Poffabro di Frisanco (PN), 31 Luglio 2016
Chiesa di San Nicolò
Avevo già avuto modo di attraversare la galleria di
oltre un chilometro che immette in Val Colvera, come possiamo vedere
nel servizio del
18 Maggio 2003, linkato anche alla pagina
dedicata al personaggio
Bepi Titin, ma oggi Poffabro, uno dei
cento borghi più belli d'Italia era diventato troppo piccolo per
contenere la pacifica invasione dei corregionale arrivati dagli
angoli più sperduti del globo terrestre. Per fortuna avevo trovato
un angolino per parcheggiare la mia Clio a pochi metri dalla
piazzetta di fronte alla chiesa completamente trasformata per la
posa di tendoni e gazebo, mentre la Banda di Maniago intratteneva la
moltitudine di visitatori, già un'ora prima della programmata
celebrazione della Messa.
...in avvicinamento
alla piazza...
...un piccolo intermezzo per
inserire gli appunti di Elide Filipetto. la
nostra collaboratrice della Destra Tagliamento,
che ha ripreso anche la fase della deposizione
della corona al monumento ai Caduti...
Ieri il Convegno ha
avuto la prima parte a Frisanco, oggi si è concluso a
Poffabro. Dopo la deposizione di una corona al monumento
ai Caduti, c’è stata la Messa nella chiesa di San
Nicolò. Oltre ai canti del Coro, all’Offertorio ci sono
state preghiere in varie lingue. Alla fine ci sarebbe
dovuta essere la parte laica all’aperto, ma, siccome il
tempo non prometteva bene, tutto è continuato in Chiesa,
con gli interventi del Presidente Efasce Bernardon, del
Sindaco di Frisanco /Poffabro Rovedo e della Presidente
del FVG Serracchiani. Il tutto si è concluso con la
consegna all’Ambasciatore Americano in Italia John
Phillips (origini frisanchine) del premio Beato Odorico
di Pordenone, da parte del commissario della Provincia.
Alla fine... foto di gruppo. Elide |
Santa Messa
presieduta da
monsignor Orioldo Marson
in occasione del 39° Incontro dei
Corregionali all'estero organizzata da EFASCE
...canto di
accoglienza...
...benvenuto e inizio Messa...
...accompagnata dal coro... che quasi non si vede ma si fa sentire
molto bene...
...Mons.
Orioldo Marson all'omelia...
...preghiere dei fedeli...
...canto alla
Comunione...
Ave o
Vergine us saludi come l'agnul ancje jo.
Ave o plene d'ogni grazie, il Signôr al e' cun vo.
Daimi, daimi une cjalade cun chel voli plen d'amôr,
o gran Mari Imacolade, o colombe dal Signôr.
Biele l'albe matutine, biel un agnul dal Signôr;
ma vo, Vergine divine, o ses biele plui di lôr.
Faisi dongje, cjare Mari, cun chel vuestri biel bambin,
che 'o lu cjali, che 'o lu toci, che 'o lu bussi, chel ninin.
POFFABRO-FRISANCO
«Siamo un solo popolo: individuiamo il modo di
parlarci e trovare le condizioni per stare insieme.
È il segnale di cui abbiamo bisogno».
E’ il messaggio lanciato ieri dalla governatrice
Debora Serracchiani agli emigranti friulani, che
hanno partecipato agli eventi organizzati da Efasce
e Friuli nel mondo. Un invito a rafforzare unità e
dialogo tra le rappresentanze dei corregionali
all’estero dopo le polemiche sulla concomitanza
degli eventi delle due organizzazioni.
«Sono orgogliosa di
essere presente all’evento che conclude l’incontro
annuale delle centinaia di friulani nel mondo,
perché credo sia un momento di straordinaria
importanza per la nostra terra e soprattutto per le
persone che sono partite tanti anni fa e hanno
scelto di tornare per festeggiare il piacere di
stare di nuovo assieme nel luoghi d’origine - ha
detto la governatrice -. Persone che hanno
ricordato, nel 40° anniversario del terremoto, quel
momento tragico che ha segnato la nostra regione, ma
che ci ha anche trasmesso, attraverso una virtuosa
ricostruzione, valori preziosi, ancora oggi
necessari dinanzi a paure e difficoltà che dobbiamo
affrontare».
Ieri Serracchiani,
assieme al vicegovernatore Sergio Bolzonello, era in
Val Colvera per incontrare l’ambasciatore americano
in Italia, John Phillips, originario di Poffabro, e
consegnargli il premio “Odorico da Pordenone”, a
conclusione della tre giorni organizzata da Efasce,
guidata da Michele Bernardon. «È un onore accogliere
e premiare l’ambasciatore, con cui abbiamo avuto
anche occasione di inaugurare in questi giorni un
importante forum internazionale tra Fvg e Stati
Uniti, che ha visto confrontarsi i rispettivi centri
di ricerca e atenei e ha tracciato la strada per
consolidare rapporti su temi cruciali come ricerca,
innovazione e imprese - ha messo in luce
Serracchiani -. Siamo riusciti in questo intento
pure grazie ai rapporti che abbiamo trovato e
rinsaldato nel tempo attraverso i nostri
corregionali».
Phillips, ringraziando la
governatrice per l’attenzione che il Friuli riserva
ai temi dell’innovazione e per la ricerca di
fruttuosi scambi nei temi di comune interesse tra
Regione e Stati Uniti, ricevendo il premio dalla
commissaria straordinaria della Provincia di
Pordenone, Annamaria Pecile, ha ricordato la storia
della sua famiglia, esempio di affermazione e
successo dopo l’emigrazione. «Non avevamo fotografie
di Frisanco - ha raccontato il diplomatico -, ma mia
nonna Lucia, che aveva otto anni quando partì da
qui, ce lo aveva descritto talmente nei dettagli che
quando l’ho visitato per la prima volta, due anni
fa, ho riconosciuto subito la piazza con la fontana,
come se l’avessi vista da sempre».
Phillips ha parlato a lungo delle sue radici: ha
raccontato dei Colussi originari di Poffabro e dei
Filippi originari di Frisanco, tagliapietre e
carpentieri emigrati nel 1902, che si impegnarono
nel nuovo mondo, riuscendo ad avere successo.
Phillips, il cui cognome è stato americanizzato
appunto da Filippi, ha fatto sapere «di avere sempre
respirato in famiglia l’aria del Friuli e fatto
propri i valori tipici friulani: disciplina,
industriosità, frugalità e onestà». Numerosi anche
gli aneddoti, tra cui il ricordo dell’odore di mosto
che saliva dalla cantina, in cui i nonni facevano il
vino. Dopo il tuffo nel passato, la promessa:
portare Barack Obama in Friuli. «Obama - ha spiegato
Phillips - nutre un grande affetto per l’Italia e
già in occasione della visita di Sergio Mattarella
negli States aveva anticipato che sarebbe venuto
spesso qui, dopo la fine del suo mandato. Gli
parlerò di questo splendido posto e spero di
riuscire a portarlo in Val Colvera».
Numerose le autorità
intervenute per la giornata conclusiva del raduno di
emigranti, cui hanno partecipato centinaia di
persone da ogni parte del mondo. A fare gli onori di
casa, oltre a Bernardon, il sindaco di Frisanco
Sandro Rovedo. La giornata è iniziata alle 10 con la
deposizione di una corona d’alloro al monumento ai
caduti, accompagnata dalla banda di Maniago, diretta
per l’occasione da Annalisa Biasoni.
Alle 10.30 è stata la volta della messa celebrata da
monsignor Orioldo Marson. Dopo la consegna del
premio all’ambasciatore, momento conviviale tra
gnocchi, polenta e bicchieri di vino. Una grande
festa che per un giorno ha riunito quella parte di
Friuli che vive altrove nel mondo. L’appuntamento
con Efasce è per il prossimo anno. Luogo e data da
definirsi: Bernardon non ha voluto svelare la
location della 40a edizione.
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è
seguita la Cerimonia Civile con la consegna del Premio “Odorico da
Pordenone”
...dopo gli
interventi del Sindaco di Frisanco
Sandro Rovedo, del Presidente dell'EFASCE
Michele Bernardon
e della governatrice Debora Serracchiani..
...è seguita la
consegna del premio all'ambasciatore americano in Italia, John
Phillips...
...con tanti applausi di tutti i presenti...
(chi conosce la coppia ripresa
nell'ultima foto, farebbe un bel gesto di cortesia se potesse
mostrare
o consegnare una stampa dell'immagine alla signora... che ci teneva
tanto... grazie...)
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Le Foto Ricordo
...i Sindaci... con
gli Alpini...
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