Leproso di Premariacco (UD), 8 Maggio 2016
Chiesetta di San
Martino
Santa Messa
nella Festa dell'Ascensione
celebrata da Don Loris Della Pietra e
dal nêstri plevan Mons. Pietro Moratto
...canto e
preghiere di apertura...
....immagini dal fondo durante l'omelia...
..e sui fedeli durante la celebrazione...
...preghiere dei fedeli...
PATER NOSTER
...ad un attento confronto con le precedenti edizioni ci si accorge
che manca sempre qualcuno...
BENEDIZIONE E CANTO FINALE
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...la festa è
proseguita nello spazio verde a fianco della chiesa, con
dolci e stuzzichini e bevande offerti dalle famiglie della
borgata, a cui hanno fatto seguito il repertorio di canti,
aperto con il classico "Madonnina del mare", ma
anche in questa occasione in una forma
che non ha e coinvolto tutti i presenti come negli anni
passati... L'uso del gracchiante microfono amplificato per
guidare gli improvvisati canterini non è coinvolgente e si
sente la mancanza di qualche strumento di accompagnamento
che vivacizzi l'ambiente come una fisarmonicista una
chitarra o qualche altro strumento possibilmente non
eccessivamente amplificato, per non coprire le voci degli
entusiasti componenti dell'improvvisato coro. Resta il fatto
che questi momenti di sana allegria resistono al trascorrere
degli anni grazie alla buona volontà di un gruppo di persone
non eccessivamente giovani e alle loro straordinarie
compagne di vita, che ogni anno si danno da fare per
organizzare l'evento e che nell'elenco dei nostri
sostenitori abbiamo definito "Amîs de Sênsa" di
Leproso, gruppo che ogni anno devolve un contributo alla
Associazione "Dica e di là dal Nadison", gesto che dovrebbe
esse un esempio per tante altre realtà che beneficiano del
nostro lavoro e alle quali viene data ampia visibilità ai
friulani sparsi in
tutto il mondo. Purtroppo per noi non vale la famosa
parabola "Guardate gli uccelli dell'aria ed i gigli del
vostro giardino...!"... noi "bruciamo" un più
di pieno di benzina
ogni due settimane viaggiando per le strade del nostro Fiuli,
senza contare tutto il resto. Per concludere queste note è
giusto dare visibilità al gruppo di lavoro che l'indomani
della festa ha
smontato i gazebo installati a fianco della chiesa, perchè
si trova più facilmente volontari quando si tratta di "fà",
piuttosto di quando si tratta di "disfà"...
>>> dopo la Messa
dell'edizione 2000, la festa era proseguita nel mio giardino >>>
>>> senza contare l'edizione 2001 che ha visto
la partecipazione di mons. Alfredo Battisti >>>
La Sagra di Leproso.
Il nostro paese è una piccola
comunità che si è adeguata al modo di vivere del
momento, seguendo un ritmo nel quale non c’è il tempo e
neppure la volontà di essere un nucleo di individui
uniti e solidali. Le famiglie che risiedono da
generazioni si conoscono ma evitano di relazionarsi tra
loro, almeno non più di tanto. In genere si limitano ai
saluti e a qualche sorriso di circostanza, mentre i
nuovi residenti vivono per conto loro rendendosi
indifferenti e per niente propensi ad integrarsi in
questa comunità. In questo clima un po surreale c’è una
scadenza annuale.. la festa del paese e cioè
l’Ascensione.
Questa festa si celebra de tempi immemorabili,
ha visto tempi difficili, tempi duri con guerre e
carestie, ma nonostante questo ha resistito agli eventi
e le generazioni che ci hanno preceduto hanno saputo
mantenere la tradizione, sono certa, con l’entusiasmo ed
il cuore colmo di gioia delle persone semplici.
Ricordo quando ero bambina, il giorno
dell’Ascensione arrivavano in bicicletta sudati e
stanchi tutti i parenti : zii, cugini e anche qualche
conoscente. Le acacie in fiore diffondevano nell’aria
quel profumo dolce e intenso e per quel giorno tutto
sembrava sorridere.
Dopo la Santa Messa, tutti gli ospiti si
fermavano per il pranzo che la mamma da brava cuoca
aveva pensato di preparare. Era una grande tavolata,
l’allegria era assicurata e tra un bicchiere e l’altro
di”fragolino”, una fetta di strudel con le noci, gli
adulti si sgolavano a cantare le canzoni degli alpini,
mentre noi bambini aspettavamo che il carretto del
gelataio, che nel primo pomeriggio sotto il sole
primaverile arrivava puntuale gridando: Gelati..!
Gelati..! Che avvenimento per un così piccolo paese!
Se ci penso mi si stringe il cuore e rivedo
tutte le persone che sono passate nella mia vita…
Orala Festa dell’Ascensione ha preso un’altro
aspetto, è cambiata come è cambiato tutto, ma quel
giorno diventa di nuovo un momento gioiosa.
Tutte le donne del paese con grande maestria e
bravura si mettono a preparare appetitosi manicaretti e
dolci squisiti che dopo la Messa vengono offerti a tutti
gli ospiti. Così tra un bicchiere ed un canto si passano
due ore serene, mentre negli occhi dei più anziani si
intravede quella luce di ricordi assopiti…
… una inguaribile nostalgica… |