Medea (GO),
15 Agosto 2017
Chiesa di
Santa Maria Assunta
CAMPANE
Santa Messa nella Festa di Santa
Maria Assunta
Celebrata da Don
Federico Basso
e accompagnata
dal Coro "Sacri Cantores Theresiani"
..ripreso in questa
immagine prima della Messa...
CANTO E PREGHIERE DI APERTURA
...alle Letture...
...e all'omelia di Don Federico...
AL PATER NOSTER
DAL FONT DE ME ANIME
BENEDIZIONE
O Marie, mari nestre
Lûs e stele di confuart
Deh scoltainus che sin vuestris
Tant in vite come in muart
Dainus Mari chel amor
Che puartavis al Signôr!
Consolainus e Salvainus
Mari dal Divin Amor
Per amaus e laudaus
Sin culì ai vuestris pîs,
Consolainus o Marie
Simpri come vuestris fîs.
Dainus Mari chel amor
Che puartavis al Signôr!
Consolainus e Salvainus
Mari dal Divin Amor
IL CORO DEI «SACRI CANTORES THERESIANI»
Quasi per caso un gruppo di ragazzi, media 18
anni, si è ritrovato a riprendere in mano ed a
cantare l'antico repertorio liturgico che per
secoli ha reso solenni le liturgie. Un gruppo di
amici con studi e interessi diversi ma
accomunati dall'amore per la musica sacra e per
tanti di loro per l’arte delle campane. Tutto
ebbe inizio il 4 marzo del 2014 e la prima
uscita fu la Pasqua dello stesso anno. Gradisca
come luogo di ritrovo, 3 tenori e 3 bassi, con
un piccolo repertorio e tanta umiltà per chi è
ai primi passi. Poi la gioia del trovarsi, la
passione, la voglia di fare bene, di cantare
questi inni antichi carichi di significato e,
naturalmente, le capacità dei singoli hanno
permesso di raggiungere, in meno di un anno, il
traguardo dei 50 mottetti e delle 5 messe nuove
tra polifonia e gregoriano. Decine le
celebrazioni, solenni o feriali, tanti gli
apprezzamenti e la stima dimostrata dai fedeli.
Il nome del gruppo è stato scelto, coralmente,
per dare omaggio a chi nei secoli passati ha
fatto tanto per la nostra amata Arcidiocesi, per
omaggiare colei che amò il nostro Popolo, la
nostra Chiesa, la nostra Cultura: l'imperatrice
Maria Teresa. Questo nome così altisonante
"Sacri Cantores Theresiani" vuole significare
una memoria condivisa, vuole essere il segno
dell'appartenenza a una grande storia che tende
a un futuro, speriamo importante! Il collante è
dato dalla fede e dall'amicizia. Sempre pronti
ad avvicinare nuove leve, in un epoca in cui il
canto corale sembra stia scomparendo questo
gruppo di giovani cantori è una "voce fuori dal
coro", una speranza, una ventata di freschezza,
un sorriso!
Canti eseguiti a Medea
- VERGIN SANTA (popolare)
- KYRIE - GLORIA (Messa a Tre voci
virili, detta 'Cerviana' di mons.
Lorenzo Perosi, 1898).
- ASSUMPTA EST (Pietro Dentella)
- SANCTUS E BENEDICTUS (sempre Messa
Cerviana)
- AGNUS DEI (Cerviana)
- O SALUTARIS HOSTIA (Cesare Augusto
Seghizzi)
- DA FONT DE ME ANIME (Orlando
Dipiazza).
- O MARIE MARI NESTRE (popolare). |
Medea - Chiesa di Santa Maria
Assunta
L'attuale parrocchiale di Medea è frutto di diverse
trasformazioni ed ampliamenti a cui fu sottoposta
nei secoli. Costruita nel XIII secolo, le prime
notizie risalgono a inizio Cinquecento, in cui è
citato il pittore di Venezia Gasparre Negro che
affresca una cappella della chiesa, ed in seguito al
1570 dalla relazione della visita dell'abate
Bartolomeo da Porcia. All'epoca della consacrazione
avvenuta nel 1685 la chiesa doveva essere dotata di
quattro altari. Nel corso dell'Ottocento la chiesa
risultava essere inadatta a contenere l'aumentata
popolazione, perciò si decise di ampliarla,
portandola alle dimensioni attuali; in seguito
furono costruite la nuova sacrestia e la cantoria.
Negli anni Venti del Novecento la chiesa fu oggetto
di diversi lavori di completamento degli interni e
di rifacimento della facciata. Ulteriori lavori di
restauro, manutenzione e ammodernamento delle
strutture della chiesa e del campanile, nonché del
sagrato antistante si susseguirono in diversi tempi
e circostanze, fino ad oggi.
La chiesa è orientata a
Est - Sud Est. La configurazione planimetrica è
molto semplice: l'edificio si compone di un'unica
navata longitudinale, con due cappelle laterali ed
una nicchia absidata sulla parete di sinistra in
fondo, e di un presbiterio a base quasi quadrata.
Addossati al presbiterio, sul lato sinistro vi è la
sacrestia, sul lato destro un locale adibito a
magazzino, sulla parete di fondo il campanile. Le
dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza
25,72 ml; larghezza 9,42 ml; altezza navata - colmo
sotto trave 10,89 ml; altezza navata - catena di
capriata 8,51 ml. La chiesa è preceduta da un
sagrato ed è circondata lateralmente e sul retro da
una cinta in pietra.
Tutte le murature sono in
pietrame. L'edificio è interamente intonacato e
tinteggiato color crema. La facciata principale, a
capanna, alla base presenta un alto basamento in
pietra; è scandita verticalmente da quattro lesene
con capitelli tuscanici, sormontate dalla
trabeazione che si interrompe al centro; sopra a
questa è impostato il frontone con cornice
aggettante e dentellata. Le aperture si collocano in
asse con la navata: il portale d'ingresso,
inquadrato in pietra e sormontato da un timpano
semicircolare spezzato; una nicchia absidata in cui
è ubicata la statua della Madonna Assunta; un occhio
circolare posto nel timpano del frontone. Le pareti
laterali presentano alcune discontinuità dettate
dalle cappelle e nicchie interne e dai locali
accessori; in corrispondenza della navata si aprono
due finestre rettangolari per lato collocate in alto
ed una mezzaluna nella nicchia del fonte
battesimale; nel presbiterio ai lati vi sono due
finestre rettangolari, che guardano alla sacrestia e
al magazzino, mentre in alto si aprono due bifore.
La copertura della chiesa
è a due falde con manto in coppi. All'intradosso,
nella navata la struttura a capriate lignee, che
formano sette campate, con manto di sottotegola in
tavelle policrome è a vista, mentre il presbiterio è
sormontato da una volta a schifo.
Il campanile è addossato
alla parete di fondo del presbiterio ed è
accessibile direttamente da questo ambiente. È
costituito da una torre a base quadrata in pietrame,
sormontata da una cella in cui si apre una bifora su
ogni lato ed è concluso da una cuspide piramidale a
base ottagonale intonacata, impostata su un tamburo
con archetti ed occhi. Il fusto della torre è
intonacato solo esternamente, mentre all'interno la
salita alla cella avviene su scale metalliche che
collegano i vari solai composti da soletta in c.a.
Nella cella sono ospitate tre campane; sul fronte
principale della torre è presente il quadrante
dell'orologio pubblico. (Tratto dal
Messaggero Veneto)
|
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-