L’Ambasciata del Friuli a Lione
alla riscoperta dei Luoghi della Grande Guerra

Verrà il giorno in cui i Fogolârs Furlans che fanno capo all’Ente
Friuli nel Mondo saranno ufficialmente riconosciuti come ambasciate,
consolati, agenzie consolari della Regione Friuli Venezia Giulia…
non disperiamo!
Per il momento il Fogolâr
Furlan di Lione continua il suo lavoro di valorizzazione della
Piçule Patrie e lo fa per i friulani nel mondo e per quelli
rimasti a casa.
Un ambizioso programma
pluriennale è giunto alla sua fase finale: avevamo iniziato nel
settembre 2013 con il Festival Est-Ouest nella città di Die e
continuato con le mostre Lione l’Italiana, svoltasi lungo
quasi tutto il 2014, e Il Fronte friulano della Grande Guerra
ospitata nella prestigiosa sede degli Archivi Municipali di
Lione nel novembre 2014. Il ciclo si è concluso nel maggio 2015 con
il percorso sui Luoghi della Grande Guerra in Friuli che ha visto
protagonista un gruppo di friul-lionesi venuto a toccare le realtà
friulane, quelle della Storia, del presente e del futuro.
Un viaggio di quattro
giorni alla scoperta della nostra Regione-Nazione, praticamente
sconosciuta nel mondo. A Lione, da tempo, ci siamo resi conto che
parlarne non bastava più, ed i tempi erano maturi per portare la
gente sul posto.
Riempire un pullman dalla
Francia in Friuli non è impresa facile, anche perché con il prezzo
di questi quattro giorni è possibile passare tre settimane da
nababbi in Tunisia!
Ma l’Ambasciata del
Friuli a Lione ha trovato le parole per farlo… in Tunisia non
c’è Redipuglia con i suoi centomila nomi, non ci sono il Carso,
Ragogna, Cormons, Aquileia, Grado, non c’è il taj di friulano e non
c’è il prosciutto di San Daniele… questo no di sicuro!
Cosa volete che vi
racconti… occorrerebbe un libro… Nell’immensità di Redipuglia
deserta nel
primo
mattino, friulani, italiani, francesi hanno aperto con riguardo le
bandiere italiana e francese, hanno cantato come potevano, l’inno di
Mameli, la Marsigliese ed il Piave mormorava… un nodo alla gola!
Paragonato con Verdun e Douaumont, l’Inferno di Dante sarebbe
un’isola paradisiaca dei Caraibi al confronto di ciò che furono
questi luoghi apocalittici.
In nome dell’Europa
abbiamo pensato al cimitero austro-ungarico con quella frase im
tod und im leben vereint… uniti nella vita e nella morte,
che ha rappresentato una terribile di verità!
Non vi raccontiamo
Miramare, lo trovate in internet, mentre l’incontro con il Sindaco
di Cormons Luciano Patat merita invece due parole per l’accoglienza
e l’ospitalità sincera e rara: il comune ospiterà in agosto la
grande Convention di Friuli nel Mondo, noi gli abbiamo portato un
piccolo campione della nostra gente che vive tal forest! Una stretta
di mano, una foto sotto il simbolico ulivo, nella corte del
municipio, ancora emozioni perché i monumenti senza gli uomini che
li valorizzano sono solo sassi…
Il Museo della Grande
Guerra di Ragogna senza Marco Pascoli e Silvana Fajon sarebbe solo
cimeli senz’anima. Senza lo spirito di tutte queste persone nessuno
potrebbe capire che l’Italia è stata salvata dall’invasione totale
proprio in questi luoghi nel lontano 1917… a tornin i mucs, i
bosniacs…diceva il nonno per farci paura, lui li aveva visti ed il
lupo mannaro era un agnellino in confronto Anche i francesi hanno
capito dal tono di Marco Pascoli che la battaglia del Tagliamento,
da tutti sconosciuta, è stata capitale per la salvezza dell’Italia.
Sempre a Ragogna si è
svolto l’incontro con i rappresentanti istituzionali della Regione
Friuli Venezia Giulia. Abbiamo organizzato una semplice cerimonia in
ricordo di questo “pellegrinaggio di riflessione rigenerante” nella
terra degli avi e dei luoghi della Grande Guerra; ci siamo
abbracciati e abbiamo stretto le mani… siamo della “famiglia”,
quella partita lontano ma che torna portando gente!
Il
Presidente del Consiglio della Regione
Friuli Venezia Giulia Franco Iacop era rappresentato
dall’eccellente consigliere regionale Agnola, che ci ha onorati con
una bella medaglia ricordo. Presenti
anche il dott. Lucio Pellegrini,
Direttore del Servizio corregionali all’estero e integrazione degli
immigrati, e la dott.ssa Bruna Zuccolin, responsabile per la
valorizzazione del patrimonio storico-culturale immateriale della
Prima Guerra Mondiale e per la promozione delle commemorazioni del
centenario dell’inizio del conflitto, proprio il nostro tema!
Fra il gruppo di
friul-lionesi c’erano anche persone con cariche comunali francesi
meravigliatesi nel vedere rappresentanti della Regione venirci
incontro con cordialità! Ho risposto loro che a Lione facciamo un
lavoro da Ambasciata e quindi è doveroso un riconoscimento…
Abbiamo riportato in
Francia alcune cartoline di Redipuglia. I nostri anziani le avevano
chieste e le hanno ricevute con le lacrime agli occhi: emozione
sincera di gente che continua ad amare la propria terra come
raramente si vede altrove.
Non posso inoltre
dimenticare di fare un cenno al fenomenale progetto della Regione
FVG per le splendide medaglie ricordo dell’ “Albo d’Oro”, il cui
obiettivo è quello di celebrare tutti i caduti del primo conflitto
mondiale, attribuendo ad ogni singolo soldato gli onori della
memoria. Tutti i parenti dei 529.025 caduti italiani, anche quelli
di Lione, riceveranno una medaglia ricordo, come ci ha anticipato il
tenente cpl R. Macchella che, attraverso i canali informativi
dell’Ente Friuli nel Mondo, ha richiesto a tutti i corregionali di
trasmettere il nominativo del parente caduto per poi ritirarne la
medaglia ricordo.
Il Fogolâr Furlan di
Lione ha assolto con successo al suo impegno relativo alla
realizzazione dell’ iniziativa promozionale dedicata alla riscoperta
dei Luoghi della Grande Guerra in Friuli, ma è di nuovo già
all’opera a Lione per far conoscere il Friuli come una
Regione-Nazione dell’Europa. Siamo e vogliamo continuare ad essere
un esempio!
Danilo
Vezzio
Presidente del Fogolâr Furlan di Lione |