Maestro
Andrea Buttazzoni del Jundokan dojo di Udine
Nella "Sala della palma" presso l'Abbazia di Rosazzo si è
svolto l'incontro 'Il Cristianesimo al tempo dei samurai',
una straordinaria conferenza che ha fatto luce
sull'incredibile storia dei Samurai Cristiani in Giappone.
Poco o nulla si sa in
occidente riguardo la storia del cristianesimo giapponese,
fatta eccezione per un paio di pubblicazioni passate quasi
inosservate (Storia della Chiesa in Giappone di Jean
Monsterleet, 1959, ed. Paoline e La nobiltà della
sconfitta di Ivan Morris, 1975, ed. Guanda tradotto nel
1983) sebbene coincida con il cattolicesimo romano.
Ha poi preso la parola
Il prof.
Paolo Del Pozzo dell'Istituto 'G. Bertoni' di Udine,
presenti tre Maestri arrivati dal Giappone...
Il cristianesimo in Giappone arrivò nel 1549 grazie a San
Francesco Saverio gesuita che in un tempo relativamente
breve convertì da solo circa un milione di persone in
Oriente e in pochi anni diventò una presenza di notevole
rilievo. Furono i trafficanti europei a instillare il dubbio
nei regnanti della dinastia imperiale che il cattolicesimo
nascondesse un messaggio nefasto dal punto di vista politico
da parte degli spagnoli e dei portoghesi. Cominciarono così
editti persecutori, roghi, crocifissioni ecc fino a quando
nel 1640 si considerò estinto il cristianesimo giapponese.
Il prof. Paolo Del Pozzo dell'Istituto 'G. Bertoni' di Udine
e rappresentante dello 'Shiro Saigo' dojo in Udine ha
illustrato l'incredibile storia dei ronin cristiani,
ovvero di quegli uomini rimasti 'senza padrone', sede e
legami fissi, quindi guerrieri erranti che potevano mettersi
al servizio del popolo e che educati alla grandezza e alla
fierezza dell'etica del Bushido, ovvero al codice di
condotta dei guerrieri giapponesi, hanno trovato in Gesù
Cristo l'inveramento delle loro istanze di perfezione e del
loro desiderio di Infinito e che non hanno esitato a
combattere dando tutto ciò che avevano e che erano per poter
essere fedeli all'Unico Signore di cui potevano umilmente e
fieramente dirsi 'Samurai'.
I lavori sono stati moderati dal Maestro Andrea Buttazzoni
(6° dan) del Jundokan dojo di Udine e che vanta diverse
esperienze in Giappone in una delle più tradizionali e
selettive scuole di Okinawa, appunto il Jundokan Dojo che
tra l'altro è stato rappresentato da tre Maestri
d'eccezione: Masaji Taira (8° dan), Tsuneo Kinjo (8° dan) e Tetsu
Gima (8° dan).