Lione- Città d’Arte grazie ai
Friulani !
A Lione
‘’la Friulana’’ è stata inaugurata la mostra della Scuola Mosaicisti
del Friuli, che rimarrà aperta al pubblico durante i sei prossimi
mesi.
Happening di eccezionale importanza per i friulani del Fogolâr
Furlan di Lione, tra cui ci sono ex allievi della Scuola Mosaicisti,
che ha compiuto e festeggia i suoi 100 anni di vita.
La
nostra vecchia scuola si è straordinariamente ringiovanita e la sua
vitalità la mettiamo in mostra per la seconda volta a Lione, la
prima era nel 2000 in occasione del bi-millennio della città, ora
per il suo centenario!
E’
un’avvenimento importante a Lione, anche per la presenza
dell’Assessore alle Finanze · Regione Autonoma Friuli
Venezia
Giulia, avvocato Barbara Zilli, del presidente dell’Ente
Friuli nel Mondo Loris Basso, del presidente e del direttore della
Scuola Mosaicisti del Friuli, Stefano Lovison, Gian Piero Brovedani,
assistiti dagli indispensabili Simonetta d’Este e Christian Canciani.
Dobbiamo anche citare la presenza dell’Assessore alla Cultura della
Città di Lione, il Console Generale d’Italia, il direttore ‘’des
Archives Municipales de Lyon’’, che ospita la mostra, la direttrice
dell’Istituto Italiano di Cultura, e tante altre autorità di ogni
livello.
La
mostra ‘’Lione l’Italiana’’ svoltosi nel 2014, ha lasciato una
traccia profonda a Lione, ma il Fogolâr Furlan di Lione ha voluto
scolpire la propria traccia possibilmente più profonda!
Con
l’Ente Friuli nel Mondo abbiamo spostato le montagne, coinvolto il
Comune di Lione ed i suoi Archivi Municipali , il Consolato,
l’Istituto di Cultura tutti hanno fatto fiducia ai ‘’friulani’’ ci
mancherebbe! Ma
perché questa caparbia volontà di evidenziare, valorizzare il Friuli
e la sua gente?

I
mosaicisti friulani hanno fatto di Lione una Città d’Arte di livello
mondiale questo grazie ai loro mosaici, sono presenti negli edifici
religiosi e civili.
Si
parte dai pavimenti alla veneziana, ci si innalza sino alle cupole
rivestite alla bizantina, nulla da invidiare a Ravenna, o Venezia,
sono mani friulane che hanno fatto di questa città multi-millenaria
un centro musivo, ma se non lo diciamo, se non lo gridiamo, nessuno
lo sa! E venuto il momento di dirlo, di farlo sapere, di
evidenziarlo, di dire alla gente, ai turisti del mondo intero sono i
FRIULANI che hanno realizzato questi capolavori!
Dal
1850 fino ad oggi, mosaicisti friulani hanno magnificamente
abbellito una città che aveva una vocazione industriale,
gastronomica, ora è patrimonio mondiale dell’Unesco, a questo
successo i friulani hanno largamente contribuito.
Lione
è la culla del cristianesimo in Francia, il peso del divino è in
ogni angolo città ma si manifesta soprattutto sulle pareti, sulle
volte a vela in mosaico, delle sacre cripte.
I
mosaicisti friulani parlavano friulano con i martiri lionesi, e
tessera dopo tessera hanno raccontato la loro storia, come nella
cripta di San Potino, il primo vescovo di Lione, chi entra in quei
sotterranei ne esce diverso, Dio parlava in friulano con la nostra
gente.
Ma
chi erano questi Friulani ?! Si chiamavano Mora, Facchina, Patrizio,
Pasquali, Bertin, Castellan e tanti altri anonimi, al loro seguito,
con le mani screpolate dalla malta, dalla calce, la lista di nomi è
lunghissima, dal 1850 fino ad oggi.
Il
Fogolâr Furlan di Lione attraverso il mosaico farà conoscere il
Friuli, è la nostra missione!
Un
bjel mandi di cûr! - Danilo Vezzio/Fogolar Furlan di Lione |