Cavasso Nuovo (PN),
6 Aprile 2014
Sale Societât Operarie
- Place Plebiscito
PRECEDUTO
DALLA "MESSE PAR FURLAN" DI MEDUNO
CELEBRAZION
UFICIÂL
Leture de Bole dal Imperadôr Indrì
IV
Salûts des autoritâts e premiazion de III
edizion dal concors pes scuelis
“Emozions furlanis in viaç pal teritori”
...alcuni momenti ripresi
all'interno della sala-teatro strapiena di gente...
...ma noi
tralasceremo tutti i vari interventi e ci concentreremo sui tre momenti
principali della festa...
(1) ...la consegna della
bandiera del Friuli (moltiplicata), che dal Sindaco di Dolegna del
Collio
passa ai tre Sindaci della Destra Tagliamento, che la conserveranno fino
al 3 Aprile 2015...
(2) ...Leture de Bole dal Imperadôr Indrì
IV...
LETURE
(3) ...premiazioni
del concorso per le scuole "Emozions furlanis in viaç pal teritori”
...ultimo "quadro" prima
dei saluti finali...
«Riforme, il
Friuli faccia sentire la sua voce»
(Giulia Sacchi -
Messaggero
Veneto del 7 Aprile 2014)
CAVASSO. Un popolo, quello friulano, caratterizzato da un forte
attaccamento alle radici. Un popolo che desidera preservare identità
e autonomia. Un popolo «fatto per durare».
È il ritratto tracciato
ieri dalle autorità alla Fieste de Patrie dal Friûl, le cui
iniziative si sono concentrate quest’anno a Meduno, Cavasso Nuovo e
Fanna. «I friulani devono difendere i propri valori e la propria
cultura – è l'invito rivolto nell'omelia della messa in friulano dai
rappresentanti delle diocesi di Udine, Concordia-Pordenone e Gorizia
–. Devono alzare anche la voce, senza arroganza o violenza, per
difendere i sentimenti che li legano alla patria e per salvare la
loro identità».
Un'identità che i
friulani sentono forte anche se hanno lasciato la terra natale per
trasferirsi all'estero. «I friulani non dimenticano le proprie
radici, la propria gente – osserva o il sindaco di Meduno, Lino
Canderan, a nome anche dei colleghi di Cavasso Nuovo e Fanna,
rispettivamente Emanuele Zanon e Demis Bottecchia –. Ne è l'esempio
la mobilitazione internazionale in seguito al terremoto del 1976,
dove si dette prova della grandezza morale tipica dei friulani». I
friulani non devono, insomma, temere di battersi per la propria
identità, di cui sono fieri e orgogliosi: questo il pensiero unanime
degli amministratori locali, tra cui il presidente della Provincia
di Udine, Pietro Fontanini.
«Il popolo friulano deve
farsi sentire anche dinanzi alle riforme – afferma, alludendo
all'eliminazione degli enti intermedi –. Non deve subirle, ma alzare
la testa, perché oggi si corre il rischio di perdere un'importante
rappresentatività territoriale». Un pensiero condiviso anche
dall'assessore provinciale alla cultura Nicola Callegari. Dal canto
suo, il consigliere regionale Armando Zecchinon ha ricordato come
l'amministrazione Serracchiani stia spingendo sull'acceleratore per
«rinnovare e rendere più forte la specialità regionale».
«I friulani sono fatti
per durare – è il commento del rettore dell'Università di Udine
Alberto Felice De Toni, che per la prima volta partecipa alla festa
–. Il nostro ateneo sta cercando di dare un importante contributo al
progetto di mantenimento e crescita della Regione. Il Friuli è in
serie A non soltanto con l'Udinese, ma anche con l'Università e con
il contributo che la Regione sta dando all'economia, alla ricerca
scientifica e all'innovazione».
Dopo l'apertura dei
festeggiamenti con la deposizione di una corona al monumento ai
caduti di Meduno e la messa, la cerimonia è proseguita a Cavasso.
Nella sala della Società Operaia è stata letta la storica bolla con
la quale l'imperatore Enrico IV, il 3 Avrîl 1077, nominò Sigeardo di
Tengling Princeps Italiae et imperii: da allora, 937 anni di Patrie.
Poi le premiazioni delle scuole che hanno vinto il concorso
“Emozioni friulane del territorio” e un momento conviviale al
Palazat. |
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Avevo incontrato Bruno già all'interno del salone durante il convegno,
(dopo aver incrociato i nostri obbiettivi), e l'ho ritrovato quando sono
uscito in Piazza Plebiscito dopo aver recuperato i miei attrezzi (nella
prima foto sul palco si vedono i due registratori che hanno ripreso
tutti gli interventi audio).
Avevo Bruno Corva
,"Istriano Forever" come usa definirsi, all'inizio della mia avventura
con il sito "Di ca e di là dal Nadison", quando avevo iniziato a girovagare
nei paesi delle nostre quattro Province per le rubriche "Visita ai
parenti" e "Biel lant a Messe", e si era subito dimostrato uno dei più
entusiastici sostenitori per il mio lavoro, sia moralmente che
"concretamente". Anche in questa occasione ne ha dato la prova
della sua generosità...
stringendomi la mano al momento del saluto, mi sono accorto che mi
stava trasferendo "un qualche cosa" che ho subito trattarsi di una banconota... per non mettere a disagio i presenti. Grazie
Bruno per il tuo grande cuore...!
Rimasto solo, avvicinandomi
alla mia Clio parcheggiata sul piazzale, ascoltavo molto bene il brusio
della gente in allegro convivio all'interno del "palazat", ma non avevo
nessun rimpianto per non aver prenotato il "gustâ furlan in companie"...
quando mi aspettano tanti chilometri per tornare a casa, preferisco non
appesantire lo stomaco e sopratutto il cervello...!
Come mi accade sempre
prima di risalire in automobile, mi sono intrattenuto sul posto con il mio Ipad
10" (con la mela morsicata) tra le mani, per vedere se su Skype c'era
qualche amico "in linea", e mostrare loro chi scenari che ho la fortuna
di poter ammirare.... Il segnale era ottimo e abbondate e "il linea" ho
trovato i miei compaesani "Luciana e Albano", ai quali ho mostrato
l'imponente mole del "palazat", che non può passare inosservato a
chiunque abbia l'occasione per attraversare l'abitato di Cavasso Nuovo.
Ho poi collegato Bruno Rossi,
che con la sua graziosa Silma si trova a San Paolo del Brasile, un friulano che ha girato
in lungo e in largo e conosce molto bene tutte le località della nostra
Regione e che ricordava di aver pranzato proprio nel ristorante di fronte
al Municipio.
Ma gli amici che con
maggior entusiasmo hanno apprezzato le visioni che stavo loro offrendo
sono stati sicuramente Guido Zanetti e la moglie Catine (tutti e due
si esprimono nel friulano di Fanna), che dall'interno della loro
abitazione in Kingston in Canada (fuori c'è ancora la neve), potevano
ammirare luoghi e cose che conoscevano molto bene, in una magnifica
giornata primaverile friulana.
Riprendendo la strada del
ritorno ero particolarmente felice, perchè consapevole di aver raccolto una grande quantità di
prezioso materiale per i miei servizi, ma sopratutto per aver potuto
ancora una volta rendermi conto di quanti ammiratori seguono con grande interesse il sito
"Di da e di là dal Nadison", e uno come Bruno che lo ha dimostrato
concretamente... Ho incrociato lo sguardo anche con diversi "Sorestans"
che siedono sempre nelle prime file di banchi o di poltrone, ma che non si
sono mai degnati nemmeno di rispondere alle nostre richieste di un
piccolo contributo... par tirà indenant la barache...!.
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