Colonos, sogni
in quattro storie friulane
(Silvano Bertossi -
Messaggero Veneto - 1 Agosto 2013)
LESTIZZA. Plantâ siums, seselâ ideis (seminare sogni, mietere idee):
un tema ambizioso e attuale. Viviamo tempi difficili, non è una
novità, ma per far fronte a tutte le difficoltà bisogna guardare
avanti e inventarsi un nuovo modus vivendi. La stagione di Avostanis
2013 si è aperta l'altra sera con una serata intessuta sulle trame
della riflessione, condotta dal professor Angelo Floramo. L'incontro
innanzitutto va letto come un invito: appunto a non stancarsi mai di
seminare sogni e mietere idee, puntando sui valori e sui progetti
come auspicio per un ritorno all'essenziale, alla terra, all'anima
materica del mondo.
«Recuperare l'identità
personale – introduce Floramo – promuovendo una vibrazione
collettiva che diventa speranza condivisa». Ed è questo il comune
denominatore delle quattro storie che si susseguono sul palco,
simili eppure diverse, impastate con la terra e con la carta,
attraversate dalle schegge del legno e dalle nerborute delle radici,
percorse dall'energia del sogno che alla fuga preferisce sempre la
capacità di vivere il mondo dentro al mondo, reinventandolo con
inedita prospettiva. Storie interessanti, umane, scandite dalle
musiche balcaniche del bravo fisarmonicista Paolo Forte,
accompagnato alla batteria da Alessandrou Reza.
La prima è quella
raccontata da Marina Tolazzi che, assieme al marito Kaspar, ha
creato una azienda agrituristica in una borgata di Moggio, dieci
persone in tutto, lontano dai grandi circuiti turistici, insegnando
ai figli la legge schietta del dire e del fare, in friulano e in
tedesco, perché Kaspar è austriaco. La seconda storia è quella di
Manuela Malisano e Paolo Nicli, che a San Daniele sono in procinto
di aprire un caffè letterario accanto alla loro libreria. Poi
Michele Pontrandolfo, pordenonese, che si dedica all'esplorazione
dell'estremo, camminando in solitaria sulle distese infinite dei
poli alla ricerca di chissà quali risposte. Dal 2000 al 2006 è stato
protagonista di sei spedizioni. E infine Gianluca Blanzan, giovane
di Paularo, che dopo il diploma di geometra ha scelto di fare il
malgaro e il boscaiolo.
Secondo appuntamento,
questa sera alle 21 ai Colonos di Villacaccia di Lestizza, con Lino
Straulino e Stefano Montello con Cjantis e danzis, una ricerca
storico-musicale incentrata sulla villotta friulana. |