Reana del Roiale - Chiesa S. Felice e Fortunato
Martiri - La chiesa dei Santi martiri Felice e
Fortunato è la parrocchiale del capoluogo del comune
di Reana del Rojale, in provincia di Udine. Il primo
nucleo fu costruito nel 1115 ed era rappresentato da
un piccolo edificio a cui risale l’intitolazione a
due martiri aquileiesi. Questa cappella fu
sostituita da una più ampia chiesa, datata 1341,
come ci fa sapere una lapide murata che con
caratteri gotici ci informa anche del nome del
costruttore: Mastro Nicolò di Marcuccio. La chiesa
faceva parte della pieve di Tricesimo. Verso la metà
del Quattrocento, per l'aumento della popolazione,
la chiesa divenuta insufficiente agli usi religiosi
e si pensò di costruire una cappella quadrata dietro
l'altare maggiore, che venne poi completamente
affrescata. Fu terminata l’11 aprile del 1461 da
maestro Brusino da Udine. La chiesa divenne sede
parrocchiale nel 1568. Nel XVIII secolo si rese
necessario un ulteriore ingrandimento e nel 1744 si
cominciarono i lavori per l’edificio che oggi
vediamo. I lavori proseguirono per diversi anni. La
chiesa venne consacrata dall’Arcivescovo di Udine
Anastasio Rossi il 23 dicembre 1923. Nel 1927 fu
costruita la nuova sacrestia, mentre negli anni
Trenta del Novecento si procedette alla decorazione
per opera di Ubaldo Toso da Tarcento. La facciata
venne realizzata dalla ditta Del Fabbro di Reana del
Rojale. L’aula della chiesa dei Santi Felice e
Fortunato si sviluppa su un’unica navata. All'altare
maggiore di Adeodato Pariotti (1799) si trova una
pala con la Cena di Emmaus con ai lati le statue dei
Ss. Felice e Fortunato. Il pittore del luogo
Giovanni Battista Tosolini ha dipinto la pala di San
Valentino (1772) e nel soffitto l'Assunta. Un ignoto
pittore ha affrescato il vecchio coro con episodi
del Nuovo Testamento: adorazione dei Magi; Cristo
libera le anime degli Inferi; e il martirio dei Ss.
Felice e Fortunato. L'opera è databile attorno al
1481. Il campanile è di origine antica. Per i danni
causati dal terremoto del 1976 venne abbassato tolta
la sovrastruttura del 1884. (Tratto da:
http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/)
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