...le fasi della liturgia eucaristica fino a Padre Nostro...
...e la benedizione alla nuova struttura e ai fedeli...
...e dopo l'ultimo canto del Coro del Samaritan, composta da ospiti e
volontari...
...l'Arcivescovo
ha voluto posare con i giovani
ospiti di "Cjase
Balet"...
Cjase Balet apre a 14 disabili UNA CASA-FAMIGLIA pronta ad accogliere 14 persone disabili, un centro diurno per una ventina di utenti e spazi che diventeranno anche la sede dell’associazione «Il Samaritan» onlus di Ragogna. Alla base il grande desiderio di fare del «dopo di noi» una certezza. Tutto questo è già realtà e si trova in via Ca’ Pellis a Pignano di Ragogna: si tratta di «Cjase Balet», ultimo progetto – in ordine di tempo – «firmato» dal sodalizio di volontariato nato nel 1998 che opera sul territorio per sostenere le persone con disabilità, ma anche le loro famiglie, e che sarà inaugurato sabato 21 maggio alla presenza dell’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato. «Sin dagli inizi – spiega il coordinatore de “Il Samaritan”, Cristian Sant – , tra gli obiettivi c’è stato il progetto per la realizzazione di una “casa-famiglia” per disabili i cui familiari siano nell’impossibilità di assisterli, in sintonia con gli intenti fondamentali dell’associazione tra cui quello di “essere luogo famiglia in cui le relazioni e la vita in comune siano motivo di crescita umana, culturale e spirituale”». Cjase Balet sarà, dunque, la nuova abitazione per 14 persone con disabilità lieve e media, nella formula di servizio residenziale e semi residenziale. «In più – illustra Sant –, sono previsti anche spazi per le attività del nuovo centro diurno frequentato da venti utenti, seguiti nei percorsi di mantenimento delle abilità scolastiche e di base, dello sviluppo della relazione con il proprio habitat attraverso la realizzazione di progetti di serra e giardinaggio, nel miglioramento dell’autonomia personale e delle relazioni sociali mediante laboratori espressivi». Cjase Balet – i cui lavori sono partiti nell’estate 2013 – è stata realizzata su un fondo donato da privati grazie al finanziamento della Regione (tramite un contributo ha messo a disposizione circa l’80% della spesa di due milioni di euro prevista per il primo lotto), della Comunità collinare, di enti pubblici e privati, ma pure aziende e numerosi benefattori che da sempre sostengono i progetti del sodalizio guidato dal presidente Renato Toppazzini. L’attività de «Il Samaritan» – conta una cinquantina di volontari e una decina di dipendenti – si svolge in convenzione e in forma integrata con l’Azienda per l’assistenza sanitaria n.3 «Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli» e con i Comuni della Comunità collinare, oltre che in sintonia con le associazioni che operano sul territorio. La porta del sodalizio – sempre aperta ai contributi che i cittadini e l’intera comunità vogliono offrire, siano essi presenza di personale volontario, nuove idee o aiuti economici – si apre anche per accogliere quanti sperimentano la formula delle borse lavoro, giovani che scelgono il Servizio civile solidale e studenti tirocinanti provenienti da Università o scuole ed enti formativi. I festeggiamenti avranno inizio alle 9.30 con la musica del corpo bandistico «I Ciastinârs» di Muris di Ragogna; alle 10 la Santa Messa celebrata dall’arcivescovo mons. Mazzocato; alle 11 spazio agli interventi delle autorità e quindi, prima del taglio ufficiale del nastro e della visita a Cjase Balet, breve intrattenimento teatrale di e con Dino Persello dal titolo «Voe di… Samaritan ». Per l’occasione chiunque potrà visitare gli spazi del nuovo centro diurno residenziale anche al pomeriggio, dalle 14 alle 17 e dalle 9 alle 15 di domenica 22 maggio. Per sostenere i progetti de «Il Samaritan»: 0432 954644 e 0432 954617 (www.ilsamaritan.org). |
...alla
cerimonia moderata dal Presidente della ONLUS
Renato Toppazzini è intervenuta la
signora Alma Concil Sindaco di Ragogna,
Elisa Battaglia in rappresentanza della Provincia di Udine, Franco Iacop
Presidente del Consiglio Regionale FVG...
....e da altre importanti personalità che per ragioni di spazio
siamo costretti ad ignorare...
...passando poi al taglio del nastro, operazione eseguita con
qualche difficoltà da una ospite di Cjase Balet...
...mentre tutti i presenti visitavano l'interno della struttura, noi
abbiamo immortalato una rappresentanza degli alpini
accanto ad una pregevole scultura in legno di Franco Maschio, che
l'artista ha donato a Cjase Balet...