Mossa (GO), 2 Giugno 2013
Sala "Don
Bosco"
I
FESTEGGIAMENTI ERANO STATI PRECEDUTI DALLA MESSA
47^ Giornata del donatore
con il saluto delle Autorità, la
premiazione dei soci benemeriti
e festeggiamento per il 50° anno
dalla rifusione della campana grande
Prima dell'inizio della
cerimonia ufficiale, è stato festeggiato don Fausto che doveva allontanarsi
per impartire il battesimo ad un bambino, figlio di un suo parrocchiano che
aveva battezzato tanti anni prima...
Dopo la celebrazione della Messa, alle
ore 12.00 circa presso la sala Don Bosco iniziava la cerimonia
ufficiale della 47^ Giornata del donatore con il saluto delle
Autorità, la premiazione dei soci benemeriti, consegna di una targa
a ricordo della sua prima donazione di sangue a Mossa a don Fausto e
festeggiamento per il 50° anno dalla rifusione della campana
maggiore con illustrazione della sua storia. Alle ore 13.00 ci si
spostava sotto il tendone delle associazioni paesane a lato della
chiesa per il convivio offerto dalla Sezione donatori di sangue di
Mossa.
Alle ore 16.10 circa
iniziava la VII^ Rasegna Internazional dai Scampanotadors presso il
campanile della parrocchiale, organizzata dall’Associazione
Suonatori Campane “Grup Cultural Furlan Scampanotadors Mossa” in
onore al 50°Anniversario della campana maggiore dalla rifusione
(1963-2013) ed in onore al 50° di Sacerdozio di don Fausto, durata
fino alle ore 19.00 con la partecipazione di nr.21 gruppi di
scampanotadors giunti per l’occasione da tutta la Regione e vicina
Slovenia. Sono seguiti i discorsi di rito da parte delle Autorità
presenti e del presidente del Grup Cultural Furlan Scampanotadors
Mossa (ringraziando tutti coloro che hanno collaborato per la
riuscita della manifestazione, sponsor ecc.), la consegna di un
presente ed attestato di partecipazione ad ogni squadra ed alla fine
un convivio in un clima fraterno classico degli scampanotadors.
Ringraziamenti: Parrocchia, Comune e sponsor vari. |
...sono quindi intervenute
la varie autorità...
...prima della premiazione dei soci benemeriti...
...che per ragioni di spazio noi presentiamo solo i benemeriti per le 100 e
110 donazioni...
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50° Anniversario
dalla rifusione della
Campana Maggiore "Regina Pacis" 1963 – 2013
Note storiche - Dagli archivi presenti presso la parrocchia di
Mossa e la Curia Arcivescovile di Gorizia, si evince che la vecchia
campana maggiore risale al 1911, dal peso esatto di kg 1310 e nota
musicale Re bemolle. Da alcuni documenti si è scoperto che nel 1913 si
procedette alla prima rifusione della campana mantenendo le stesse
caratteristiche della precedente. Il giorno 3 giugno 1963 la stessa,
suonando per un’ora ininterrottamente per la morte del Santo Padre Papa
Giovanni XXIII, si incrina rendendosi inservibile per la perdita della
tonalità. I testimoni di allora raccontano che il sacro bronzo venne
gettato dal campanile verso il prato sottostante, rompendosi. Una volta
a terra le persone presenti ne raccolsero un pezzo da portare a casa a
ricordo della stessa. Viene incaricata della fusione la premiata antica
fonderia di campane De Poli di Vittorio Veneto. La vecchia campana viene
portata alla fonderia e, il giorno prima dell’inizio dei lavori, la
stessa comunica al parroco don Bruno Vittor che, purtroppo, sono
costretti ad impiegare solo la metà del bronzo della vecchia per la
qualità scadente di tale materiale. Comunque – continua il testo della
lettera – rassicurano il parroco perché il nuovo bronzo avrà ben altre
caratteristiche di timbro e di suono. La stessa ditta comunica che
sarebbe necessario rifondere anche la media e la piccola perché composte
da materiale scadente e poroso e perché non hanno una giusta
intonazione. Le campane erano state fuse da poco (1947), dopo la fine
della Seconda Guerra Mondiale, ed il costo per procedere alla nuova
fusione era di L. 1.702.000: la proposta non venne accolta prediligendo
la rifusione solo della campana grande. A rifusione avvenuta la nuova
campana maggiore pesa esattamente kg 1500 e reca la seguente iscrizione:
“Ab omni peccato et a mala morte, libera nos Domine” – “A fulgure et
tempestate, libera nos Domine” – “Laudo Deum verum, plebem voco,
congrego clerum, defunctos ploro, pestem fugo, ecclesiam decoro”. Le
immagini presenti sul sacro bronzo rappresentano il Crocifisso, la
Madonna Assunta, Sant’Andrea e San Giuseppe. In quell’occasione la
campana viene battezzata “Regina Pacis” e i ruoli di padrino e madrina
sono ricoperti da Bruno Bregant e Angela Tinta. Nella lettera di
consegna, la ditta De Poli garantisce nella nuova campana la voce
chiara, pastosa, squillante e diffusiva e garantisce la nota esatta di
Re bemolle. Ha così inizio la storia cinquantenaria della campana che
ancora oggi suona sul campanile. Le campane venivano sempre suonate a
mano fino al 26 marzo 1964, Giovedì Santo, data in cui viene attivata
per la prima volta l’elettrificazione di tutto il concerto presente sul
campanile.
La campana in
sintesi
- Nome: Regina Pacis
- Peso: 1500 Kg
- Altezza: 1340 mm
- Diametro: 1340 mm
- Intonazione: re bemolle
- Costo: £ 388.150
I
FESTEGGIAMENTI ERANO STATI PRECEDUTI DALLA MESSA
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