Tarvisio (UD),
21 Settembre 2014
Tendone di Piazzale
3P
56° Congresso Provinciale
dell'AFDS di Udine
e 40° anniversario della Sezione AFDS di Tarvisio
...in un primo momento mi sono messo in
coda al corteo incontrando per strada il gruppo AFDS di San Daniele ed un
gruppo di Donatori ciclisti provenie3nti da San Giorgio di Nogaro, ma poi
vedendo che mi allontanavo troppo dal posto macchina (e non ce la facevo a
resistere al passo), sono tornato indietro...
Benvenuto della autorità ed interventi delle
delegazioni consorelle
anche d'oltre confine. Sono seguite le premiazioni dei donatori benemeriti.
...una veduta "allargata"
all'interno del tendone...
...ed inizio con una introduzione musicale...
...il benvenuto di Federico Marchioro Presidente della locale Sezione AFDS
e di Renato CarlantoniS indaco di Tarvisio...
...è seguita la cerimonia del "passaggio del testimone" tra i rappresentati
di Tarvisio e quelli di
San Daniele del Friuli, che l'anno prossimo avranno il compito di
organizzare la 57ª Edizione...
(foto di Anna Piuzzi)
...è poi intervenute
l'Assessore Battaglia per la Provincia di Udine e Telesca per la Regione FVG,
il Presidente Nazionale della FIDAS ed i rappresentanti delle associazioni
consorelle di Carinzia e Slovenia...
...un breve estratto
dell'intervento del presidente dell'AFDS udinese Renzo Peresson...
......un'ultima immagine sui donatori...
...e sullo spiegamento dei labari...
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Il congresso dell'Afds
sempre più internazionale.
Nasce l'euroregione del
sangue con Croazia, Carinzia e Slovenia
Un congresso storico, il 56° dell'Associazione friulana donatori di sangue,
celebratosi a Tarvisio quest'oggi, domenica 21 settembre. Storico perché si
è iniziato a gettare le basi per l'Alpe Adria del dono del sangue, una "euroregione"
della solidarietà che inizia a cementarsi grazie alla partecipazione, al
congresso friulano, delle omologhe associazioni della Carinzia, della
Slovenia, della Croazia e della Fidas di Vicenza. "Una grande organizzazione
basata sulla gratuità del dono, a differenza di quanto accade in altre parti
d'Europa, ma anche dell'efficacia e dell'efficienza - ha spiegato nel suo
intervento il presidente dell'Afds friulana Renzo Peresson -, perché
dobbiamo sempre più essere capaci di fornire il sangue quando, dove e nel
modo che serve. Per questo abbiamo fatto grandi passi nell'informatizzazione
e abbiamo anche conseguito la certificazione Iso 9001, prima associazione
italiana a farcela". Insomma, sguardo fisso sulle tradizioni e le radici
dell'Afds ma anche orizzonte aperto al futuro. Al progresso della medicina,
che chiede sempre più sangue. Ma anche al futuro delle relazioni
associative, sempre più complesse. "Sempre più persone, pur donando sangue,
rifiutano di aderire all'associazione - ha spiegato Peresson - perché non ne
sentono il bisogno o non hanno tempo di partecipare. Rischiano di essere
delle meteore. Fanno un gesto bello e importante, ma solo l'associazionismo
dura nel tempo". Anche perché perdura il problema demografico: "Ogni anno
nella fascia tra i 18 e i 65 anni, quella che può donare - ha spiegato
Peresson -, perdiamo tra i 1500 e i 1700 donatori potenziali a causa delle
sole dinamiche demografiche".
"Stiamo affrontando la
riforma della sanità perché ci siamo accorti che c'erano tante cose da
cambiare - ha affermato l'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra
Telesca, nel suo saluto al convegno -. Ebbene, se c'è una cosa che non ha
bisogno di riforme è proprio il dono del sangue. Anzi con orgoglio possiamo
dire di essere una vera eccellenza nazionale ed europea. Per questo vi
assicuro tutto l'appoggio della Regione per ottenere la certificazione dei
centri trasfusionali".
Il sindaco di Tarvisio,
Renato Carlantoni, nel suo intervento ha ripreso la riflessione
dell'Arcivescovo sostenendo che "l'Europa deve riscoprire le proprie radici
cristiane che hanno generato la cultura del dono" e che occorre proporre con
più forza queste radici anche a chi viene nelle nostre terre in cerca di una
vita migliore. Hanno portato il loro saluto anche il presidente nazionale
della Fidas, Aldo Ozino Caligaris, e l'assessore provinciale Elisa
Battaglia. Ha concluso l'intensa mattinata la tradizionale consegna delle
benemerenze: in tutto 3140, suddivise in diplomi (1121), distintivi di
bronzo (736), d'argento (490), d'oro (221), targa d'argento con pellicano
d'oro (152) e goccia d'oro a settanta donatori friulani (57 uomini e 13
donne).