San Lorenzo, il Santo spartiacque dell’estate
Patrono in 10 parrocchie (e della
chiesetta accanto al cimitero di Leproso)
La notte di San Lorenzo, il 10 agosto, trascorrere
un po’ di tempo con gli occhi fissi alle stelle, in
attesa di cogliere la scia di quelle cadenti. Chi
non l’ha fatto almeno una volta nella vita? Un
costume legato alla tradizione cristiana, più
precisamente proprio a San Lorenzo.
Il martirio -
L’arcidiacono Lorenzo era il primo dei sette diaconi
della Chiesa di Roma durante il pontificato di papa
Sisto II. Fu arrestato dalle guardie imperiali il 6
agosto del 258, insieme al Papa e agli altri sei
diaconi romani per il secondo editto dell’imperatore
Valeriano contro i cristiani. Uomo retto e ministro
devoto, era l’amministratore dei beni della Chiesa
romana, incaricato di raccogliere le elemosine fra i
cristiani della città e distribuirle ai bisognosi e,
per la sua fama di santità, sarebbe potuto
facilmente diventare il successore di papa Sisto II.
A seguito del suo rifiuto di consegnare i “tesori”
della Chiesa a lui affidati, il 10 agosto fu
martirizzato, secondo la tradizione, mediante
l’atroce supplizio della graticola.
Le lacrime di San Lorenzo -
Da tempo immemore la notte dedicata al martirio di
san Lorenzo è legata anche in Friuli in modo
indissolubile al fenomeno delle Perseidi. Secondo
alcuni le “stelle cadenti” rappresentano le lacrime
versate dal Santo durante il suo supplizio, lacrime
che vagherebbero eternamente nei cieli, e
scenderebbero sulla terra solo in questo giorno. Per
altri le «stelle cadenti» ricordano i carboni
ardenti su cui il Santo sarebbe stato martirizzato.
In 26 paesi chiese e altari dedicati -
In Friuli, ben 26 paesi nella sola provincia di
Udine hanno chiese, cappelle e altari dedicati al
Santo – ricorda Mario Martinis, studioso di
tradizioni popolari e religiose –; nell’Arcidiocesi
di Udine San Lorenzo è titolare delle parrocchie
di Prestento, Bugnins, Caporiacco, Talmassons,
Rivignano, Varmo, Soleschiano, Forgaria, Villa
Santina e Dogna. Tutte comunità dove il Santo sarà
celebrato sabato 10 agosto. A Rivignano, alle 19 in
Duomo ci sarà una S. Messa solenne cantata; il paese
di Villuzza, a Ragogna, si vestirà a festa per due
giorni, anche domenica 11 agosto, con la S. Messa in
onore del santo alle 11; festa domenica anche a
Caporiacco, con la S. Messa alle 10.30 e il pranzo
comunitario, solo per citare alcuni degli
appuntamenti.
L’arrivo della pioggia -
Alla credenza che gli sciami luminosi di stelle
possano essere propizi per l’avverarsi di desideri,
in Friuli si abbina anche quella che alla festa di
San Lorenzo si raggiunga l’apice della canicola,
aggiunge Martinis. «I proverbi di agosto, infatti,
non solo attribuiscono grande importanza alla
pioggia, ma assegnano proprio a San Lorenzo un
fondamentale ruolo climaterico per il buon andamento
dell’annata agraria e in definitiva per il
cambiamento della stagione, in vista delle
vendemmie: “Sant Laurinç gran cjaldure, Sant’Antoni
gran fredure, l’une e l’altre pôc e dure”. “Se al
pluf a Sant Laurinç, al pluf tal cuinç” (perché la
pioggia giova alla vite e quindi «pioverà vino nel
bigoncio»), e ancora, “S. Pieri, S. Zuan, Sant’Ane e
S. Laurinç, tons, saetis e ploie cul buinç”. Nel
calendario popolare, «ad essere “cotto” sulla
graticola non era dunque il santo, ma l’estate che
ora, oltrepassato il suo spartiacque, inizia la sua
corsa in discesa verso il clima temperato».
(V.Z.
-
La Vita Cattolica)