nuove dal friuli e dal mondo

Codroipo (UD), 5 Aprile 2014
Teatro Comunale Benois-De Cecco

Organizât da la Biblioteche civiche Don Gilberto Pressacco
MARILENGHE & MARISCUELE
Riflessions par un percors condividűt e integrât - Seminari par cure dal Comun di Codroip, dal Istitűt comprensîf di Codroip e de Societât Filologjiche Furlane.


Daspň dai salűts des autoritâts...


...intervent introdutîf di Pierino Donada “Insegnâ il furlan: oblic o oportunitât?”

...altris intervents in ordin di entrade...



...relazions di William Cisilino, Patrizia Pavatti, Paola Cencini, Rosalba Perini e Antonella Brugnoli. Al moderarŕ Federico Vicario, president de Societât Filologjiche Furlane. Fra un intervent e chel altri a saran presentâts i progjets didatics plui inovatîfs fats des scuelis. Tal stes contest si tignarŕ “La Mostre de didatiche in marilenghe” cu la esposizion di materiâi fats des scuelis, Universitât, associazions, cjasis editoris, privâts…


...i partecipants al convegno...


...ringraziaments e salűs finâi del President de Filologjiche
Federico Vicario...

          Marilenghe - Lo studio e l’uso passano anche dal web - CODROIPO. Giorgio Ziffer, direttore del Centro internazionale per il plurilinguismo dell’ateneo di Udine, invidia «chi parla un dialetto». Lo dice al seminario Marilenghe & Mariscuele, svoltosi ieri alla Biblioteca Civica di Codroipo: occasione in cui poco si sente circa i ricordi dei nonni, e molto – invece – di certificazione delle competenze, d’apprendimento plurilinguistico integrato, di e-book e altri concetti della nuova didattica. Secondo lo stesso direttore del Cip, per una formazione di standard comunitario, alla ricchezza innegabile della lingua di casa, vanno aggiunte non una, ma due lingue straniere. Oltre al solito inglese, una dei confini, tedesco e sloveno. E, auspica Ziffer, non male un po’ di latino. La butta lě, quella del latino, senza scomodare Pasolini, giŕ citato anche da Pierino Donada, esperto in materia, a ricordare che «cjacarâ furlan al č fevelâ latin». Un insegnamento plurale: inclusivo non solo delle lingue, straniere e dei “nuovi friulani”, ma anche delle discipline altre, delle nuove tecnologie, di un apprendimento integrato e non solo espressivo comunicativo.
          Questi i temi del convegno, promosso dalla Societŕ Filologica Friulana, rappresentata dal presidente Federico Vicario, che modera l’incontro, e dal direttore Feliciano Medeot, dal Comune, rappresentato dal sindaco Fabio Marchetti, e dall’Istituto Comprensivo codroipese, il cui dirigente Patrizia Pavatti viene da un’esperienza regionale di vertice nell’organizzazione didattica del friulano. Un’iniziativa, infine, supportata dall’Arlef e dalla Provincia di Udine, rappresentata dal presidente Fontanini.
          Non a caso, visto che l’appuntamento cade nei giorni in cui si celebra la Patria del Friuli, emerge anche, nel corso dei lavori, la proposta per un’annuale Zornade de marilenghe. Tantissime e di qualitŕ le esperienze presentate dalle scuole, molte delle quali in rete: se venissero comunicate ai genitori – si rileva – si ricrederebbero le famiglie che paventano una ammanco di contenuti disciplinari nelle ore di friulano. «Non si perde nulla – afferma Pavatti – con l’uso veicolare, o il metodo Clil: anzi, si favoriscono il confronto metalinguistico, la conoscenza del patrimonio culturale, l’arricchimento cognitivo».
          I fondi a disposizione sono sempre meno, ma non si sono pianti addosso, i docenti: anziché libri si fanno e-book (la Filologica ha digitalizzato il testo O impari il furlan), si interagisce sulle Lim e sui blog (l’Istituto Comprensivo di Codroipo con Grignei di scuele), il friulano si intreccia ad altre opportunitŕ (da Talmassons, in Turchia con il Comenius). Altra criticitŕ, la carenza di insegnanti formati: a predisporre strumenti per la tanto invocata certificazione delle competenze dei docenti si candida l’Arlef, come spiega il direttore William Cisilino. C’č da rimboccarsi le maniche, dice Vicario: nelle scuole dell’infanzia e primaria sono in aumento le opzioni – dati riferiti da Paola Cencini dell’Ufficio Scolastico Regionale – con 44 mila ore annuali di lezione da organizzare. Ad accompagnare il processo, la Commissione per la valutazione (ne parla Rosalba Perini), mentre si avvierŕ un centro di documentazione delle centinaia di progetti autoprodotti dalle scuole. E oggi festa della Patrie a Cavasso Nuovo, con le premiazioni del concorso Emozions furlanis in viaç pal teritori promosso dall’Ufficio Scolastico regionale: hanno vinto l’IC V di Udine, la primaria di Aviano e la media di Sedegliano. Diverse le scuole segnalate.
          (Paola Beltrame - Messaggero Veneto del 07 aprile 2014)