Cinque premi per il futuro del
friulano
(di Nicola Cossar -
Messaggero Veneto di 11 Giugno 2012)
BERTIOLO. Cinque semi per il futuro del friulano, della lingua in
tutte le sue meravigliose, colorate e vitali varianti, della
scrittura che da tradizione si fa traduzione, della Filologica non
solo più custode, ma seminatrice di cultura e identità, istituzione
nobile e antica che guarda avanti, che non
teme
ma costruisce. Simona Dri (liceo classico Bertoni di Udine),
Nicoletta Bressa (liceo classico e scientifico Leopardi Majorana di
Pordenone), Anna Chiesa (liceo scientifico Grigoletti di Pordenone),
Valeria Salvador (liceo scientifico Einstein di Cervignano) e Lara
Paron (liceo scientifico Marinelli di Codroipo) sono i cinque semi -
assieme ad altri - che significano freschezza della gioventù,
capacità, entusiasmo e speranza. Sono loro i vincitori del
bellissimo concorso di traduzione in friulano dalle lingue classiche
(greco e latino) e moderne (inglese) premiati ieri a Bertiolo nel
corso della Fraie de Vierte della Filologica.
Una strada all’inizio
piccola e coraggiosa che sta diventando maestra nella prospettiva
culturale e strategica della Sff («i vincitori e i segnalati saranno
nostri soci onorari» ha detto applaudendoli il presidente Lorenzo
Pelizzo), un successo maturato grazie all’impegno degli insegnanti e
dei due responsabili del concorso, i professori Stefano Perini
(classici) e Gottardo Mitri (inglese), palesemente soddisfatti dei
risultati.
Come tutti coloro che
ieri hanno fatto festa con la Filologica nella sempre ospitalissima
Bertiolo, orgogliosa terra di vini, di acque, di terrazzieri e di
musica, in un 2012 specialissimo e più musicale che mai, perché qui
ricorrono i due secoli di attività di una gloria paesana e friulana:
la Filarmonica La prime lûs, decana delle bande regionali.
Dopo la messa in
marilenghe, i lavori in auditorium, anche questo musicale (è
intitolato al maestro Ottaviano Paroni). Coordinati da Dino Persello
- con commossi omaggi a Riedo Puppo, Lelo Cjanton e Meni Ucel -,
abbiamo ascoltato gli interventi di Mario Battistuta, un sindaco
innamorato del proprio paese e della propria gente, del presidente
Pelizzo (piccola bacchettata ai politici per il friulano in tv),
dell’assessore provinciale allo sport Mario Virgili (che giocava in
casa), del vicedirettore centrale della cultura della Regione
Giuseppe Napoli, di Silvio Zanchetta, da sempre anima della Prime
lûs, del presidente regionale dell’Anbima Eugenio Boldarino e del
vicepresidente della Sff per il Pordenonese Pier Carlo Begotti, che
ha presentato il volume sulla rivolta di Sterpo.
E poi, dopo la
premiazione dei docenti dei 22 corsi pratici(450 partecipanti),
largo ai giovani: di oggi (i “maestri traduttori”) e di ieri (il
socio Romildo Gobessi in tutti i suoi splendidi 101 anni). |