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San Lorenzo di Manzano (UD), 19 Febbraio 2012


 
Targa celebrativa
nel bicentenario della nascita di Caterina Percoto

San Lorenzo di Soleschiano
Borgo rurale e casa Caterina Percoto

          Il borgo di origine medioevale, situato nelle vicinanze del torrente Torre e del fiume Natisone, si sviluppa lungo la strada principale che ricalca in parte un antico percorso romano.
          Le costruzioni, in gran parte rurali, si dispongono sul fronte strada e presentano corti nelle parti interne; la proprietà, fino a qualche decennio fa, era quasi interamente della famiglia nobiliare di Brazzà. Il nucleo urbano più antico si trova nei pressi della chiesa di San Lorenzo (dove alcuni edifici ricalcano il perimetro della centa) e nei pressi del complesso padronale Sello dove si segnala casa Lugan, tipica costruzione medioevale, caratterizzata dai muri a scarpa con una serie di piccole aperture e dal coronamento del tetto costituito da mattoni disposti a dente di sega. Nel centro del paese, attraverso un portale arcuato con tettuccio, si entra nella corte nella quale sorge la seicentesca casa natale della scrittrice friulana Caterina Percoto (1812-1887.
          L'edificio padronale si eleva per tre piani seguendo uno schema planimetrico e prospettico tripartito con il portale centrale arcuato sormontato da una lapide commemorativa. Attorno alla casa sorgono alcune costruzioni rurali; a nord una muraglia cinge gli orti di casa Percoto e del complesso padronale di casa Sello.
          Nei pressi della chiesa di San Lorenzo si trovano: inserito nella cortina edilizia, un altro portale arcuato con lo stemma dei Brazzà nella chiave di volta, e nei pressi, casa Bemurdin con il tipico focolare aggettante.
          L'edificio religioso, rimaneggiato all'inizio del Novecento, è preceduto da un ottocentesco campanile con bifore nella cella campanaria e soprastante tamburo ottagonale.

La località in Comune di Manzano, è ancora indicata come "San Lorenzo di Soleschiano",
in quanto faceva parte del territorio di Soleschiano, in passato Comune autonomo.

L'assessore alla cultura Venturini ha dato avvio alla celebrazione...



 ESTRATTO


...seguita dal numeroso pubblico presente...

          Manzano - In occasione del bicentenario della nascita della scrittrice Caterina Percoto, il Comune ha organizzato una cerimonia alla casa natale dell’illustre concittadina a San Lorenzo di Manzano, dove è stata scoperta una targa celebrativa. Vi hanno preso parte il sindaco Lidia Driutti con l’intera giunta, il presidente della Provincia, Pietro Fontanini, Claudio Griggio, docente di letteratura italiana all’Università di Udine, i consiglieri regionali Massimo Blasoni, Alessandro Colautti e Roberto Novelli, e i presidenti delle associazioni del territorio. La cerimonia ha dato il via a una serie di eventi culturali, convegni, mostre e attività didattiche volte a valorizzare la figura di Caterina Percoto e programmati a corredo del premio letterario a lei dedicato, promosso dal Comune e giunto alla sesta edizione. L’assessore alla cultura, Valmore Venturini, ha annunciato che il 2012 sarà «l’anno della Percoto, l’occasione per Manzano del rilancio della propria identità anche con lo studio della figura di Caterina Percoto e di quello che ha rappresentato nel contesto culturale e storico dell’800 friulano. Grazie alla disponibilità del rettore Cristiana Compagno, sarà insediato un comitato scientifico per organizzare un convegno in autunno, dove sarà analizzata la produzione della Percoto con una sezione dedicata alla parte italiana, una alla parte friulana e una alla letteratura pedagogica. Stiamo pensando inoltre di pubblicare l’epistolario della Percoto, che intrattenne vivaci relazioni con una folta schiera di intellettuali e scrittori come Niccolò Tommaseo e Pacifico Valussi». Lidia Dirutti ha voluto ricordare anche la figura femminile e imprenditoriale di Caterina Percoto, confermando il pieno sostegno dell’amministrazione «per tutte le iniziative intraprese nel corso dell’anno».
(Messaggero Veneto del 21 Febbraio 2012)


...sono seguiti numerosi interventi di personalità della politica e della cultura...


...l'intervento del Sindaco Lidia Driutti, che ha scoperto la targa commemorativa...

...cerimonia conclusa da don Fiorino Miani con la benedizione alla lapide e a tutti i presenti...

 

 CHIUSURA

Caterina Percoto
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
http://it.wikipedia.org/wiki/Caterina Percoto

          Nata a San Lorenzo di Soleschiano (Comune di Manzano, in provincia di Udine) in Friuli, da una nobile famiglia di avvocati, artisti e uomini di lettere, fu l'unica bambina di sette figli.
          Alla morte del padre, nel 1821, la sua famiglia si spostò ad Udine, e lei fu mandata nell'Educandato di Santa Chiara (oggi Educandato Uccellis), a scuola dalle suore. Da questo periodo, nacque nella scrittrice la forte avversione per l'educazione monacale delle donne, tema che Caterina Percoto difese per tutta la vita.
          Nel 1828 incontrò il primo amore, un giovane di origine ebrea. Proprio per questo, la relazione fu duramente osteggiata sia dalla famiglia che dalle suore.
          Nel 1829, lasciò il convento per ragioni di carattere economico. Dopo il suo ritorno a casa, cominciò a dedicarsi all'azienda di famiglia e all'educazione dei fratelli minori coadiuvata da don Pietro Comelli, già "fattore" dei conti Percoto e pievano del luogo. Comelli le diventerà presto guida spirituale e amico sincero.
          La carriera letteraria di Caterina Percoto ha inizio nel 1839, grazie a Don Comelli che inviò segretamente alla Favilla di Trieste il primo scritto di Caterina: un commento alla traduzione del Maffei di alcuni brani della Messiade di Klopstock. Iniziò così il rapporto di Caterina con l'editore Francesco Dall'Ongaro, che ben presto diventò suo mentore.
          Immersa nei paesaggi friulani, supervisionando al lavoro nei campi e alla coltura dei bachi da seta, ritrasse nelle sue opere lo stagnante mondo di povertà del Friuli, sotto il dominio austriaco.
          Nel 1841 apparirono sulla Favilla i primi racconti della Percoto. Il Dall'Ongaro la fa conoscere nel mondo letterario italiano.
          Nel 1847, dopo un viaggio a Vienna, iniziò il lungo contatto epistolare con Carlo Tenca.Ma con la prima guerra di indipendenza, del 1848, i suoi scritti divennero politicamente più impegnati, e racconti come La donna di Osoppo e La coltrice nuziale, riscossero un grande successo negli ambienti patriottici. Nell'ottobre 1852 morì il fratello Costantino, lasciandole il gravoso compito dell'educazione dei giovanissimi figli.
          Negli anni cinquanta, inoltre, iniziò a scrivere in lingua friulana, e dopo due anni di trattative, con l'editore Le Monnier, il quale temeva che i titoli in friulano avrebbero infastidito gli Austriaci, nel 1863 uscirono due volumi di racconti.
          Gli ultimi anni di vita della scrittrice furono piuttosto sofferti, a causa delle sue precarie condizioni di salute, ma allo stesso tempo densi di avvenimenti ed incontri di particolare rilievo. Nel 1867, ad esempio, incontrò a Udine, Giuseppe Garibaldi in persona.
          L'anno successivo rifiutò la nomina a direttrice dell'Educandato di Santa Chiara (oggi Educandato Uccellis) e nel 1871 il ministro Cesare Correnti la nominò ispettrice degli educandati veneti. Nel 1878 e nel 1883 vengono pubblicate due raccolte di suoi racconti.
          Caterina Percoto morì il 15 agosto 1887 a Soleschiano ed è sepolta a Udine accanto al poeta Pietro Zorutti.

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 Abbiamo registrato l'intera cerimonia per il nostro archivio digitale...

San Lorenzo di Manzano, 19 Febbraio 2012
Targa celebrativa

nel bicentenario della nascita
di Caterina Percoto
 

1 10.50 Assessore Valmore Venturini...
2 7.02 ...Docente Claudio Griggio
3 6.13 ...Sindaco Lidia Driutti
4 3.49 ...Prof.ssa Fabiana Savorgnan di Brazzà
5 3.14 ...On. Pietro Fontanini
6 3.29 ...Cons. Reg. Alessandro Colautti
7 2.58 ...Benedizioni e chiusura