“Frico
e supprissata”, incontro Friuli-Calabria
(ma.bra. -
Messaggero Veneto)
...vedute sul
pubblico nel cortile dei Colonos...
LESTIZZA. Frico e soppressata: un «binomio fantastico», avrebbe
detto Gianni Rodari, di quelli buoni, esplosivi, per inventare
storie... E e così la devono aver pensata Luca Domenicali, il
vulcanico musicista della Microband, e Anna Menossi, i quali hanno
messo insieme due assai ben rodati comici calabresi, Andrea Bove e
Enzo Limardi, forti di numerose esperienze cabarettistiche e
televisive (un titolo per tutti, Zelig Circus!), e Claudio
Moretti, star del teatro comico friulano. Ne è nato uno
spettacolo atteso al debutto stasera alle 21 ai Colonos di
Villaccaccia di Lestizza: Frico e supprissata, appunto!,
sottotitolo Studio per uno spettacolo comico.
«L’idea – racconta Luca Domenicali – nasce dal fatto che è da molti
anni che lavoro con Bove e Limardi, come autore e come regista di
alcuni dei loro spettacoli. Spesso, per lavorare sono venuti a
Udine, dove, pur vivendo a Bologna, io continuo ad avere casa. E qui
si sono ambientati velocemente... Si sono interessati e appassionati
al Friuli e al friulano, e visto che hanno una capacità incredibile
a cogliere esempio sfumature, accenti, intonazioni di una lingua, le
hanno fatte proprie ed è stato inevitabile pensare a qualcosa sul
Friuli per loro e con loro».
Tutto gira allora intorno
a un oste, che vuol vendere la sua osteria tipica friulana: si fanno
avanti due calabresi, ai quali lui accorda la preferenza rispetto a
un pretendente triestino. Ma c’è il problema della lingua
friulana... «E qui – continua Domenicali – salta fuori Moretti, che
non solo interpreterà l’oste, ma anche e soprattutto l’esperto in e
di friulanità che insegna ai due calabresi come districarsi tra modi
di dire e di pensare, usi e costumi, visto che l’osteria è a suo
modo un piccolo compendio della friulanità». E infine: «Il tutto non
è che un pretesto per riflettere, sempre con il sorriso e il riso,
su quanto ci sia di comune tra culture che sembrano così
antitetiche, lontane. Senza ovviamente pretese sociologiche o
politiche. Divertimento puro: l’incontro-scontro, fatto soprattutto
di improvvisazioni, tra due mondi tanto diversi ha ingenerato
situazioni, battute, gags a bizzeffe, tanto che abbiamo
dovuto contenerci, altrimenti lo spettacolo durava un’eternità».
Interessante allora
scoprire come Frico e supprissata si ponga rispetto al motto,
serio e impegnativo, di Avostanis 2013, Come il giorno
nasce dalla notte oscura. «Molto semplicemente abbiamo pensato,
forse con qualche forzatura legata alla natura comica del nostro
spettacolo, che dalla crisi si può uscire anche nel meticciato, nel
superamento delle barriere e dei pregiudizi».
«Come quelli – così Enzo
Limardi – che vogliono il friulano chiuso, diffidente, poco
spiritoso. Sarà perché in Friuli ci veniamo spesso, e quindi
pensiamo di conoscere le caratteristiche dei suoi abitanti... questi
sono luoghi comuni che mettiamo alla berlina, puntando piuttosto a
giocare con le due lingue, le sue espressioni, in un calabrese in
salsa friulana e viceversa che ci auguriamo faccia veramente ridere.
E ciò anche grazie anche all’incontro con Claudio Moretti, con il
quale l’atmosfera creativa è stata subito di grande intesa».
Insomma, nonostante la coppia, non c’è stato un Calabria batte
Friuli due a uno... «Anzi – sempre Moretti – è stata un’amichevole
molto bella, e con molti gol. Che nel mio caso sono stati di
arricchimento, umano e anche professionale, vista la grande
esperienza di Andrea e Enzo. Ma il nostro è stato soprattutto uno
scambio, con io che portavo quello che conosco del mio territorio e
delle sue peculiarità, loro che come un fiume in piena incalzavano
sul piano dell’improvvisazione. Il che mi ha fatto ritornare un po’
a quelli che erano i metodi di lavoro del Teatro Incerto ai suoi
inizi».
...applausi alla fine dello spettacolo... |