Un Friuli Grande
nella Storia?
...il Fogolâr Furlan di Lione adempie a quest’obbligo
di farlo sapere....
Si é conclusa a Lione una mostra non comune in Francia ‘’La Grande
Guerra sul Fronte Italiano-friulano’’ il successo é stato grande, ed
abbiamo avuto i complimenti da migliaia di persone.
Il Fogolâr Furlan di Lione ha saputo introdurre i 18 pannelli che
compongono quest’ esposizione, all’interno della prestigiosa sede
degli Archivi Municipali di Lione dove si custodiscono documenti di
inestimabile valore dal medioevo ad oggi.
Situati in centro città a
Lione, gli Archivi Municipali sono un polo di conferenze, mostre,
rassegne, esposizioni di ogni tipo, quindi con frequentazione
altissima, in particolare in questo momento con l’evento di ‘’Lione
l’Italiana’’ non Lione all’italiana, ma proprio Lione l’ITALIANA, un
titolo voluto cosi, proprio dal responsabile artistico dell’evento
che ha percepito la differenza ed ha insistito affinché si mantenga
il titolo.
I pannelli della mostra
ci sono stati affidati dallo scrittore-storico-editore-alpino Guido
Aviani, di Udine, ma il primo problema era di trovare un luogo dove
questa collezione di fotografie-testi poteva essere esposta e messa
in valore.
Per raggiungere
quest’obiettivo, abbiamo deciso di collaborare, di lavorare per più
di un anno, con
gli Archivi Municipali all’allestimento di Lione
l’Italiana e solo dopo aver provato la nostra capacità di lavoro ed
efficacia abbiamo chiesto di accogliere anche la nosta mostra
friulana ‘’La Grande Guerra sul Fronte Italiano-friulano’’ non é
stato facile ma appena raccolto il consenso abbiamo subito sentito
venire il successo... il Fogolâr Furlan ha saputo farsi apprezzare,
stimare, acquistando la fiducia delle amministrazioni francesi.
Abbiamo quindi proceduto
a redigere, tradurre, stampare in francese le guide ed il
catalogo-libretto ‘’La Grande Guerra sul Fronte Italiano’’, un
lavoro complesso poiché la Storia é complessa, ma ce l’abbiamo
fatta, grazie a collaboratori benevoli competenti che ci hanno
sostenuto con grande abnegazione. Guido Aviani ci ha inoltre
incaricati di distribuire uno splendido volume bilingue
italiano-Inglese che riunisce delle splendide fotografie sulla
guerra 14/18. Perché questa mostra a Lione?
Innanzitutto perché c’é
un Fogolar che funziona come una e vera propria ‘’ambasciata della
Regione Europea Friuli’’ un Fogolâr che ha saputo sviluppare una
diplomazia ad alto livello; ma ogni ambasciata ha dei diritti e dei
doveri, tra questi c’é anche l’impegno di accudire ad un riquadro
dei soldati italiani caduti in Francia, riquadro di terra italiana
in un cimitero lionese, dove riposano 71 giovani italiani, pochi
avevano 20 anni, probabilmente non parlavano italiano ancora meno il
francese, sono venuti a farsi massacrare in Francia, queste sono
tombe nostre, e dobbiamo occuparcene senza indugi! Friulani ed
Italiani di ogni regione!
Se Lione é italiana,
queste tombe della guerra 14/18 lo confermano, ma i campi di
battaglia di questa guerra non erano solo in Francia; il Friuli é
stata forse la regione che ha sofferto di più anche a causa della
disfatta di Caporetto e della consecutiva occupazione, bisognava
dimostrarlo e lo abbiamo fatto in modo brillante con i pannelli
Guido Aviani.
Una storia, la Storia si racconta con fotografie, filmati, canzoni,
musiche, cartine geografiche, testi, oggetti, bandiere, cappelli
militari di alpini, bersaglieri ed anche con porta bandiere
friulani-lionesi! Con questa mostra abbiamo anche spiegato che alla
fine di questa guerra, l’esodo friulano verso la Francia fu
massiccio, ricordando che l’armistizio fu firmato un 4 novembre,
tutti gli uomini erano morti, feriti, prigionieri o ancora sotto le
armi, il Friuli occupato, saccheggiato, nessuno non aveva arato,
seminato nella campagna, l’influenza spagnola stava terminando la
strage... in Friuli non c’era più niente solo la carestia!
Quasi immediatamente i
friulani sono partiti, portando nel fagotto delle foto..quella del
papà in guerra, con i piedi posati su obici da 300mm inesplosi, con
la scatola della maschera a gas..’’se togli la maschera muori”....ma
sono morti lo stesso!
Una mostra per dire che
il Friuli ha esistito, resistito e resiste tuttora, con una lingua,
una cultura, una storia da far conoscere e rispettare, il Fogolar
Furlan di Lione e l’Ente Friuli nel Mondo lo hanno fatto e lo
faranno ancora.
All’inaugurazione abbiamo avuto il sostegno, la presenza, del
vice-sindaco di Lione Jean Dominique Durand
in carica del Patrimonio, della Memoria, e degli Ex-Combattenti. Il
console generale d’Italia dott. Giulio Marongiu, il presidente
dell’Ente Friuli nel Mondo Pietro Pittaro ed il suo braccio destro
Cristian Canciani. Il direttore generale degli Archivi Municipali di
Lione dott.ssa Anne-Catherine Marin ed i suoi collaboratori. La
signora Irène Batailly, nata Colussi, che rappresentava il marito
Robert Batailly già sindaco di Lione, comandante della Légion d'honneur,
e presidente de Ceux de Verdun,(Quelli di Verdun) cioé
l’associazione combattentistica per eccellenza della guerra 14/18.
Diversi generali dell’esercito francese, rappresentanti il
governatore militaire d Lione, Generale di corpo d’armata Pierre
Chavancy. Numerose le altre personalità presenti a livello
municipale, associativo, combattentistico, patriottico, sia francese
come italiano, quali il Comites, membri di Fogolars, friulani
provenienti da altre regioni dalla Manica ai Pirenei.
Questa mostra, La Grande
Guerra sul Fronte Italiano-Friulano é stata abbinata a Lione
l’italiana ma anche alle grandi cerimonie italiane del 4 novembre e
sopratutto quelle francesi dell’11 novembre. Il Fogolâr é sempre
presente dove si puo’ realmente valorizzare a livello internazionale
il nostro Friuli. Il Fogolar Furlan di Lione ha dimostrato ancora
una volta che la missione di una associazione friulana non si deve
limitare a cantare Ce bjel cjscjel a Udin o alla degustazione di
broade e muset ma a far crescere, a far riconoscere una regione ed
un popolo che vive quasi sconosciuto in Europa, ma la cui diaspora
fa onore a questa Piccola Patria !
Foto1:
Da
sinistra: il vicesindaco di Lione JD Durand, console generale Giulio
Marongiu, signora Colussi-Batailly, il Direttore degli Archivi A.C
Marin, D. Vezzio Fogolar Furlan, Il presidente dell’ente Pietro
Pittaro , Remy Valotto portabandiera.
Foto2:
Vista parziale del salone mostra e del pubblico
Foto3:
Lione, riquadro italiano dei caduti 15/18 in Francia, con il
monumento la Grande Madre. |