Assessorato alla Cultura e Turismo di Manzano
Biblioteca Comunale “Caterina Percoto”.
RICORDANDO CARLO SGORLON – Ombris tal infinît / Il circolo
Swedenborg
Presso azienda agricola Giorgio Colutta Bandut di Manzano
...e gli interventi di Luisa
Sello e Mario Turello...
Speciale appuntamento letterario a Manzano, organizzato
dall'Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Comunale “Caterina
Percoto” dedicato al ricordo e all'opera dello scrittore Carlo
Sgorlon.
L'evento, che si terrà
nella suggestiva cornice dell'azienda vitivinicola Giorgio Colutta
Bandut, alle ore 18.30 di mercoledì 9 giugno, vedrà la presentazione
a cura del critico Mario Turello, delle due pubblicazioni postume,
Ombris tal infinît e Il circolo Swedenborg, editi
rispettivamente dalla Società Filologica Friulana e da Mondadori.
Carlo Sgorlon rappresenta un'icona letteraria internazionale e
soprattutto per il Friuli. Narratore schietto, epico e
controcorrente, la sua opera nell'insieme è stata una vera epopea
della terra friulana, oltre che di popoli sfortunati e senza patria:
istriano, cosacco, zingaro e ebreo. Nei suoi libri si trovano le sue
conoscenze fondamentali del mondo, in gran parte ricavate dalla sua
infanzia a contatto per lunghi periodi con la cultura rurale,
intessuta di favole, miti e superstizioni. La sua produzione
letteraria si è diversificata in romanzi – in lingua italiana e in
lingua friulana - racconti e saggi. Suoi L'armata dei fiumi
perduti, La foiba grande, La tredicesima notte, Le sorelle boreali,
il velo di Maya (editi da Mondadori). Ha ottenuto numerosi
riconoscimenti come il Supercampiello (con Il trono di Legno
e poi con La conchiglia di Anataj), Il premio Stega (Armata
dei fiumi perduti), Il Napoli (con Il Caldèras), il
Flaiano internazionale (Malga di Sîr) e il PEN Club (con
L'uomo di Praga).
Il programma si è
sviluppato su due interventi
letterario-musicale di Luisa
Sello
dal titolo “Ritmo e melodia nello
stile narrativo di Carlo Sgorlon”...
Ne Il circolo Swedenborg il protagonista, Ermete, attorno a
cui ruota l'intera storia, è un personaggio dalla natura anomala ed
inafferrabile che manifesta un atteggiamento di protesta e di
ribellione nei confronti del mondo e dei suoi luoghi comuni. Quella
di Ermete è però una ribellione dolce e pacifica, che emerge
attraverso idee e teorie filosofiche. Dopo una breve pratica come
ufficiale su un grande transatlantico e grazie ad una immensa
fortuna economica ereditata dal padre, Ermete fonda insieme alla
donna amata, la rumena Octavia, una singolare comunità di pensatori
che si ritrovano a vivere, come monaci medievali, in una abbazia del
Norditalia. Qui, in nome di uno spiritualismo sincero, nasce il
Circolo Swedenborg. Attirati dalla teosofia e dalle scienze occulte,
lettori di Mircea Eliade e di Gioacchino da Fiore, gli adepti del
circolo tentano di aprire uno spiraglio sui segreti del mondo. Dal
libro:
“Forse non avevano torto
quegli scrittori, filosofi e sociologi, che parlavano di un
progressivo tramonto dell’Occidente, che si fondava soltanto sulla
scienza, la tecnologia, la razionalità e la negazione dello spirito
e del mistero”.
...con al centro la dotta
relazione di Mario Turello sulla produzione letteraria di Carlo
Sgorlon
incentrata sui suoi ultimi lavori pubblicati postumi
"Ombris tal infinît" e "Il circolo Swedenborg"...
In Ombris tal infinît Sgorlon si dedica per la terza volta al
romanzo in lingua friulana con una tematica moderna e ancor viva nel
ricordo di ognuno. Siamo ai tempi dello scià Reza Palawi e una
ragazza curda di religione cristiana, Fatima, figlia di un patriota
morto in uno scontro con i persiani, non ha più di che vivere.
Diventa così l’amante di due ingegneri italiani che lavorano nel
porto di Abadan. Rimasta incinta, arriva in Italia, nella Bassa
Friulana dove mette al mondo una bambina, sensibile fin dalla tenera
età al mistero dell'Essere. Atmosfere malinconiche permeano il
romanzo, originate dall’assurdità della vita umana da cui a fatica
si riesce a trarre un'idea etica, filosofica e metafisica del mondo
e dove istintivamente si sente l’infinita solitudine dell’uomo,
perso nell’universo. Temi questi cari a Sgorlon che si distingue
come uno dei più validi rappresentanti di una cultura “alternativa”
e spiritualista, legata alle ragioni dell’ecologia, della
religiosità e dei lati misteriosi dell’essere.
...relazioni seguite con
attenzione dal pubblico
che aveva riempito il "foledôr" dell'Azienda Colutta...
Al termine è intervenuto l'Assessore
alla Cultura Cristiano Fornasarig
e il padrone di casa
Giorgio Colutta...
Ospite d'eccezione alla serata, sarà la flautista Luisa Sello,
recentemente protagonista della sua tournée musicale in Cina, dove
tra l'altro ha tenuto una conferenza sul forte legame evidenziato da
Sgorlon nei confronti del continente asiatico. Luisa Sello,
apprezzata artista sulla scena concertistica internazionale e
sostenuta in tale attività dal Ministero della Cultura e degli
Esteri, terrà
un'intervento letterario-musicale dal titolo “Ritmo e melodia nello
stile narrativo di Carlo Sgorlon”.
...non potevano mancare gli
omaggi floreali
alla
vedova di Carlo
Sgorlon
Edda
Agarinis
ed alla flautista Luisa Sello...
“Siamo molto onorati di
poter ospitare questo particolare evento dedicato a Carlo Sgorlon –
commenta l'Assessore alla Cultura Cristiano Fornasarig – che ha
legato la sua vita e la sua opera al mondo friulano e la cui
produzione letteraria significa per noi un valore inestimabile. I
suoi libri sono ricchi e densi di significati che meritano di essere
diffusi e compresi; questa può essere certamente una splendida
occasione per incontrare più da vicino il suo prezioso pensiero”.
...che
qui vediamo in una foto ricordo...
(immagine a risoluzione di stampa) |