Riflessioni personali...

          Nell'ultimo addio al mio amico Bruno Corva di Cavasso Nuovo recentemente scomparso, un suo coetaneo lo ha salutato dicendo tra l'altro: La vita č una battaglia continua ed ogni giorno le pallottole passano pił vicino... Leggendo i necrologi sul nostro giornale locale, Sabato 2 luglio ho saputo che una pallottola aveva colpito Silvano Modonutti, uno dei miei compagni di classe della elementari dal 1944 al 1949 ed al suo funerale che si sarebbe celebrato a Monfalcone non potevo certamente mancare.
          Dal quel lontano periodo del dopoguerra i nostri destini si sono divisi perdendoci completamente di vista... sapevo che Silvano era entrato in seminario, ma che poi non aveva preferito lasciare per formarsi una famiglia e viveva a Monfalcone dove gestiva una farmacia. Io invece avevo iniziato una impegnativa battaglia per contrastare e resistere ai grossi ostacoli incontrati per superare la pubertą, dovuti alla mia grave forma di cifo-scoliosi con conseguente deformazione della colonna vertebrale che ha impedito una normale sviluppo della gabbia toracica e dell'apparato cardio-respiratorio. Ma non č della mia persona che intendo parlare, ma delle conseguenze sopratutto dal punto di vista estetico che volevo mettere in evidenza tra il bel bambino dalla faccia "pacioccona" di Silvano e la mia povera figura "con une musute di pan bulīt", dato che nella foto di gruppo della 5Ŗ elementare scattata nel 1949, casualmente il destino ci ha immortalati uno accanto all'altro. Mi commuovo tantissimo osservare i visi delle mie graziose compagna di classe, volti che per la mia pił che giustificata timidezza non avevo mai osato incrociarne lo sguardo...
          Ho ri-incontrato Silvano mezzo secolo pił tardi, incontro documentato in uno di primi servizi del neo-inventato sito internet "Di e e di lą dal Nadison", in occasione di un incontro degli ex seminaristi (accompagnati da 4 o 5 delle loro  mogli) del 22 Dicembre 2000, riunitisi in Abbazia per ricordare un loro compagno di studi che tre anni prima "era andato avanti"... come usano dire gli alpini...


questa č la foto-ricordo scattata in quella occasione


...in questa serie di foto si nota chiaramente che il tempo rende parzialmente giustizia,
nel senso che... i belli restano sempre belli ed i brutti diventano meno brutti...

          A questo punto mi corre l'obbligo di descrivere anche se sommariamente i 50 anni percorsi da quel bambino gracile e sgraziato nell'affrontare "la battaglia della vita", che dopo una serie di gravi crisi esistenziali e fisiche, lo hanno portato per ben due volte in terapia intensiva. Superata la crisi con il successivo abbandono dell'attivitą di radioriparatore-tv, seguito da un lento sprofondare nell'oblio di un progressivo auto-isolamento dal contesto sociale. Si č salvato rifugiandosi e trovando conforto nelle sue vecchie passioni: la musica, la fotografia, l'elettronica in genere e la radioamatoriale in particolare, con il conseguimento della patente e licenza di trasmissione con il nominativo I3TKI, prima e IV3TKI poi, a vagare nell'etere e collegare tanti friulani sparsi nei quattro angoli del globo terraqueo. L'abbinamento della radiotecnica con la nuova emergente tecnica informatica e di internet, č stata la premessa per il miracoloso "risveglio di Alduti", e grazie alla creazione del sito internet "Di ca e di lą dal Nadison", a smuoverlo dal suo rifugio dell'amata Leproso ed "obbligarlo" e viaggiare per le contrade del Friuli con macchine fotografiche e registratori audio per raccogliere il materiale da pubblicare in rete... La scoperta dell'Abbazia di Rosazzo (5 chilometri da Leproso) con la vicinanza e lo sprone di alcune persone che in quel contesto operavano, hanno dato il via ad una rapido processo di autostima della propria persona, mettendo a frutto le potenzialitą accumulate del tempo ed utilizzarle per polarizzare l'interesse degli attuali tantissimi ammiratori del "Nadison".
          Tornando ai giorni nostri, mi sono meravigliato dal fatto che di tutti i componenti raffigurati nelle foto di gruppo delle ex elementari ed ex seminaristi, a dare l'ultimo saluto a Silvano, nel Duomo di Monfalcone c'ero solo io... "chel frutłt cun la musute di pan bulīt" della foto, sul quale nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato...
          Questo mi rende certamente orgoglioso... mentre le pallottole sibilando mi sfiorano sempre pił da vicino...