Sclaunicco di
Lestizza (UD),
6 Agosto 2017
Chiesa di
San Michele
Arcangelo
...vedere
anche il nostro precedente servizio del
9 Giugno 2011...
SCAMPANATA
Santa Messa in
occasione della 51ª Festa del Dono
organizzata dalla
Sezione AFDS di Sclaunicco
...la
prima fase dell'incontro prevedeva l'arrivo del corteo guidata
dalla Banda di Carlino...
...la deposizione di un omaggio floreale al Monumento ai
Caduti...
...e l'entrata in chiesa(che in qualche
modo è riuscita a contenere tutti i partecipanti)... ...accolti dal canto del coro parrocchiale...
Vivere la vita con le gioie e coi dolori di ogni
giorno, è quello che Dio vuole da te. Vivere la vita e inabissarti nell'amore è il tuo destino è
quello che Dio vuole da te Fare insieme agli altri la tua strada verso Lui, correre con i
fratelli tuoi... Scoprirai allora il cielo dentro di te, una scia di luce
lascerai. Vivere la vita è l'avventura più stupenda dell'amore, è quello
che Dio vuole da te. Vivere la vita e generare ogni momento il paradiso è quello che
Dio vuole da te. Vivere perchè ritorni al mondo l'unità,
perchè Dio sta nei fratelli tuoi... Scoprirai allora il cielo dentro di te, una scia di luce
lascerai.
INTRODUZIONE
...panoramica dal fondo...
...durante le Letture...
...e Don Dario
all'omelia...
...dopo la
Preghiera dei Fedeli, all'Offertorio il coro ha proposto il "Cjant
del Donadôr", a labari alzati...
Coréit! Une vite in perìcul:
un viéili, une mâri, un canai?
Suspîrs di mil fràdis che clàmin
pes stradis e in duc' i ospedai.
Corìn! Une vite in pericul:
magari l'é un nestri nemî.
Plui biél ancjemò sustignîlu,
salvâlu e no fâsi capì.
Il sanc, oh chel sanc ch'i tu puàrtis
al jemple la vene ch'a mûr:
la vite, la vite ch'a torne!
Si jemple di gionde il to cûr.
Frïûl, 'vonde sanc cu lis armis;
il nestri ch'al sei sanc di amôr:
un ben ch'i metìn in musine
par vìnci la muart e il dolôr.
Des monz fin jù jù pe marine,
Frïûl ancje in chest tu sês prin,
content s'a ti dîs: Diu t'al merti
un viéili, une mâri, un frutín.
Il sanc, oh chel sanc ch'i tu puàrtis...
...dalla
liturgia eucaristica al Padre Nostro...
...e la classica foto ai fedeli dopo la Comunione...
...la cerimonia
in chiesa si è conclusa con la benedizione ed il canto di
chiusura...
...ed è proseguita all'esterno davanti al Monumento al
Donatore...
INNO DEL
DONATORE
...nell'ampio spiazzo attrezzato dietro la chiesa, mentre i
rappresentanti delle Sezioni AFDS consorelle
con i loro labari si sono rifugiati all'ombra del "grande
calice" che domina il piazzale...
...coordinati dalla Segretaria AFDS di Sclaunicco Noemi Quazzo, sul
palco sono intervenuti: Valentina Tavano, Presidente dell'AFDS
di Sclaunicco; Geremia Gomboso, Sindaco del Comune di Lestizza;
Moreno Papais, Consigliere AFDS della zona Risorgive e Donnino
Mossenta, Vicepresidente Provinciale AFDS. E' seguito il pranzo per
tutti...
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Una nota simpatica (che non
abbiamo mai mai notato e documentato in altre simili
occasioni), è l'iniziativa della Sezione AFDS di
Sclaunicco di introdurre i giovani alla "Cultura del Dono" creando il
gruppo "Gotutis" (Goggioline) di sangue...
naturalmente..., graziosi visini che compariranno in
varie foto del servizio e che sarebbe un vero peccato
doverli "oscurare"...
Sclaunicco (Da
Wikipedia, l'enciclopedia libera)
Sclaunicco è un toponimo prediale in -icu, dal
personale Sclavonius, in origine nome etnico
indicante un insediamento slavo. L'insediamento o il
nucleo locale subì certamente una ristrutturazione
attorno al 1000, al seguito dell'immigrazione slava
promossa dai patriarchi per ripopolare quelle zone
immiserite da quasi due secoli di invasioni
prevalentemente ungare. In particolare Sclaunicco si
trova espressamente menzionato dal Di Prampero fin
dal 1290 come «in villa de Sclaunico». Nel 1328,
sotto il Patriarca Della Torre, nel riassetto di una
torre di difesa delle mura di Udine, vengono
chiamati anche alcuni lavoratori di Sclaunicco. Nel
XV secolo appare come possesso del conte di Gorizia,
nel presidio del castello murato di Belgrado, verso
cui doveva convergere la popolazione in caso di
guerra. Sul piano giuridico era legata a Varmo, che,
nel contesto della struttura patriarcale, aveva due
castelli e due voci in Parlamento. Sclaunicco è
stato spesso luogo di contesa o di passaggio, come
nell'ottobre del 1411, quando fu praticamente
saccheggiata dai Cividalesi assieme ad altri paesi
vicini: Villaorba, Zugliano, Pasiano. Nel 1472 la
Villa di Sclaunicco appare ancora parte integrante
della Pieve di Mortegliano, di cui segue pari passo
le vicende e le contese almeno fino allo scorcio del
'700. Il documento storico più antico dell'Archivio
parrocchiale è un «LIBRO D'INSTRUMENTI» della
Venerabile Chiesa di S. Michele Arc. di Sclaunicco,
raccolti da Virginio Venzone, notaio di Lestizza del
1711, con notizie risalenti al 1610. C'è, poi, un
altro volume con copiose informazioni, a partire
dagli inizi del 1800, riguardanti i legati, le
proprietà, l'amministrazione della Chiesa filiale di
Sclaunicco. Già nel 1818 figurano 73 ditte che o per
affittanza o per legati o per censi e livelli
contribuiscono al mantenimento della Chiesa stessa.
Al 1825 risale il primo lascito per la costituzione
di un beneficio in grado di assicurare un servizio
più diretto e continuativo, anche se non del tutto
indipendente. Ci fu inizialmente una Cappellania,
istituita per opera di d. Angelo e fratelli Tavano
fu Valentino di Sclaunicco; poi, una Mansioneria con
presenza in loco del sacerdote, istituita per opera
di Tavano Domenico fu Giovanni di Sclaunicco, grazie
ad un testamento nuncupativo del 27 ottobre 1843. A
partire praticamente dal 1700 con Sgrazzutto Pier
Domenico si succedettero una ventina di
«Cappellani», fino al 6 giugno 1950, quando Mons.
Giuseppe Nogara, Arcivescovo di Udine, decretò lo
smembramento della Cappellania dalla Parrocchia
tutrice S. Maria Assunta di S. Maria, con l'erezione
della nuova parrocchia indipendente di S. Michele
Arcangelo di Sclaunicco. Tale nuova parrocchia fu
riconosciuta anche civilmente con un decreto del
Presidente della Repubblica del 30 luglio 1953.
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