Celotti e di
Colloredo di Monte Albano Luca Ovan, ma anche da
parte del gruppo di giovani animatori con i quali
preparerò i centri estivi e del consiglio pastorale.
Questa è una comunità vivace e attiva».
Don Artur succede a don Daniele Calligaris, dal 5
marzo parroco di Fagagna, Villalta e Ciconicco e
coordinatore della Collaborazione pastorale di
Fagagna.
Di origini polacche, don Artur Kotowicz è giunto in
Italia con la famiglia quando aveva 8 anni. Si è
formato nel seminario di Firenze, dove è stato
ordinato sacerdote e ha svolto il compito di
parroco. Fino a sei mesi fa ha guidato le
parrocchie di San Martino a Molino del Piano e
Doccia.
A nome
dell'amministrazione comunale di Treppo Grande
assicuro piena collaborazione al nostro nuovo
parroco - ha esordito la sindaca Celotti dando
il benvenuto al sacerdote -, con l'auspicio che
il cammino in mezzo a noi possa essere un buon
cammino, di reciproca crescita, ricco di
ascolto, di obiettivi condivisi, e di relazioni
positive».
«L'insediamento di un
nuovo parroco - le ha fatto eco il primo
cittadino di Colloredo Ovan - è un cambiamento
significativo per una piccola comunità come la
nostra, le cui attività hanno sempre ruotato
anche intorno alle tradizioni religiose. Sono
certo don Artur - ha concluso rivolgendosi al
parroco - che insieme, in semplicità, ma con
determinazione, sapremo intraprendere questo
nuovo cammino». —
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