6ª Marciatona tra i vigneti e
il Natisone
(Testi
e foto di Devis Macor)
Contrariamente alle passate edizioni della marciatona, questa
sembrava nascere sotto i peggiori auspici. Difatti i giorni
precedenti sono stati caratterizzati da piogge torrenziali e le
previsioni meteo davano piogge intense anche per l’intera mattinata
del 19 settembre. Fortunatamente la perturbazione è passata prima
del previsto, regalando un tempo prima discreto e poi ottimo nel
corso della giornata, e già alle 8 del mattino si notavano a ovest
degli ampi rasserenamenti, nonostante le ultime gocce di pioggia. Ad
ogni modo il tempo inclemente dei giorni scorsi non ha fermato la
“macchina organizzativa” dell’associazione “La Ciuncula” e di tutti
i collaboratori, anche se sono stati costretti a rinunciare alla
passerella sul fiume e anche ai sentieri costeggianti il Natisone,
causa la piena, rimodellando cosi i percorsi che dai tre originari
(7-14-19 km) sono diventati due (8 e 16 km).
Siccome di primo mattino
il cielo era ancora relativamente minaccioso, c’era poca gente ai
banchetti delle iscrizioni di singoli e gruppi, tuttavia con il
miglioramento delle condizioni meteo i “maratoneti” hanno preso via
via coraggio e il numero degli iscritti è lievitato con le partenze
“posticipate” tanto è vero che si è raggiunta la ragguardabile cifra
dei 515 iscritti, non male specie considerando le premesse iniziali.
A mio avviso si può dire senza
ombra di dubbio che la sesta edizione della marciatona è stata
coronata dal successo, anche se non abbiamo potuto superare il
record degli iscritti del 2009, perché appunto siamo partiti da una
situazione a dir poco “precaria” che è poi decisamente migliorata e
posso dire di essere soddisfatto di come sono andate le cose e di
poter dare testimonianza di questa bella giornata.
Alle 8:30 precise c’è stata la
partenza ufficiale da piazza Concordia a Orsaria, dove è stata
scattata la consueta foto di gruppo, anche se come dicevo le
partenze si sono protratte per oltre un’ora e mezza oltre l’orario
prestabilito.
La maggior parte dei
partecipanti ha scelto il percorso “panoramico” della 16 km, anche
se un certo numero di persone ha optato per il percorso “breve”che
quest’anno, vista la situazione particolare, non coincideva neanche
parzialmente con il percorso “lungo”. La “8 km” infatti andava
subito in direzione Buttrio, mentre la “16 km” si snodava a sud di
Leproso, Oleis, Poggiobello, Rocca Bernarda, e poi Ipplis (passando
per le aziende Valentinuzzi ed Ermacora”), per quindi ripassare per
Leproso e tornare al punto di partenza.
...poco dopo la
partenza, l'attraversamento del Natisone e subito a destra in
direzione sud costeggiando il fiume fino nella zona che noi
definita "la bâs del lôf", e all'altezza di Oleis svoltare a
destra per avvicinarsi alla "provinciale" ed all'abitato...
Inizialmente, per “pigrizia” e
per poter fotografare le premiazioni avevo scelto il “percorso
breve”, ma poi Mauro Nadalutti mi ha convinto a fare il percorso
panoramico, anche se ero matematicamente sicuro che non sarei
riuscito a tornare in tempo per le premiazioni, che altri fotografi
hanno sicuramente immortalato.
Qui mi pare doveroso dare una
spiegazione, oltre a fare un po’ di “autocritica”, che faccio con
animo sereno e senza il minimo problema. Difatti ho partecipato alla
marciatona con uno “spirito contemplativo”: il mio obiettivo, lo
ammetto, è stato fare quante più foto possibili (la mia passione) ai
partecipanti che via via mi sorpassavano, nei punti di ristoro dove
mi sono lungamente fermato e anche ai paesaggi (che adoro
letteralmente). Oltre a questo mi sono anche oltre fermato in più
occasioni a fare una bella chiacchierata ai “posti di controllo” o
anche semplicemente con i partecipanti o con i semplici curiosi
incontrati lungo il percorso. Questa non vuole ovviamente essere una
“giustificazione”, pur legittima, perché ammetto che, anche se non
avessi fatto foto lungo il percorso, avrei comunque camminato e non
corso. Questo sia perché non sono allenato a correre sia perché
preferisco una salutare passeggiata a passo spedito per contemplare
meglio il paesaggio circostante, posso dire anche di non essere
stato l’unico ad avere avuto questa idea.
...panoramica al
primo posto di ristoro,
allestito nei pressi della provinciale Manzano-Cividale...
(era doverosa una foto del nostro fotoreporter)
E’ impressionante quante cose
si notano passeggiando nell’ambiente circostante. Bellissimi scorci
di paesaggi con le montagne e le colline con un contrasto tale con
il cielo limpido che pareva di toccarle con mano… il fiume che
scorre impetuoso, i fiori lungo il ciglio della strada. Sono rimasto
piacevolmente sorpreso ad ammirare, nella salita per poggiobello,
delle piante di olivo con cosi tante olive che era da non credere,
tanto che ho sentito commenti del tipo “che plante ha pui olivis che
fueis intor”!
Ho ammirato, soprattutto in
località Rocca Bernarda, piante di vite straordinariamente ben
tenute, che non ho mancato di fotografare con lo sfondo delle
colline circostanti, con bellissimi grappoli di “neri” (merlot) e
“blanc” (Ribolla Gialla), che, non me ne vogliano male i vignaioli
della Rocca, non ho potuto far a meno di assaggiare lungo il
percorso.
Mentre notavo tutte queste
“meraviglie”, ho pensato che sono passato negli stessi posti una
miriade di volte in auto, in scooter o anche in bicicletta,
sfrecciando e non facendo minimamente caso a tutto questo, e penso
che sia una bella cosa, almeno ogni tanto, “accorgerci” della natura
che ci circonda e che chiede di essere, per cosi dire, apprezzata ed
ascoltata.
Lungo il percorso ho potuto
scambiare 4 piacevoli chiacchiere con i diversi partecipanti che “se
la prendevano comoda” e il clima era di serenità e di simpatia.
Infatti, anche in momenti “potenzialmente spiacevoli”, come i
passaggi fangosissimi nella zona sottostante Poggiobello. Con tutta
l’acqua scesa dalle colline adiacenti e complice anche il terreno
particolarmente argilloso in certi tratti era un’impresa addirittura
camminare, figuriamoci a correre! Eppure tutti parevano divertirsi
un mondo, anzi ho immortalato tre ragazze che sguazzavano
allegramente nel fango ridendo alla grande e questa foto, amici
miei, è per me l’essenza o se volete l’emblema di questa marciatona:
un momento per apprezzare la natura, per fare sport, per ridere in
compagnia, per passare una splendida domenica di settembre.
...attraversata la
statale e l'abitato di Oleis, salita verso Poggiobello
con una sequenza di immagini perfettamente in sintonia con i
toponimi...
...immagini
del panorama circostante...
...e dei generosi volontari al posto di ristoro di Torre Rosazza...
Durante il percorso mi sono
accorto che non ero il solo fotografo “free-lancer” della
manifestazione. Difatti a un certo punto sono stato a mia volta
immortalato da una ragazza “armata”, per cosi dire, di una reflex
digitale, apparecchiatura decisamente più sofisticata della mia
“compatta”, che a breve voglio difatti sostituire con una Sony
dsc-hx1 “bridge”, specie dopo aver visto le meravigliose foto
scattate di recente da Aldo a Palmanova con questa apparecchiatura!
Ho poi rincontrato e a mia volta immortalato questa ragazza nei
pressi della rocca bernarda, mentre scattava foto seduta sul cofano
di una Jeep in movimento lungo la strada, che qui potete vedere, per
poi rincontrarla nuovamente sempre sul cofano, in compagnia di una
collega anche lei “armata” di reflex digitale. La scena era
incredibile: loro in movimento sulla macchina che scattavano foto e
ridevano a tutto spiano, assieme al resto dell’equipe presente nella
vettura. Non ho dubbi sul fatto che queste ragazze avranno scattato
foto meravigliose e voglio rivolgermi direttamente a voi ragazze se
leggete questo articolo per chiedervi una cortesia, ovvero se potete
mandarmi via mail le foto che mi avete fatto, il mio indirizzo è
devis_1976@libero.it e vi ringrazio in anticipo.
Come forse i lettori abituali
dei miei servizi avranno notato, questa volta ho dato un’impronta
molto diversa al solito “resoconto cronologico” della marciatona.
Sicuramente, cosi facendo, avrò messo in leggera difficoltà il
presidente Aldo nella scelta e impaginazione delle foto di questo
servizio, visto che sto letteralmente saltando da “palo in frasca”.
Nonostante abbia ricevuto molti entusiastici complimenti per il
servizio della passata edizione, ho voluto dare un’impronta diversa
dal solito, con spunti per riflessioni, parentesi e osservazioni.
Del resto questo è il sesto servizio sulla marciatona che pubblico
su questo sito… e un po’ di idee nuove ci vogliono!
...dalla località
di Poggiobello in Comune di Manzano, si passa nel territorio del
Comune di Premariacco, con diversi meravigliosi scenari ma
sempre con prodotti della terra di eccellenza come il prezioso "picolit"...
...per giungere al
posto di ristoro di Rocca Bernarda...
Come sempre i partecipanti si
suddividevano nelle “consuete” categorie: i corridori professionisti
che sfruttano queste occasioni per “allenamento”, i corridori
amatoriali, i corridori “sporadici”, e infine quanti come me hanno
passeggiato tranquillamente. Tra le varie casistiche di corridori,
ci sono anche stati quelli che hanno deciso di fare il percorso
“all’inverso”, andando letteralmente controcorrente, e ne ho visto
più di uno. Quest’anno ho potuto notare una nuova categoria di
partecipanti… i “professionisti plus”. Difatti ricordo benissimo
che, quando mancavano pochi km all’arrivo, dalle parti di Ipplis, un
atletico ragazzo mi ha superato e questo mi ha sorpreso perché
oramai mi avevano sorpassato quasi tutti, e mi chiedevo come mai
quel giovanotto che sfrecciava come il vento ci avesse messo tanto a
raggiungermi. La risposta è arrivata casualmente pochi attimi dopo,
al posto di controllo, dove la ragazza che lo presidiava, con una
punta di ammirazione per il “corridore alato”, mi ha fatto notare
che quello era il suo secondo giro, arrivando cosi a ben 32 km di
corsa forsennata, senza mai fermarsi neanche ai punti di ristoro a
bere un te o un sorso d’acqua!
In quel momento ho pensato che
io e lui eravamo letteralmente ai due estremi della marciatona, e
non ho potuto fare a meno di sorridere pensando a quanto tempo ho
trascorso ai punti di ristoro, quasi sempre in piacevole compagnia!
...successivo
trasferimento in direzione di Ipplis...
...con altre panoramiche in avvicinamento...
...al posto di ristoro presso l'Azienda Valentinuzzi...
Non sono certo bravo in
matematica per cui lascio a voi il compito di calcolare la mia media
oraria: so solo che ho percorso 16 km in 4 ore e 20 minuti esatti…
Ovviamente al mio arrivo le
premiazioni erano terminate ma molti stavano ancora degustando la
pastasciutta e mi sono unito a loro, non prima di aver immortalato
le diverse comitive che banchettavano ai tavoli nei pressi
dell’ex-asilo di Orsaria e a quanti stavano lavorando in cucina e
presso i fornitissimi chioschi.
Ho quindi passato un'altra ora
a chiacchierare con i presenti del più e del meno, mentre in cielo
brillava uno splendido sole e il clima era davvero mite e piacevole.
Ho anche cosi appreso da Bruno Badino che sembra confermato al 100
per 100 il prossimo appuntamento a Paularo per la castagnata con il
gruppo ANA di Orsaria previsto per domenica 10 Ottobre 2010 con
partenza da Orsaria alle 7 del mattino. Ho pensato che dopo tutto,
essendo una bellissima iniziativa, sia cosa gradita agli Alpini di
Orsaria farne un po’ di pubblicità con questo articolo che verrà
sicuramente letto da molti di voi. Posso dire che si tratta di una
bella esperienza e invito chi ha piacere a prendere contatti con il
segretario o il capogruppo ANA di Orsaria, rispettivamente Bruno
Badino e Alessandro Balutto per avere maggiori informazioni in
merito.
...Per il rientro i
marciatori si sono avvicinati a Leproso...
(perdonatemi un momentino
di commozione nell'osservare questa immagine)
...per poi attraversare il ponte sul Natisone ed arrivare al
traguardo...
Come faccio sempre non posso
certo mancare di ringraziare e complimentarmi con tutti quanti hanno
lavorato per la riuscita della manifestazione. Dico a nome di tutti
grazie all’associazione “La Ciuncula”, i cui organizzatori sono
stati ieri sotto la pioggia a modificare il percorso, con un’ottima
segnaletica, chiara e impeccabile come sempre. Grazie a tutto lo
staff della Protezione Civile di Premariacco e a tutti gli Alpini
che hanno presidiato gli incroci e i punti pericolosi e non solo:
tramite il ponte radio hanno mantenuto sotto controllo i vari
passaggi di tutti preoccupandosi e facendo verifiche se i tempi di
percorrenza tra una postazione e l’altra fossero stati troppo
“lunghi”, su stessa ammissione di alcuni membri dello staff. Grazie
a quanti hanno presidiato i diversi punti di ristoro che, come gli
alpini, la protezione civile e i cuochi, non ho mancato di
fotografare e cui dedico queste belle foto ricordo qua pubblicate.
Purtroppo, essendo i percorsi della “8km” e 16km” completamente
“scorporati” non ho potuto fotografare il punto di ristoro
presidiato da Alessandro Cantarutti e la sua “equipe” ma non per
questo mi dimentico di voi ragazzi e vi ringrazio di cuore oltre a
pubblicare una vostra foto anche se in quel momento non eravate in
“servizio”.
Concludo augurandomi che
la settima edizione della marciatona tra i vigneti e il natisone
torni ad essere “da record”, ripromettendomi di fare questa volta il
percorso della 19 km, che non ho mai affrontato in precedenza, per
fare un servizio fotografico ancora migliore e più suggestivo, e
lasciando eventualmente ad altri il compito di fotografare le
premiazioni. Appuntamento meritato a quanti hanno lavorato per la
riuscita di questa manifestazione presso la Coop venerdì 24
settembre per fare festa assieme!
Non abbiamo
documentazioni dei discorsi e delle premiazioni, ma possiamo
dare visibilità solo ad alcuni volontari che hanno lavorato per
la riuscita della manifestazione, con un'attenzione particolare
al secondo gruppo nelle foto, che a mio avviso meriterebbero il
prestigioso riconoscimento friulano "Il Mùs d'Aur"...!
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