Come consuetudine, dopo la gita “estiva”, è seguita la tradizionale
castagnata con il gruppo ANA di Orsaria, un appuntamento cui non
potevo mancare.
Anche quest’anno, come
nel 2009, si è deciso di andare a Paularo. Per chi l’anno scorso non
c’era, o vuole semplicemente rivedere le foto della passata
edizione, ricordo che, sempre in questa rubrica, cè il mio servizio
pubblicato. Anche per evitare inutili ripetizioni, questo sarà
semplicemente un breve e sintetico “resoconto” della gita, che
comunque abbiamo deciso di proporre qui, sul sito “dal nadison”.
La corriera “a due
piani”, con i circa 70 partecipanti, è partita dall’ex-asilo secondo
l’orario prestabilito, alle 7.15 di questa splendida domenica di
ottobre.
Dopo una breve
“sosta-caffè” a Tolmezzo, siamo arrivati in perfetto orario nella
locale struttura degli alpini di Paularo, devo dire che faceva
decisamente freddo: la temperatura era di poco superiore allo zero,
e sull’erba si notava la brina, in anticipo sui tempi. Ma la
giornata è stata davvero splendida, con cielo limpido e terso, come
dimostrano le immagini che vedete qui, e ben presto i raggi del sole
hanno riportato la temperatura su valori accettabili, gradevoli.
Posso dire senza timore di smentita che le condizioni meteo hanno
finora sempre favorito le gite estive ed autunnali degli Alpini di
Orsaria, e cioè almeno da 5 anni, quando mi sono aggiunto in “pianta
stabile” a queste uscite come fotoreporter, speriamo che continui
cosi.
La sequenza degli
“eventi” ha grossomodo ricalcato la passata edizione. Mentre cuochi
e collaboratori organizzavano “il rancio”, tutti i partecipanti
hanno approfittato della bella giornata per fare una salutare
passeggiata: chi in centro a Paularo, chi nei dintorni. Il gruppo a
cui mi sono affiancato, capeggiato dal segretario Bruno Badino, ha
raggiunto la frazione di Dierico, un bel paesino tutto arroccato su
un colle con un’ottima visuale sul paesaggio circostante.
In molti di noi abbiamo notato come questo paese, inizialmente
“costruito” per persone che si muovevano a piedi o al massimo con
cavalcature, si sia ammodernato. Il traffico era costante, con auto
di grossa cilindrata (suv e altro) che a fatica passavano nelle
strette vie, e dove ogni spazio era sfruttato. Abbiamo visto con
stupore un parcheggio in cui le auto erano disposte con una pendenza
ben oltre il 20%, tanto che, scherzosamente, ci siamo chiesti se le
auto stesse si sarebbero “capottate” semplicemente appoggiandocisi
sopra e soprattutto chiedendoci come facessero a cavarsela in
inverno, con ghiaccio e neve…
Al ritorno, dopo una breve passeggiata per il centro di Paularo e
alla chiesa principale (anche qui il paesaggio dall’alto era
eccezionale), siamo rientrati alla “base”.
E’ stata servita una
squisita pastasciutta, a cui è seguita rapidamente l’abbondante
portata principale (bistecca di ossocollo, salsiccia, polenta e
verdura), a cui sono seguiti altrettanto rapidamente i dolci e il
caffè. Il tutto allietato, oltre dalle piacevoli chiacchierate con i
commensali, anche dalla musica “dal vivo” suonata e cantata dal
gruppetto de “i soliti noti”, qui immortalati.
Mentre venivano servite le castagne, accompagnate dalla ribolla,
tutti erano con il fiato sospeso a controllare i propri biglietti
dell’immancabile lotteria.
Questa volta a estrarre i
biglietti, con “vistosi” rimescolamenti per sopire ogni sospetto,
non c’era un fanciullo come al solito ma bensì Anita che, assieme
allo speaker Bruno Badino, formavano una coppia simpaticissima.
Ormai tutti o quasi sanno
della bravura di Bruno nel condurre la lotteria, quindi non mi
dilungo. Posso solo aggiungere che in questa occasione i premi erano
particolarmente abbondanti e… “mangerecci”: vino, formaggi, salumi,
grigliate “speciali”, patate, mele… seguiti dall’ambito primo premio
consistente in un cellulare.
...ringraziamenti
incrociati dei due Capigruppo ANA...
C’è quindi stato un breve discorso da parte del capogruppo degli
alpini di Paularo e del nostro capogruppo Balutto, che hanno
brevemente salutato tutti e ricordato come gli alpini siano uomini
di poche parole e molti fatti.
Mentre rapidamente le “ombre” della sera si allungavano dalle
montagne vicine, non senza qualche difficoltà logistica è stata
fatta la foto di gruppo, e qui, permettetemi di fare una battuta:
penso sia più facile accudire un’ agitata scolaresca che tenere a
bada per pochi minuti il gruppo per la foto: vuoi per le lungaggini
dei ritardatari, vuoi per il carattere “irrequieto” dei
partecipanti…
Ma oramai non c’è storia:
tutti sanno che le foto di gruppo sono “irrinunciabili”, e le
proteste sono più che altro “di facciata”.
In men che non si dica
tutto è stato rimesso in ordine e caricato sulla corriera, e a sera
inoltrata siamo rientrati a Orsaria. Ancora una volta, un grazie a
tutti quanti hanno lavorato per la riuscita della castagnata: in
primis il capogruppo Balutto e il segretario Badino, tutti i cuochi,
quanti hanno preparato i dolci e contribuito alla riuscita della
gita.
Al ritorno, quasi giunti
a Orsaria, è stato detto che la prossima gita sarà la prossima
primavera, quindi prima della tradizionale gita estiva. Sarà vero?
Lo scopriremo presto… “ai posteri l’ardua sentenza”!
La foto di gruppo |