Mortegliano
(UD), 26 Gennaio 2020
Chiesa
della Ss Trinità
Altri servizi realizzati a Mortegliano del
4 Giugno 2006
-
26 gennaio 2014
-
29 Gennaio 2017 -
28 Gennaio 2018.
Non avendo un campanile proprio, le
cerimonie alla SS. Trinità sono segnalate dalle campane del
Duomo...
...estratto
registrato mentre mi dirigevo
al parcheggio...
...mentre io
indugiavo all'interno di un Duomo freddo e deserto, mi hanno
avvertito che la cerimonia si sarebbe svolta nella chiesa della SS.
Trinità, tanto che nel trasferimento, nel trovare un posto
macchina e tutto il resto, ho fatto appena in tempo ad entrare in
chiesa insieme al corteo e piazzare frettolosamente i miei registratori, perdendo
solo la primissima parte del canto d'inizio...
Eucarestia solenne per la conversione di San Paolo
Apostolo
Con
l'offerta del Cero Pasquale da parte dell'Amministrazione comunale
l'Olio per la lampada del Ss. Sacramento
e i prodotti della terra da parte dei rappresentanti dei Borghi
CANTO E PREGHIERE
DI APERTURA
...immagini alle
letture...
...e alla preghiere dei fedeli...
...all'omelia di Mons. Giuseppe Faidutti...
...con queste riprese dal fondo della chiesa della SS. Trinità...
CANTO
ALL'OFFERTORIO
...con
i frutti della terra donati dai rappresentanti dei borghi storici
della cittadina,
dell’olio della lampada del SS. Sacramento consegnato dalla Pro Loco,
il Sindaco ha offerto il cero pasquale da parte dell’Amministrazione
comunale...
CANTO
...panoramica dopo
la Comunione...
...sono seguiti
vari interventi con una ricostruzione storica del particolare
evento,
con il Sindaco che ha presentato la neo eletta Sindaca del Consiglio
Comunale dei Ragazzi...
BENEDIZIONE E CANTO
DI CHIUSURA
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MORTEGLIANO.
La Parrocchia promuove numerosi appuntamenti
che culmineranno a novembre con l’anniversario della
consacrazione Centenario del duomo.
(Monika Pascolo –
La Vita Cattolica)
Era il 27 novembre 1920. Un momento che la comunità
di Mortegliano aveva atteso da tempo. La
consacrazione del maestoso duomo, i cui lavori –
aperti ufficialmente con la posa della prima pietra
il 23 aprile 1864 da parte dell’allora arcivescovo
di Udine, mons. Andrea Casasola, erano finalmente
terminati. Per l’occasione ci fu una festa che andò
avanti per quattro giorni. Da quell’evento sono
passati 100 anni. E oggi la comunità si appresta a
vivere una serie di appuntamenti che andranno avanti
lungo tutto il 2020, per culminare proprio con
l’anniversario della consacrazione.
Le celebrazioni si aprono
domenica 26 gennaio, nella giornata dedicata alla
conversione di San Paolo, patrono della Parrocchia:
a partire dalle 10.15 il corteo partirà dal
Municipio alla volta del duomo dove, alle 10.30, ci
sarà l’Eucaristia solenne con l’offerta del cero
pasquale da parte dell’Amministrazione comunale,
dell’olio della lampada del sacramento consegnato
dalla Pro Loco, insieme ai frutti della terra donati
dai rappresentanti dei borghi storici della
cittadina. A seguire, un momento conviviale nella
sede del Municipio. La preparazione a questa
giornata inizia già venerdì 24, alle 11, con la
celebrazione del rito eucaristico della
«Congregazione E dei 100 preti» e alle 20.30 con la
preghiera ecumenica. Sabato 25, alle 20.30, spazio
al tradizionale Concerto di San Paolo.
«L’evento del centenario
– sottolinea il parroco mons. Giuseppe Faidutti – è
estremamente prezioso per le nostre vite. È
l’occasione per tributare un vivo senso di
gratitudine per chi, nel tempo, ci ha consegnato la
fede e, soprattutto, perché ha fatto grandi
sacrifici per convalidarla nel futuro offrendoci la
contemplazione di questo segno che vorremmo
conservare e, a nostra volta, consegnare alle nuove
generazioni. È essenziale al giorno d’oggi fare
memoria – prosegue il parroco –, anche se si fa
estrema fatica perché risucchiati dalla velocità e
schiacciati sull’immediato. Ma se non si fa memoria
non si ricostruisce nemmeno dentro se stessi una
storia, in questo caso di salvezza, fatta dagli
uomini insieme al Signore». Una storia di comunità
dove, accanto alla fede, trova spazio «la
solidarietà, la comunanza di vita, la condivisione,
e, per questo, aperta al futuro». Sarà proposto,
dunque, un doppio calendario che corre
parallelamente tra una linea pastorale e gli eventi
promossi da Pro Loco e associazioni per la festa
paesana. «Abbiamo scelto di impiegare questa
occasione come tempo di grazia – aggiunge mons.
Faidutti –; a cominciare dalla Quaresima ci saranno
settimane dedicate alla Parola di Dio con la
consegna del Vangelo ai bambini, alla prima
confessione e penitenza, all’unzione dei malati,
all’adorazione, alla veglia notturna delle 24 ore».
Poi i festeggiamenti settembrini con il «Festival
dello sport e del paîs», fino all’anniversario della
consacrazione del duomo. Edificio in stile neogotico
a pianta ottagonale, «dalle dimensioni maestose con
i suoi 900 metri quadrati solo dell’aula centrale
che diventano 1260 con le cappelle», è stato
realizzato dove sorgeva la vecchia cortina con la
chiesa di San Paolo. Negli anni successivi alla sua
apertura al culto ci si dedicò ad opere di
completamento, mentre dopo il terremoto del 1976
l’edificio è stato ristrutturato.
«Al suo interno –
illustra mons. Faidutti – conserva numerose opere
d’arte di pregio, come il battistero del 1571,
altari del ‘700 recuperati dalla chiesa della
Santissima Trinità e soprattutto la pala lignea di
Giovanni Martini (alta sei metri è composta da oltre
60 figure, ndr.) risalente al ‘500, un gioiello di
inestimabile valore che attira ogni anni numerosi
turisti, in particolare dall’Austria e dalla
Germania, ma guardando alla lista dei visitatori,
direi da tutto il mondo». Chi arriva a Mortegliano è
però attratto anche dal campanile – realizzato
diversi anni dopo il duomo (inaugurato a settembre
del 1959), sull’area dell’antico cimitero –, che con
i suoi 113 metri è il più alto d’Italia. «Avrebbe
bisogno di un ascensore centrale – afferma il
parroco –, ma i costi sono proibitivi». Al momento
l’accesso è libero fino alla prima rampa, da cui si
ammira il paese. E fino a domenica 26 gennaio si
potrà ammirare anche la mostra dei presepi.
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