nuove dal friuli e dal mondo

Orsaria di Premariacco (UD), 25 Marzo 2011
Sala Mons. Emilio Pizzoni

Presentazione del libro di Giovanni Maria Basso 
Cenni storici della mascherata di Orsaria
e del periodo carnevalesco locale


La copertina del libro

       La Pro Loco “Fiore Dei Liberi”, con il patrocinio del Comune di Premariacco, presenta venerdì 25 marzo alle ore 20.30, presso la sala Pizzoni (adiacente al teatro) di Orsaria di Premariacco, il libro "Cenni cronistorici della mascherata di Orsaria e del periodo carnevalesco locale" di Giovanni Maria Basso. Presentazione a cura di Enzo Driussi, seguirà rinfresco. Il libro sarà a disposizione nelle edicole del comune di Premariacco.

        Dopo questo breve comunicato stampa che segnalava l'evento inviatomi dalla giornalista Rosalba Tello r.tello@libero.it (che ringrazio perchè spesso utilizzo i suoi comunicati per le nostre pagine), per implemantare questa bagina utilizzerò la presentazione dell'Assessore Luca Tosolini e l'ntroduzione di Enzo Driussi pubblicati sul libro. Le immagini sono naturalmente riprese in tempo reale.
          E' doveroso per l'Assoziazione "Di ca e di là dal Nadison" (che rappresento nelle vesti di presidente), dare spazio sul sito natisone.it a Giovanni Maria Basso (o più semplicemente "Miut"), nostro Socio fin dalla sua costituzione e al quale abbiamo dedicato una pagina nella rubrica la pagjna di Miut  e una in il personaggio>>>


l'inizio dell'incontro...

            Presentazione - Nell'ottobre del 2006 il Comune di Premariacco inaugurava la nuova sala teatrale di Orsaria in quella che un tempo era stata la sala del patronato e poi la sala parrocchiale del paese.
          L'evento era atteso da molto tempo e chi oggi entrasse per la prima volta in quella sala, rimarrebbe
certamente colpito dalla grande scultura lignea che si staglia contro la parete del foyer. Si tratta di una pregevole opera del famoso artista, nostro conterraneo, Paolo Figar che rappresenta un'allegorìa dello spirito della mascherata di Orsaria (vedi foto).
          Il progetto non appartiene al mandato amministrativo in cui opera chi scrive e proprio per questo mi sento libero di dire quanto trovi geniale e ricca di significato l'idea. Un'idea che mette in luce -per i "foresti"- e sottolinea -per gli autoctoni- una delle espressioni più importanti, vive e sentite della cultura e della tradizione della comunità di Orsaria.
          Di questa manifestazione e dello spirito che l'ha animata fin dalla sua origine (130 anni fa) si occupa nel presente lavoro Giovanni Maria Basso -Miùt- conosciuto m paese per la sua passione per l'arte scritta (uno dei suoi soprannomi è "il poeta" e per l'"archeologia etnoantropologica", dove con questo ultimo termine voglio intendere quel suo lavoro di indagine, di ricerca, di vaglio delle fonti (per la gran parte orali) che permettono di recuperare e fissare una parte di storia della sua comunità, la comunità di Orsaria.
          Riguardo al tema del Carnevale e della mascherata di Orsaria va detto inoltre che Miùt è certamente "persona informata dei fatti", in quanto fin da giovanissimo vi ha partecipato in diverse forme con diverse modalità: è stato attore, ha impersonato il Carnevale, ha scritto i testi... insomma, è un testimone privilegiato di questa tradizione, visto che lui per primo l'ha vivificata con i suoi sforzi e la sua passione.
          Inoltre, in questo suo lavoro di "scavo" nei meandri della cultura e della tradizione Orsariese, Miùt tocca e mette in luce non soltanto gli aspetti strettamente legati all'evento della mascherata, spiegandoci come è nata, come si è evoluta negli anni, quale ne era la struttura consolidata e come si è lentamente spenta, ma finisce anche per parlare più in generale della vita del paese in un periodo che copre buona parte del secolo scorso raccontandoci di persone, personalità, fatti di cronaca, eventi storici... insomma quel che si può definire a buona ragione un "affresco storico" di Orsaria.
          Come amministratore, sono grato a Giovanni Maria Basso per questo suo lavoro che, oltre a restituire a coloro che l'hanno vissuta, un ampio spaccato di una tradizione così importante e ben radicata nel nostro tessuto sociale, ha anche il pregio di far conoscere alle nuove generazioni e, più in generale, a tutti coloro che questa tradizione non l'hanno finora conosciuta, una realtà di cui tutti gli orsariesi non possono che andare fieri.
          L'Asessore alla Cultura, Luca Tosolini

...interventi in ordine quasi cronologico...

Condotta da Emiliano Pascoli, Presidente della ProLoco "Fiore dei Liberi", la serata è iniziata con il benvenuto del Sindaco del Comune di Premariacco, Rocco Ieracitano. Sono intervenuti poi il Direttore della filiale di Premariacco e il Direttore Generale della BCC di Manzano, Istituto sempre attento e solidale con le iniziative culturali che vengono organizzate sul territorio...

E' seguita la relazione di Luigi Geromet, Presidente dell'Istituto "Achille Tellini" di Manzano; Bruno Badino, Presidente della SOMSI di Orsaria; e del noto presentatore, poeta, musicista e quant'altro Enzo Driussi...


..."panoramiche" sul pubblico presente...

          Introduzione - La mia età non più verde mi consente il ricordo di varie decine di carnevali. Sono dunque uno di quelli che in friulano si usa definire "cun vonde carnavai su pe gobe". Ma, a onor del vero, per il momento non mi pesano.
          Ne ho visti tanti e molti mi hanno anche visto come attore in quanto sui carri in maschera non poteva mai mancare il suonatore di fisarmonica. Leggendo la bozza del libro di Miùt ho avuto più di un lieto ritorno di memoria scoprendo, ad esempio, che nel lontano 1882, in un memorabile concorso mascherato tenutosi a Udine, il carro allestito dai "villici di Passons", mio paese natale, si aggiudicò il terzo premio (lire 50) alle spalle proprio di quello dei "villici di Orsaria" e della "compagnia equestre Zavatta". Anche a Passons, come a Orsaria, c'era dunque una costante tradizione carnevalesca con la partecipazione a vari concorsi (come non ricordare la storica Cavalchina di San Daniele?). Certo è che Orsaria e la sua comunità si sono a buon titolo ritagliato un ruolo da protagonisti nella lunga storia del carnevale friulano.
          Un carnevale che affonda le sue radici nei tempi lontani come ben ci ricorda una testimonianza di Pierà Rizzolati che, in un suo studio sul carnevale nella letteratura friulana del XVI e XVII secolo, richiama fra l'altro il famoso dialogo fra Carnevale e Quaresima attribuito a Ermes di Colloredo.
          Per arrivare ai tempi nostri va rilevato che i cenni cronistorici raccolti da Gio­vanni Maria Basso e le suggestive fotografie che arricchiscono il volume costitui­scono sicuramente, oltre che una preziosa documentazione di quegli eventi, anche un doveroso e meritato riconoscimento a quanti (e Miùt è fra quelli) hanno negli anni contribuito a mantenere viva e importante una manifestazione che onora il paese e la sua gente. Enzo Driussi


...è infine intervenuto l'autore del libro Giovanni Maria Basso ...


...applaudito e festeggiato dai presenti...