Bruno Pizzul è uno dei telecronisti più
amati della tv italiana. Un uomo schivo
che non ama palcoscenici e
celebrazioni.
Quella di Pizzul è una di quelle storie
che sarebbe piaciuta ad Enzo Biagi.
Perché è la vita di un italiano vero che
da calciatore (ha marcato anche il
grande Omar Sivori) prima, e da
telecronista dopo, ha girato l'Italia e
il mondo. Gli aneddoti, i grandi
personaggi che ha conosciuto e
incontrato, i suoi valori, un calcio
bello da giocare e da raccontare oggi
offuscato da terribili ombre e
personaggi loschi. Bruno Pizzul ha
narrato a milioni di italiani il calcio
pulito come soltanto un grande
professionista sa fare. È partito da
Cormons, cittadina al confine con la
Slovenia, ed è arrivato dove ogni buon
giornalista sportivo sarebbe voluto
arrivare. I suoi ricordi e i suoi scoop
giornalistici, i dialoghi con Nicolò
Carosio e la sua enorme passione: la
Nazionale. Dalle punizioni al Liceo
perché doveva correre a prendere il
treno, alle gradite imitazioni in
televisione, ed ancora all'amore per il
vino. Per precisa volontà degli autori,
Francesco Pira e Matteo Femia, e di
Bruno Pizzul, di concerto con l'editore
tutti i diritti d'autore ricavati dalla
vendita del libro saranno devoluti alla
Fondazione Stefano Borgonovo.