Lestizza (UD), 9 Febbraio 2020
Chiesa parrocchiale
L'antico borgo della chiesa, che un tempo conservava i resti visibili della "centa" nei muri delle case, appare ora completamente stravolto nei suoi caratteri tipologici originari da interventi edilizi realizzati alla fine di questo secolo. L'unica testimonianza superstite č la cosiddetta "Toresse di Garzėt" situata al centro di un gruppo di case rurali alle quali si accede da un sottoportico retrostante la "centa". Costruita probabilmente durante la seconda metā del XV secolo, ebbe funzioni difensive e di avvistamento durante le incursioni dei turchi. Essa infatti era rivolta in direzione dell'antica via di Starpęt, che conduceva a Mortegliano, da dove giungevano le guarnigioni turche. Nel corso del XVII secolo, venuta a mancare l'originaria funzione difensiva, la torre venne utilizzata come colombaia.
...immagini alle letture e preghiere...
...e all'omelia di Don Adriano...
...ripreso dal fondo della chiesa...
...dalla liturgia
eucaristica al Padre Nostro...
...la pesante
statua di San Biagio č stata caricata in spalla dai coscritti
dell'annata 2001...
...e portata in processione per le vie del
paese con le varie soste di preghiera...
...in testa il Corpo
Bandistico Comunale "G.
Rossini"
di Castions di
Strada
...
...ritorno in
Piazza San Biagio per l'ultima fermata di preghiere...
...e rientro lungo Via della Chiesa...
...per
l'ultimo omaggio a San Biagio e la benedizione della gola
accompagnati dalla banda...
...il Gruppo di
Scampanotadôrs Furlans al termine delle esibizioni.
Qualcuno ha voluto che mi unissi al gruppo... e questi sono i
risultati...
San Biagio, il martire che protegge dal mal di gola. - Il martire Biagio č ritenuto dalla tradizione vescovo della comunitā di Sebaste in Armenia al tempo della "pax" costantiniana. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, č invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo. A questo risale il rito della "benedizione della gola", compiuto con due candele incrociate. Nell'VIII secolo alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui č patrono e dove č sorta una basilica sul Monte San Biagio |