l'inizio
dell'incontro...
Presentazione -
Nell'ottobre del 2006 il Comune di Premariacco inaugurava la nuova sala
teatrale di Orsaria in quella che un tempo era stata la sala del
patronato e poi la sala parrocchiale del paese.
L'evento era atteso da
molto tempo e chi oggi entrasse per la prima volta in quella sala,
rimarrebbe
certamente
colpito dalla grande scultura lignea che si staglia contro la parete del
foyer. Si tratta di una pregevole opera del famoso artista, nostro
conterraneo, Paolo Figar che rappresenta un'allegorìa dello spirito
della mascherata di Orsaria (vedi foto).
Il progetto non
appartiene al mandato amministrativo in cui opera chi scrive e proprio
per questo mi sento libero di dire quanto trovi geniale e ricca di
significato l'idea. Un'idea che mette in luce -per i "foresti"- e
sottolinea -per gli autoctoni- una delle espressioni più importanti,
vive e sentite della cultura e della tradizione della comunità di
Orsaria.
Di questa manifestazione
e dello spirito che l'ha animata fin dalla sua origine (130 anni fa) si
occupa nel presente lavoro Giovanni Maria Basso -Miùt- conosciuto m
paese per la sua passione per l'arte scritta (uno dei suoi soprannomi è
"il poeta" e per l'"archeologia etnoantropologica", dove con questo
ultimo termine voglio intendere quel suo lavoro di indagine, di ricerca,
di vaglio delle fonti (per la gran parte orali) che permettono di
recuperare e fissare una parte di storia della sua comunità, la comunità
di Orsaria.
Riguardo al tema del
Carnevale e della mascherata di Orsaria va detto inoltre che Miùt è
certamente "persona informata dei fatti", in quanto fin da giovanissimo
vi ha partecipato in diverse forme con diverse modalità: è stato attore,
ha impersonato il Carnevale, ha scritto i testi... insomma, è un
testimone privilegiato di questa tradizione, visto che lui per primo
l'ha vivificata con i suoi sforzi e la sua passione.
Inoltre, in questo suo
lavoro di "scavo" nei meandri della cultura e della tradizione Orsariese,
Miùt tocca e mette in luce non soltanto gli aspetti strettamente legati
all'evento della mascherata, spiegandoci come è nata, come si è evoluta
negli anni, quale ne era la struttura consolidata e come si è lentamente
spenta, ma finisce anche per parlare più in generale della vita del
paese in un periodo che copre buona parte del secolo scorso
raccontandoci di persone, personalità, fatti di cronaca, eventi
storici... insomma quel che si può definire a buona ragione un "affresco
storico" di Orsaria.
Come amministratore, sono
grato a Giovanni Maria Basso per questo suo lavoro che, oltre a
restituire a coloro che l'hanno vissuta, un ampio spaccato di una
tradizione così importante e ben radicata nel nostro tessuto sociale, ha
anche il pregio di far conoscere alle nuove generazioni e, più in
generale, a tutti coloro che questa tradizione non l'hanno finora
conosciuta, una realtà di cui tutti gli orsariesi non possono che andare
fieri.
L'Asessore alla Cultura,
Luca Tosolini
...interventi in ordine quasi cronologico...
Condotta da Emiliano Pascoli, Presidente della ProLoco "Fiore dei
Liberi", la serata è iniziata con il benvenuto del Sindaco del
Comune di Premariacco, Rocco Ieracitano. Sono intervenuti poi il
Direttore della filiale di Premariacco e il Direttore Generale della
BCC di Manzano, Istituto sempre attento e solidale con le iniziative
culturali che vengono organizzate sul territorio...
E' seguita la relazione di Luigi Geromet, Presidente dell'Istituto
"Achille Tellini" di Manzano; Bruno Badino, Presidente della SOMSI
di Orsaria; e del noto presentatore, poeta, musicista e quant'altro
Enzo Driussi...
..."panoramiche" sul
pubblico presente...
Introduzione - La mia età
non più verde mi consente il ricordo di varie decine di carnevali. Sono
dunque uno di quelli che in friulano si usa definire "cun vonde carnavai
su pe gobe". Ma, a onor del vero, per il momento non mi pesano.
Ne ho visti tanti e molti
mi hanno anche visto come attore in quanto sui carri in maschera non
poteva mai mancare il suonatore di fisarmonica. Leggendo la bozza del
libro di Miùt ho avuto più di un lieto ritorno di memoria scoprendo, ad
esempio, che nel lontano 1882, in un memorabile concorso mascherato
tenutosi a Udine, il carro allestito dai "villici di Passons", mio paese
natale, si aggiudicò il terzo premio (lire 50) alle spalle proprio di
quello dei "villici di Orsaria" e della "compagnia equestre Zavatta".
Anche a Passons, come a Orsaria, c'era dunque una costante tradizione
carnevalesca con la partecipazione a vari concorsi (come non ricordare
la storica Cavalchina di San Daniele?). Certo è che Orsaria e la sua
comunità si sono a buon titolo ritagliato un ruolo da protagonisti nella
lunga storia del carnevale friulano.
Un carnevale che affonda
le sue radici nei tempi lontani come ben ci ricorda una testimonianza di
Pierà Rizzolati che, in un suo studio sul carnevale nella letteratura
friulana del XVI e XVII secolo, richiama fra l'altro il famoso dialogo
fra Carnevale e Quaresima attribuito a Ermes di Colloredo.
Per arrivare ai tempi
nostri va rilevato che i cenni cronistorici raccolti da Giovanni Maria
Basso e le suggestive fotografie che arricchiscono il volume
costituiscono sicuramente, oltre che una preziosa documentazione di
quegli eventi, anche un doveroso e meritato riconoscimento a quanti (e
Miùt è fra quelli) hanno negli anni contribuito a mantenere viva e
importante una manifestazione che onora il paese e la sua gente. Enzo
Driussi
...è infine intervenuto
l'autore del libro Giovanni Maria Basso ...
...applaudito e festeggiato dai presenti...
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