Cividale (UD),
6 Gennaio 2011
Chiesa di San
Francesco
Dan Emigranta
si
è rinnovato il tradizionale appuntamento culturale
degli Sloveni della Provincia di Udine
Il Dan emigranta è la più
importante manifestazione politica e culturale delle
Organizzazioni slovene della provincia di Udine (Slovenske
organizacije videnske pokrajine) che si ripete da 49
anni ed è un’occasione importante per gli Sloveni della
Val Canale, di Resia, delle Valli del Torre e del
Natisone per tracciare un bilancio e delineare le linee
di politica culturale e sociale per l'anno nuovo.
Le esecuzioni di alcuni
gruppi musicali giovanili,
hanno fatto da intermezzo ai vari interventi in voce...
INTRODUZIONE
...durante l'incontro sono
intervenuti...
Stefano Balloch, Sindaco del Comune di Cividale del Friuli;
Elio De Anna, Assessore regionale alla Cultura;
Miriam Simiz, Organizzazioni slovene della Provincia di
Udine
BALLOCH
DE ANNA
SIMIZ
De Anna al Dan emigranta, sostenere istruzione plurilingue
(Testo tratto da:
www.slomedia.it)
“Conosco le difficoltà dell’Istituto con insegnamento bilingue di San
Pietro al Natisone e l’Amministrazione regionale continuerà a
sostenerlo. Va dato merito al mio predecessore, l’assessore Molinaro,
per avere fatto il possibile per accompagnare, anche in tempi difficili
per il bilancio della Regione, questa scuola in cui crediamo molto.
Nello stesso modo riponiamo grande rispetto e aspettative per il lavoro
della commissione paritetica Friuli Venezia Giulia-Slovenia che il 26
gennaio si insedierà in sessione plenaria a Trieste”.
Lo ha affermato
l’assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, portando il suo saluto
e quello del
presidente
della Regione Renzo Tondo, alla platea degli sloveni della Val Canale,
di Resia, delle Valli del Torre e del Natisone, riuniti a Cividale per
il “Dan Emigranta”, la Giornata dell’Emigrante, il tradizionale evento
politico e culturale che si ripete da oltre quaranta anni e che
rappresenta anche l’occasione di bilancio per le politiche culturali e
sociali della minoranza slovena della provincia di Udine e che
quest’anno, in una chiesa di San Francesco trasformata in studio
radiofonico, si è arricchito con collegamenti ed interviste in diretta
con i protagonisti dei principali eventi che hanno caratterizzato la
vita della
Benecia.
Due i temi nodali: il
futuro dell’Istituto statale di San Pietro al Natisone che nel 2010 è
stato oggetto di un trasferimento di sede, tanto che l’intervento
introduttivo a nome delle associazioni è stato affidato proprio ad un
insegnante della scuola bilingue, Miriam Simiz, e lo stato della
fruibilità delle trasmissioni televisive in sloveno nella provincia di
Udine (il recente digitale terrestre ha permesso di risolvere almeno in
parte l’annosa penalizzazione dell’accesso all’informazione da parte
delle popolazioni slovene in Friuli).
De Anna ha ribadito
l’importanza della trasmissione dei valori che fondano il carattere
multilinguistico del Friuli Venezia Giulia e quindi anche l’autonomia
statutaria della Regione. In questa direzione va anche il riconoscimento
da parte dell’amministrazione regionale dell’Istituto per la cultura
slovena di San Pietro al Natisone come ente di primaria importanza,
fatto per il quale la comunità della Benecia ha tributato un aperto
ringraziamento alla Regione nel corso di questo “Dan Emigranta”.
“L’inglese è importante
come lingua della globalizzazione – ha ricordato De Anna – ma è
importante anche sostenere l’istruzione nelle lingue della nostra
regione come segno di un’offerta didattica e di un’educazione di respiro
europeo che vive il localismo come un’eccellenza e non come un
campanile, non nell’ottica dell’inclusione o peggio dell’assimilazione,
ma come aspirazione ad una vera Europa dei popoli”. L’aspirazione,
secondo De Anna, che si è definito “un pordenonese di lingua friulana”,
deve essere rivolta ad una “globalizzazione locale”.
Tanti i rappresentanti
delle istituzioni, gli esponenti del mondo politico, economico e
culturale e gli amministratori di tutta la fascia confinaria
intervenuti: tra gli altri, la senatrice Tamara Blazina, i parlamentari
sloveni Vasja Klavora e Miro Petek, il consigliere regionale Igor
Gabrovec, il sindaco di Cividale, Stefano Balloch, che ha pubblicamente
ringraziato nel suo intervento il sottosegretario alla Cultura della
Repubblica slovena, Silvester Gaberscek, presente in sala e che a
Cividale ha manifestato l’appoggio formale alla candidatura Unesco da
parte della città ducale.
Ai microfoni dei
conduttori delle trasmissioni in sloveno sulla Rai e nelle emittenti
private della regione – Davide Clodig, Ezio Gosgnach, Eva Golles,
Riccardo Ruttar, Marina Cernetig – che si sono avvicendati
nell’improvvisato studio radiofonico della chiesa di San Francesco sono
intervenuti il resiano Sandro Quaglia, Ziva Gruden, dirigente
dell’istituto comprensivo di San Pietro al Natisone, e il parlamentare
Danjel Krivec, sindaco di Bovec/Plezzo, località dove si terrà a breve
l’incontro tra gli amministratori della Benecia e della parte
settentrionale della Val d’Isonzo per approfondire temi di sviluppo
transfrontaliero e per sbloccare i ritardi sull’utilizzo dei fondi
europei.
Il “Dan Emigranta” 2011, in cui
si sono esibiti molti gruppi musicali e solisti, si è concluso con la
rappresentazione teatrale “Lena iz Tapoluovega” a firma di Giorgio
Banchig, presidente provinciale SSO, Confederazione delle organizzazioni
slovene. Il testo teatrale si è basato su una ricerca storica di
Giovanni Maria Del Basso, già sindaco di Cividale e ordinario di
Sfragistica dell’Università di Udine, che ha fatto luce su un presunto
infanticidio accaduto a Topolò nel 1720.
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La
rappresentazione teatrale
“Lena iz Tapoluovega” di Giorgio Banchig...
...ha ottenuto entusiastici applausi della moltitudine di partecipanti
all'incontro...
...che avevano letteralmente riempito la chiesa (sconsacrata) di San
Francesco...
...al termine la doverosa foto di gruppo...
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